Riforma pensioni novità: sindacati Confindustria, ecco di cosa hanno parlato

Chiara Ridolfi

02/09/2016

La riforma delle pensioni arriva al primo incontro di settembre, il tavolo tra sindacati e Confindustria. Di seguito i temi della giornata.

Riforma pensioni novità: sindacati Confindustria, ecco di cosa hanno parlato

La riforma delle pensioni arriva al primo incontro, tenutosi ieri tra sindacati e Confindustria. Dopo la pausa estiva riprendono i lavori per apportare le modifiche alla riforma e si cerca di capire quali saranno le manovre da inserire.
Nell’incontro di ieri con Confindustria i sindacati hanno valutato in che modo si potrà agire sull’Ape e come apportare delle modifiche al piano.

Il punto principale delle discussioni sono stati fondi per il pensionamento anticipato, che il Governo ha disposizione e la loro distribuzione. Confindustria, nel mese di agosto, si era resa disponibile per prestare parte dei soldi ai lavoratori, ma non erano stati divulgati i dettagli della proposta.
Nell’incontro di ieri sono stati analizzati i punti della manovra e in che modo peserà sui lavoratori. Il nodo da sciogliere è infatti la modalità di restituzione e soprattutto le sue penalizzazioni.

I lavoratori potrebbero non aderire al progetto del Governo, dato che un prestito ventennale alla fine della carriera lavorativa potrebbe essere troppo pesante da sostenere. I rappresentanti delle parti sociali stanno cercando quindi di ottenere degli sgravi e di applicare una riforma senza penalizzazioni.
Mancano al momento le coperture per attuare un programma di uscita anticipata che non pesi troppo sulle tasche dei lavoratori.

Vediamo insieme gli argomenti di discussione dell’incontro tenutosi ieri tra sindacati e industriali, le possibilità poste sul tavolo e in che modo potrebbe cambiare la riforma con la partecipazione di Confindustria.

Pensioni, novità: argomenti nell’incontro tra Confindustria e sindacati

L’incontro tra parti sociali e esponenti di Confindustria si è tenuto nella prima giornata di settembre, in modo da discutere le proposte per l’Ape. Confindustria ha infatti espresso la sua disponibilità ad aiutare i lavoratori prestando una parte dei soldi che servono per l’Ape.
L’argomento principe della giornata è stato quindi il piano per il pensionamento anticipato e le penalizzazioni che potrebbe avere.

Il punto chiave delle discussioni è la fine del versamento di mobilità, uno 0,3% che potrebbe quindi confluire nel fondo per la riforma delle pensioni. Ben 600 mila euro che il Governo Renzi vorrebbe aggiungere alle finanze per il piano Ape.
Se le trattative riusciranno a dare dei risultati, i fondi potrebbero essere stanziati per applicare manovre importanti.

Nel caso in cui Confindustria accettasse questa proposta di Renzi di versare lo 0,3% per la riforma a ottenere dei vantaggi sarebbero ben un milione e mezzo di pensionati. Difatti con i soldi si riuscirebbero ad avere le coperture necessarie per estendere la quattordicesima.
Ben 400 euro l’anno nelle tasche dei pensionati che potrebbero portare nuova fiducia nel Governo.

Pensioni, novità: prossimi incontri di settembre con Confindustria

Sembra che quello di ieri è stato solo il primo di tanti incontri sul tema, dal momento che ne è stato programmato un altro per il 14 settembre. In questa data non solo si incontreranno sindacati e Confindustria, con la partecipazione anche di Confartigianato, ma saranno presenti anche gli esponenti del Governo.

Nannicini e Poletti nella giornata del 14 settembre ascolteranno quindi le proposte e le analisi che presenteranno gli esponenti dell’ANAP. Gli statisti, che l’ANAP ha ingaggiato per l’analisi dei dati, hanno infatti studiato la situazione e in base ai dati che sono emersi sono state ideate delle proposte.
La partecipazione di Confindustria dipenderà quindi dalle decisioni del Governo e dalla disponibilità dei sindacati.

In sostanza il 14 settembre sarà il giorno di fuoco per decidere le sorti di milioni di lavoratori e pensionati, che attendono con ansia le decisioni del Governo e la disponibilità dello staff di Renzi ad accettare le idee studiate dagli esperti.

Pensioni, novità: con l’aiuto di Confindustria cosa cambia nella riforma?

Nel caso in cui venissero accettate le clausole la riforma delle pensioni potrebbe ottenere non pochi giovamenti. L’Ape in primis potrebbe avere una diminuzione consistente delle penalizzazioni.
Con il nuovo gettito che si avrebbe per la riforma si potrebbe quindi avere la certezza dell’estensione della quattordicesima; manovra che in tanti aspettano.

Mentre invece la Quota 41 si allontana sempre di più, sostituita da un bonus contributivo. Non sembra infatti che ci saranno grandi cambiamenti per i precoci, dal momento che non sembrano essere una delle categorie a cuore del Governo.
Mentre con l’aiuto di Confindustria potrebbe riuscire ad aumentare anche le pensioni minime.

L’aumento delle minime è uno degli argomenti caldi di questa riforma e una possibilità in cui molti sperano. Non sarà di certo possibile aumentare la pensione di tutti, dato che solo per fare una manovra di questo tipo servirebbero 3,5 miliardi, ma si può ideare una riforma in due fasi.
Sembra questo il piano attuale del Governo che potrebbe applicare dei cambiamenti al sistema pensionistico in due fasi differenti.

Per poter sapere i reali cambiamenti della riforma, che a settembre entrerà nella Legge di Stabilità 2017, si dovrà però attendere la conclusione degli incontri.
I sindacati sperano di ottenere grandi benefici da questi tavoli e gli incontri con lo staff del Governo potrebbe essere un modo per spingere sulle proprie soluzioni.

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