La Lega punta al superamento della Buona Scuola attraverso una nuova riforma dei cicli scolastici: nidi gratuiti, elementari e medie in un unico ciclo e una nuova alternanza scuola-lavoro.
Un Governo tra Lega e Movimento 5 Stelle sarebbe possibile? Questa è una domanda che in molti si stanno ponendo in questi giorni, poiché l’ipotesi di un accordo Lega-Movimento 5 Stelle al momento sembra essere il più probabile - almeno numericamente parlando - per garantire stabilità al prossimo Esecutivo.
Se per alcuni punti - come immigrazione e pensioni - i programmi del M5S e della Lega sono piuttosto simili, lo stesso non si può dire della riforma della scuola. Infatti, nonostante entrambi gli schieramenti politici puntino ad un superamento della Buona Scuola, il modello educativo che ha in mente la Lega è differente da quello del Movimento 5 Stelle (cliccate qui per consultare il loro programma sulla scuola).
Nel dettaglio, la Lega sembra essere propensa ad attuare una riforma dei cicli scolastici, con l’accorpamento in un unico ciclo di scuola primaria (elementari) e secondaria di I grado (medie). Inoltre la riforma riguarderebbe anche la scuola dell’infanzia (inclusa dalla Buona Scuola nel sistema integrato 0-6) con l’introduzione dei nidi gratuiti per i bambini di 1° anno di età.
Fatte le dovute premesse vediamo come si potrebbe strutturare una nuova riforma dei cicli scolastici nel caso in cui la Lega dovesse entrare a far parte dell’Esecutivo, partendo da quella che riguarderà la scuola dell’infanzia.
Riforma della scuola dell’infanzia
Obiettivo della Lega è di rispettare tutte le fasi evolutive del bambino e per raggiungere questo obiettivo il “Carroccio” potrebbe attuare due diversi provvedimenti, quali:
- Permettere ai genitori di mandare i figli - una volta compiuto il 1° anno di età - al nido gratuitamente.
- Consentire agli alunni “non pronti” di restare per un anno in più alla scuola materna.
Per il primo punto bisogna specificare che nelle intenzioni della Lega la frequenza gratuita al nido è riconosciuta solamente ai nuclei familiari con un reddito annuo inferiore ai 50mila euro lordi. Ad avere la priorità di accesso sarebbero comunque le mamme lavoratrici e residenti nel Comune da più di 5 anni.
Soffermiamoci sul secondo punto; come noto la legge attualmente in vigore consente l’anticipo dell’età scolare (la cosiddetta primina) ma non prevede alcuna deroga sull’entrata ritardata. Secondo la Lega, però, questo non è giusto poiché diversi studi confermano che c’è una differenza di “disponibilità di accogliere l’insegnamento” tra bambini nati nella prima metà dell’anno e quelli nati nella seconda.
Inoltre, nel programma della Lega si legge di come la scuola dell’infanzia debba favorire l’accesso del bambino al patrimonio culturale del territorio. Sarà fondamentale poi l’insegnamento delle lingue straniere fin dai primi anni di scuola; naturalmente si tratterà solamente di un primo approccio che verrà effettuato attraverso il gioco, ma comunque importante per incentivare l’apprendimento dell’inglese nei successivi cicli d’istruzione.
Elementari e medie in un unico ciclo
Secondo quanto si legge nel programma della Lega - di cui noi di Money.it ne abbiamo parlato con il loro responsabile Scuola, Mario Pittoni - l’attuale suddivisione tra elementari e medie è ormai superata.
Ecco perché queste dovrebbero essere unite in un’unica sessione scolastica, nella quale avrà un ruolo fondamentale il “professore responsabile”, una figura che seguirà la classe per tutta la durata degli studi. Alle medie, quindi, ogni classe avrà un solo professore responsabile con il compito di insegnare le materie principali, il quale poi sarà affiancato da docenti specializzati per le materie specifiche.
Nel dettaglio, per la Lega sono materie principali:
- Italiano;
- Storia;
- Geografia;
- Scienze.
Sono materie specifiche - quindi insegnate da docenti ad hoc - matematica, inglese, le discipline sportive e le discipline artistiche e musica.
La scuola superiore
Arriviamo quindi alla scuola superiore, ovvero il II ciclo d’istruzione.
Conclusa la fase delle superiori gli studenti devono essere in grado di operare correttamente all’interno di una professione, fatta salva comunque la possibilità di intraprendere un percorso di studi universitario.
Ecco perché secondo la Lega la scuola superiore dovrebbe diventare una “porta reale verso il mondo lavorativo e l’espressione di un talento”. Per questo motivo bisogna rivedere e migliorare l’alternanza scuola-lavoro, mentre gli istituti tecnici e professionali dovrebbero guardare al funzionale “modello tedesco”.
Infine, una volta che la riforma dei cicli d’istruzione sarà a regime, la Lega vorrebbe introdurre un Buono Scuola di un importo pari a 7mila euro per permettere ai genitori di scegliere la “miglior struttura formativa” per i figli.
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