Questa nota casa automobilistica sta per licenziare 3.000 dipendenti

P. F.

6 Ottobre 2025 - 12:59

La casa automobilistica francese Renault valuta il taglio di 3.000 dipendenti addetti ai servizi di supporto come marketing, finanza e risorse umane.

Questa nota casa automobilistica sta per licenziare 3.000 dipendenti

Brutte notizie per i dipendenti Renault. Secondo la testata giornalistica L’Informe, la casa automobilistica francese starebbe valutando di tagliare 3.000 posti di lavoro tramite un’offerta di licenziamento volontario per il personale addetto alle funzioni di supporto - tra cui i settori di risorse umane, marketing e finanza - sia nella sede centrale di Boulogne-Billancourt, a Parigi, sia negli uffici del gruppo nel resto del mondo.

Oltre al marchio Renault, il gruppo è proprietario anche delle case automobilistiche Dacia e Nissan. La decisione non è ancora definitiva, ma si colloca in un momento di grande difficoltà finanziaria per l’azienda parigina. Ecco cosa sappiamo.

Il piano di riduzione dei costi di Renault

Secondo la fonte citata da L’Informe, la decisione farebbe parte di un piano di riduzione dei costi di Renault, denominato “Arrow”, che prevede il taglio del 15% del personale addetto ai servizi di supporto, corrispondente a circa 3.000 lavoratori dell’azienda che, alla fine del 2024, impiegava 98.636 dipendenti in tutto il mondo. La decisione finale sull’operazione verrà presa entro la fine del 2025.

Renault ha confermato che sta valutando la possibilità di tagliare i costi, ma che al momento non ha cifre da comunicare poiché non è stata ancora presa alcuna decisione. Un portavoce della casa automobilistica ha affermato:

Considerate le incertezze del mercato automobilistico e l’ambiente estremamente competitivo, confermiamo che stiamo valutando soluzioni per semplificare le nostre operazioni, accelerare l’esecuzione e ottimizzare i nostri costi fissi.

Gli ultimi risultati finanziari di Renault

A luglio 2025, Renault ha riportato una perdita netta di 11,2 miliardi di euro nel primo semestre, inclusa una svalutazione di 9,3 miliardi di euro sul partner Nissan. L’utile netto è crollato a 461 milioni di euro, meno di un terzo del livello dell’anno precedente. Tra le ragioni dietro queste ingenti perdite c’è, senza dubbio, il calo delle vendite dei furgoni, il costo elevato della produzione dei veicoli elettrici e le pressioni commerciali date dalla serrata competitività nel settore automobilistico.

Secondo gli analisti, il nuovo CEO François Provost - nominato a luglio 2025 dopo il passaggio di Luca De Meo a Kering, il gruppo che controlla marchi di lusso come Gucci, Yves Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga e Alexander McQueen - si trova di fronte a una tripla sfida: ripristinare i margini di profitto, riportare il rating creditizio di Renault a livello d’investimento e individuare una strategia efficace per consentire alla casa automobilistica di fronteggiare l’impatto dei dazi statunitensi e la crescente pressione competitiva dei produttori cinesi.

Le conferme sui tagli, dunque, non sono ancora definitive. Risposte più chiare arriveranno entro dicembre, quando Renault renderà nota la decisione finale.

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