Ricostituzione della Pensione: stop dell’INPS per gli assegni pensionistici coinvolti nella rivalutazione

Simone Casavecchia

09/05/2015

In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione degli assegni pensionistici, l’INPS ha deciso di imporre lo stop alle richieste di ricostituzione della pensione per i contribuenti interessati al rimborso.

Ricostituzione della Pensione: stop dell’INPS per gli assegni pensionistici coinvolti nella rivalutazione

La Sentenza n. 70/2015 con cui la Corte Costituzionale ha invalidato la riforma Fornero delle pensioni, ritenendola incostituzionale, relativamente alla parte in cui viene previsto il blocco delle rivalutazioni degli assegni pensionistici superiori a tre volte il trattamento minimo, continua a produrre importanti effetti: dopo la decisione del Governo di bloccare i ricorsi, infatti, l’INPS ha deciso lo stop delle richieste di ricostituzione della pensione per i contribuenti interessati dalla rivalutazione.

La ricostituzione della pensione, infatti, non è altro che il procedimento, attuabile su specifica richiesta dei contribuenti, con il quale è possibile ottenere l’accreditamento di contribuzione non percepita in sede di prima liquidazione dell’assegno pensionistico.

La decisione dell’INPS
L’Isitituto Nazionale Previdenza Sociale, con il messaggio 3135/2015 pubblicato ieri, ha chiarito che, applicando il comma 13 dell’articolo 17 della L. 196/2009 non potrà definire eventuali richieste di ricostituzione della pensione relative ai trattamenti pensionistici interessati dalla sentenza emanata dalla Corte Costituzionale sulla riforma Fornero.
Dopo il blocco dei ricorsi stabilito dal Governo che, comunque, attuerà presto delle misure legislative per attuare la sentenza della Corte Costituzionale e il relativo rimborso delle pensioni, il provvedimento dell’INPS si configura come la seconda misura finalizzata a contenere le eventuali richieste dei contribuenti, intenzionati a ottenere il rimborso per gli importi non ottenuti sui trattamenti pensionistici erogati nel 2012 e nel 2013.

Ricostituzione della pensione: che cos’è e come funziona
Nella fattispecie la ricostituzione della pensione è una procedura in base alla quale è possibile ottenere una variazione dell’importo dell’assegno pensionistico in seguito all’accertamento della presenza di contributi versati in un momento successivo a quello da cui è originariamente decorso il trattamento pensionistico.
L’INPS, d’ufficio o su richiesta dell’interessato, procede a un ricalcolo della pensione, tenendo conto dei nuovi contributi che determinano un ricalcolo dell’assegno pensionistico. La ricostituzione della pensione è prevista nei seguenti casi:

  • accreditamento di contribuzione non valutata in prima liquidazione;
  • esclusione di contribuzione già valutata in prima liquidazione;
  • modifica del valore retributivo e/o contributivo già considerato in prima liquidazione;

In buona sostanza la ricostituzione della pensione deve avvenire in tutti quei casi in cui si presentano contributi non presi in considerazione per il calcolo originario, quali ad esempio:

  • le ricongiunzioni;
  • i contributi figurativi;
  • le variazioni di reddito;
  • le variazioni sulla percentuale di invalidità riconosciuta;

La ricostituzione della pensione che può avvenire d’ufficio o su specifica richiesta del contribuente non prevede termini di scadenza, la pensione, quindi, viene sempre riliquidata dal momento della decorrenza originaria.

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