Renzi, ultimatum a Conte: “Siamo al bivio, scelga o politica o populismo”

Violetta Silvestri

30/04/2020

01/06/2021 - 11:23

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Matteo Renzi ha parlato in Senato sulla situazione nazionale nella crisi coronavirus. Rivolgendosi al Presidente del Consiglio, lo ha messo dinanzi a un bivio: o si sceglie la strada della politica al posto del populismo o Italia Viva non ci sarà.

Renzi, ultimatum a Conte: “Siamo al bivio, scelga o politica o populismo”

Matteo Renzi ha appoggiato Conte, ma con specifici distinguo. Questo è emerso dal suo intervento in Senato, a seguito dell’informativa sulla situazione coronavirus da parte del Presidente del Consiglio, che aveva già parlato alla Camera.

Non è certo una novità lo smarcamento del senatore dalle scelte di Palazzo Chigi. Il leader di Italia Viva non ha mai nascosto la sua critica a Conte, anche dopo la presentazione della Fase 2.

Ora, Renzi ha voluto essere ancora più incisivo, lanciando una sorta di ultimatum proprio al primo ministro: o decide di intraprendere la strada della politica e abbandonare quella del populismo, o Italia Viva non ci sarà.

La critica, quindi, c’è stata e nemmeno troppo velata. Soprattutto nei confronti dell’atteggiamento di Conte, additato per il troppo ampio utilizzo di dirette facebook e DPCM.

Renzi a Conte: è tempo della politica, non del populismo

Ha chiesto coraggio e un nuovo atteggiamento a Conte: questa è la sintesi dell’intervento di Matteo Renzi.

Se, infatti, il senatore ha sottoscritto le parole del Presidente del Consiglio sull’analisi economica del Paese, lo stesso atteggiamento conciliante non c’è stato per altre questioni.

Di temi controversi da discutere, anche con il Governo del quale fa parte, ne ha Renzi. Li ha espressi in Senato con molta chiarezza: “Ci sono state cose che non hanno funzionato, come le RSA, il tema delle zone rose, le mascherine, i tamponi di questo dovremo parlare.”

Ma quello che più ha sottolineato il leader di Italia Viva è l’urgenza di tornare alla politica, perché “non si può delegare tutto alla comunità scientifica. Oggi non possiamo chiedere al virologo come combattere la disoccupazione.”

E allora le prossime scelte dovranno essere coraggiose e la politica dovrà affrontare la nuova divisione del’Italia, tra “garantiti e non garantiti” in questa crisi da coronavirus.

Come? Secondo Renzi facendo una scelta, adesso. Si è rivolto direttamente al Presidente del Consiglio:

“O le dirette facebook per avere più followers, o le statistiche sui disoccupati, o i sondaggi o i dati sul lavoro in Italia, o la politica o il populismo.”

L’appoggio al Governo Conte, a detta di Renzi, ci sarà ma solo se il primo ministro deciderà di prendere la strada della politica vera. Non piace al senatore, e lo ha ridetto con forza, l’uso prolungato dei DPCM, soprattutto su temi delicati come la definizione di congiunti.

La Costituzione deve essere la bussola. Le deroghe ai suoi principi sono troppe, come mai avute. Le libertà non si consentono, si rispettano.”: questo il monito duro contro il modo di operare di Conte.

Con il suo intervento in Senato, Renzi ha dimostrato - nuovamente - di essere la mina vagante del Governo. E di non avere un particolare feeling con il Presidente del Consiglio.

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