Renzi, prove di “inciucio”? Come il terzo polo può dare una mano a Meloni

Alessandro Cipolla

14 Ottobre 2022 - 11:35

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Matteo Renzi è il grande indiziato dell’aiutino a Ignazio La Russa: stando ai retroscena, si tratterebbe di un messaggio a Giorgia Meloni per un possibile soccorso al suo governo.

Renzi, prove di “inciucio”? Come il terzo polo può dare una mano a Meloni

Matteo Renzi potrebbe essere il protagonista anche in questa legislatura appena iniziata. Nonostante alle elezioni la lista Azione-Italia Viva non sia riuscita come auspicato ad andare oltre la doppia cifra, l’ex presidente del Consiglio potrebbe essere ugualmente determinante.

Un piccolo assaggio probabilmente lo abbiamo avuto durante l’elezione del presidente del Senato. Come noto infatti Ignazio La Russa è stato eletto grazie al voto di almeno 17 senatori dell’opposizione, visto che Forza Italia ha optato per la scheda bianca eccezion fatta per Silvio Berlusconi ed Elisabetta Casellati.

Non siamo stati noi, altrimenti lo rivendicherei con orgoglio - sono state le parole di Matteo Renzi dopo il voto - Noi 9 abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che c’è un regolamento di conti intorno al centrodestra”.

Tutti però a Palazzo Madama sembrerebbero essere certi che dietro questa operazione ci sia lo zampino del leader di Italia Viva. Per esempio ne è convinto Silvio BerlusconiLa Russa votato da Renzi e dai senatori a vita”, con anche le immagini del voto al Senato che farebbero pensare a un aiuto da parte dei renziani.

Al momento però non si ha la certezza di chi possa avere votato Ignazio La Russa, visto che ci sarebbero sospetti anche sui senatori del Pd fedeli a Dario Franceschini e su quelli del M5s vicini a Stefano Patuanelli.

Renzi può dare una mano a Meloni?

La domanda che da ieri serpeggia nei corridoi di Palazzo è la seguente: visto che si sapeva che Forza Italia non avrebbe ritirato la scheda, perché Giorgia Meloni ha fatto votare lo stesso Ignazio La Russa dai suoi e dalla Lega correndo il rischio di bruciarlo?

Il sospetto è che la futura presidente del Consiglio già fosse al corrente del voto per La Russa da parte di alcuni senatori dell’opposizione, nonostante tutte i rischi del caso dettati dal voto segreto.

Tutto così farebbe pensare a una regia di Matteo Renzi, che nella mattinata di ieri stando a quanto riportato da diversi quotidiani, si sarebbe intrattenuto più volte a colloquio con esponenti del centrodestra a Palazzo Madama.

Diversi analisti hanno ipotizzato che dietro a questo “aiuto” da parte di Renzi ci possa essere la richiesta della presidenza di alcune commissioni per Italia Viva, vedi Rai ma si parla anche del Copasir, oltre alla vicepresidenza del Senato per lui.

Queste caselle però spetterebbero di diritto all’opposizione, tanto che in merito ci sarebbe già una sorta di accordo tra terzo polo, Pd e 5 Stelle. Ma allora perché Renzi avrebbe fatto un favore così grande a Meloni?

Il sentore è che Matteo Renzi possa aver voluto dare prova a Giorgia Meloni che, nell’evenienza, durante il suo governo potrebbe contare anche sull’aiuto del terzo polo su determinati temi come le riforme e la giustizia.

Come avvenuto nella scorsa legislatura, anche in questa Renzi potrebbe puntare a essere decisivo pure per gli equilibri del centrodestra, magari nel tentativo di lanciare un’Opa su Forza Italia per accreditarsi come leader della sfera moderata.

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