Reddito di emergenza, il nuovo aiuto contro la crisi: come funziona e a chi spetta

Antonio Cosenza

29/03/2020

18/06/2020 - 17:49

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Reddito di emergenza a tutti i lavoratori: ecco la misura pensata dal Governo per combattere la crisi economica derivata dalla diffusione del Coronavirus.

Niente reddito di cittadinanza per tutti, ma ad aprile arriverà il reddito di emergenza (REM), la nuova misura pensata dal Governo per tutelare tutti quei lavoratori che a causa della diffusione del Coronavirus hanno subito una notevole contrazione del fatturato.

Lo ha annunciato il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, smentendo qualsiasi ipotesi riguardo ad una modifica del reddito di cittadinanza visto che questo non è il momento di “riformare uno strumento ordinario”. D’altronde ci troviamo a dover far fronte ad una situazione straordinaria ed è per questo che bisognerà prevedere uno strumento ad hoc per riconoscere un sostegno economico adeguato a coloro che in questi giorni hanno dovuto sospendere la loro attività.

Il REM (reddito di emergenza) farà parte quindi del Decreto “Cura Italia” in arrivo ad aprile e avrà un doppio obiettivo: da una parte aumentare l’importo dell’indennità riconosciuta ai lavoratori autonomi (e liberi professionisti) nel mese di marzo e dall’altra tutelare anche i cosiddetti lavoratori sommersi.

Come spiegato da Gualtieri, infatti, ci sono molte persone che “non hanno altre fonti di reddito” e che sono “rimaste fuori dai 600,00€”; anche queste meritano un aiuto, un sostegno che verrà dato loro con il nuovo reddito di emergenza con il quale verrà erogato un’indennità che sarà “adeguata, efficace, universale e ancora più rapida”.

Reddito di emergenza: come funziona e a chi spetta

Per il reddito di emergenza il Governo intende stanziare circa 6 miliardi; poco meno, quindi, di quanto oggi costa annualmente il reddito di cittadinanza.

6 miliardi che verranno distribuiti tra una platea di circa 10 milioni di “lavoratori. A differenza del RdC - che nella maggior parte dei casi spetta a chi è disoccupato (anche se il fatto di avere un lavoro o meno non fa parte dei requisiti della misura), il reddito di emergenza spetterà esclusivamente a chi un lavoro ce l’ha ma che a causa del Coronavirus ha dovuto momentaneamente sospendere la propria attività.

Il contributo verrà erogato per tutta la durata della crisi - quindi non solo per il mese di aprile - e sostituirà l’indennità di 600,00€ erogata il mese scorso ad alcune categorie di lavoratori. Secondo le stime del Governo, la platea interessata dal reddito di emergenza sarà pari al doppio di quella a cui è stato riconosciuto il bonus di 600,00€, visto che saranno molte di più le categorie che ne avranno diritto.

Ecco un elenco - al momento solamente ufficioso - delle categorie di lavoratori che potranno fare richiesta del reddito di emergenza:

  • commercianti;
  • agricoli;
  • Partite IVA;
  • Co.Co.Co.
  • collaboratori dello spettacolo;
  • stagionali (compresi quelli entranti, quali bagnini, camerieri animatori turistici e addetti alle pulizie);
  • liberi professionisti;
  • badanti e colf;
  • precari;
  • lavoratori “grigi”;
  • irregolari;
  • intermittenti.

Inoltre, nel reddito di emergenza saranno compresi anche quei lavoratori che hanno appena finito di percepire la NASpI e che quindi nei prossimi mesi non avranno di cui vivere. Saranno coperti anche i fast jobs, ovvero i contrattisti a giorni, settimane o a tempo determinato per pochi mesi.

È importante però sottolineare che molto probabilmente non potranno beneficiarne coloro che già percepiscono il reddito di cittadinanza, esclusi già dall’indennità di 600,00€. In ogni caso i requisiti per richiedere il nuovo reddito di emergenza - così come gli importi della misura - saranno ufficiali solamente con la stesura e l’approvazione del Decreto “Cura Italia” di aprile, in arrivo nelle prossime settimane.

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