Il reddito di cittadinanza riduce l’assegno di divorzio?

Isabella Policarpio

29/05/2020

15/06/2021 - 17:29

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Se il coniuge che ha diritto all’assegno di divorzio percepisce anche il reddito di cittadinanza è possibile chiedere la riduzione dell’importo in tribunale. Ecco come fare.

Il reddito di cittadinanza riduce l’assegno di divorzio?

Reddito di cittadinanza e assegno di divorzio/separazione non sono incompatibili tra loro. Vale a dire che chi percepisce il RdC non perde automaticamente il diritto all’assegno dell’ex; tuttavia in alcuni casi può esserci una riduzione dell’importo.

Infatti il reddito di cittadinanza serve a sostenere economicamente (almeno in parte) chi si trova in una situazione di comprovata difficoltà economica a causa della mancanza di lavoro, e quindi va a modificare il reddito sul quale si basa il calcolo dell’assegno.

Di conseguenza la persona obbligata può chiedere al Tribunale di ridurre l’importo dell’assegno già stabilito se il beneficiario ha maturato il diritto al reddito di cittadinanza.

Che succede se il coniuge che ha diritto al mantenimento prende il reddito di cittadinanza?

Dopo la separazione o il divorzio, l’ex coniuge economicamente più debole ha diritto a percepire un beneficio economico per sé e per i figli. La somma in genere è il frutto dell’accordo delle parti e, ove manchi, viene determinata dal giudice.

A questo punto è lecito chiedersi cosa succede se chi percepisce l’assegno di divorzio riceve anche il reddito di cittadinanza.

Il quesito è stato risolto dal Sole24Ore nell’inserto L’esperto risponde in seguito alla richiesta di un lettore di Potenza.

Ebbene, non ci sono ragioni per escludere che il reddito di cittadinanza - in quanto reddito aggiuntivo e migliorativo della situazione economica del beneficiario - dia la possibilità all’ex di chiedere la riduzione del mantenimento.

Infatti la legge italiana sul divorzio stabilisce che l’obbligo di mantenere il coniuge economicamente più debole vale fino a quando quest’ultimo non troverà un lavoro redditizio. E comunque l’orientamento della giurisprudenza è sempre più restrittivo e il criterio del “tenore di vita durante il matrimonio” è ormai caduto sia per l’assegno di separazione che per quello di divorzio.

Impossibile stabilire a priori di quando possa essere ridotto l’assegno in presenza del reddito di cittadinanza: questa decisione compete unicamente al Tribunale.

Assegno di mantenimento, cambia se aumenta il reddito

Il fatto che il reddito di cittadinanza possa influire sull’entità del mantenimento per ex coniuge e figli non deve stupire.

Infatti, secondo giurisprudenza ormai consolidata, la cifra stabilita dal giudice come assegno post divorzio e separazione non è definitiva in quanto strettamente correlata alle condizioni economiche del beneficiario.

Per utilizzare un termine strettamente giuridico, diremo che il mantenimento ha valore “rebus sic stantibus” (stando così le cose), è temporaneo e può essere rimodulato in base alle nuove condizioni economiche dell’ex coniuge. Pensiamo all’ipotesi di una promozione sul lavoro, di un’eredità inaspettata e, per l’appunto, al diritto al reddito di cittadinanza.

Lecito quindi da parte dell’obbligato chiedere al tribunale di intervenire per ridurne l’entità stabilita in prima istanza, sarà poi il giudice a stabilire se l’assegno non è più dovuto oppure se serve ridurlo e in che quantità.

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