Riforma pensioni: sgravi per i giovani, ecco la proposta di Poletti

Alessandro Cipolla

18 Settembre 2017 - 10:03

Riforma pensioni: ospite alle Giornate del Lavoro della Cgil a Lecce, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha presentato le sue proposte riguardanti gli sgravi per i giovani.

Riforma pensioni: sgravi per i giovani, ecco la proposta di Poletti

Riforma pensioni: come era nell’aria, gli sgravi a favore dei giovani dovrebbero essere una di quelle misure, in materia pensionistica, che il governo ha intenzione di presentare all’interno della prossima legge di Bilancio.

A confermare questo sentore che circola da giorni è proprio Giuliano Poletti. Ospite delle Giornate del Lavoro della Cgil a Lecce, il ministro del Lavoro infatti ha ribadito la volontà di inserire nella riforma delle pensioni sgravi a favore dei giovani.

Nel dettaglio si tratterebbe di un taglio del 50%, mentre per quanto riguarda i ragazzi del Sud secondo Poletti si potrebbe anche arrivare al 100%, sfruttando strumenti specifici di decontribuzione già presenti.

Con la questione dell’Ape Social e delle donne ancora in ballo, il governo quindi nella prossima riforma delle pensioni non ha dubbi nel puntare sugli sgravi in favore dei giovani per cercare anche di rilanciare l’occupazione specie nel meridione.

Riforma pensioni: Poletti pensa ai giovani

Il tema della riforma pensioni è sicuramente uno dei più delicati in questo autunno che si preannuncia essere molto caldo per il governo. A breve infatti l’esecutivo porterà in Parlamento la manovra Finanziaria, che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno.

Tra i tanti tasselli che andranno a comporre la prossima legge di Bilancio, ci sarà anche la tanto attesa riforma delle pensioni. Dopo mesi di proposte e dichiarazioni, la scorsa settimana si è tenuto un incontro al Ministero del Lavoro alla presenza di governo e sindacati.

Quello che ne è scaturito è stato un sostanziale nulla di fatto, con le parti che si rivedranno a inizio ottobre quando sarà chiaro il budget a disposizione in tema di pensioni. In attesa quindi di novità da Palazzo delle Finanze, ecco che a parlare è Giuliano Poletti.

Per il ministro del Lavoro nella prossima manovra ci sarà la possibilità di inserire sgravi al 50% per quanto riguarda le assunzioni dei giovani. Al Sud poi secondo Poletti si potrà arrivare anche al 100% grazie alla presenza di “strumenti specifici di decontribuzione, vedremo se riusciremo a combinare questi strumenti per avere questi risultati”.

La scelta più probabile quindi dovrebbe essere quella di sgravi per un periodo di 3 anni, mentre per gli altri temi scottanti riguardanti le pensioni le parti sembrerebbero essere distanti, tanto che i sindacati non escludono l’ipotesi di ricorrere alla piazza.

Riforma delle pensioni: misure insufficienti?

Le dichiarazioni del ministro Poletti sembrerebbero aver messo il primo tassello nel complesso mosaico della riforma delle pensioni. Nel testo quindi ci saranno sgravi, anche totali, a favore di chi assume dei giovani.

Per gli altri temi però la partita rimane sempre aperta. Tutto dipenderà dall’approvazione nei prossimi giorni della nota di programmazione economica, dove si verrà a sapere quanti fondi ci sono per la riforma.

Al termine dell’incontro di mercoledì scorso, Poletti ha parlato di “strada stretta” riferendosi alle probabili risorse a disposizione. Tra i tanti nodi che ci sono, il governo quindi con ogni probabilità avrà soldi soltanto per scioglierne alcuni.

Ormai appurato che parte del budget a disposizione sarà dedicato agli sgravi per i giovani, per forza alcune altre richieste fatte dai sindacati dovranno essere disattese: i soldi per esaudire tutti i desideri non ci sono.

In una sorta di borsino su tutti gli altri temi in ballo, l’Ape Social è quello che sembrerebbe essere più in rialzo rispetto rispetto agli altri. Anche se qui le certezze sono meno rispetto ai giovani, alla fine però dovrebbe arrivare la fumata bianca per quanto riguarda la sua stabilizzazione.

Unico ostacolo sulla questione sono i costi che finora le casse dello Stato hanno dovuto sostenere in questi primi mesi di sperimentazione. A breve dovrebbe arrivare il primo resoconto economico, se i conti sono in regola ecco che potrebbe arrivare nella riforma delle pensioni il via libera definitivo.

Sulle donne poi si ha l’impressione che si giocherà la partita più delicata. Il governo ha proposto 6 mesi di sconto per ogni figlio a carico mentre i sindacati vorrebbero che il periodo fosse raddoppiato.

Sul tema quindi si dovrà mediare, mentre sembrerebbero esserci molti meno margini di trattativa per quanto riguarda l’aspettativa di vita: se non usciranno fuori insperati fondi dalle pieghe del Bilancio, nel 2019 scatterà l’aumento a 67 anni dell’età pensionabile.

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