Chi è Luca De Meo e quanto guadagna il nuovo CEO di Kering, chiamato a salvare il colosso del lusso

Giorgia Paccione

17 Settembre 2025 - 09:44

Luca de Meo succede a François-Henri Pinault come CEO di Kering: la sfida è risanare un gruppo indebitato, rilanciare i marchi e riportare utili e valore in borsa. Ecco chi è e quanto guadagnerà.

Chi è Luca De Meo e quanto guadagna il nuovo CEO di Kering, chiamato a salvare il colosso del lusso

Luca de Meo, manager italiano di provata esperienza nel settore automotive, è stato nominato CEO del gruppo di lusso Kering dai soci riuniti in assemblea straordinaria il 9 settembre 2025, con il 98,97% dei voti favorevoli. L’ingresso del nuovo AD avviene in un momento critico per Kering, gravato da debiti che ammontano a circa 9,5 miliardi di euro e pesano sui piani di acquisizione come quello per il marchio Valentino, il cui completamento è stato già rimandato fino al 2028.

De Meo eredita la sfida di rilanciare marchi che hanno vissuto un calo, primo fra tutti Gucci, e contrastare fattori esterni che hanno fatto perdere valore al gruppo, dalla crisi immobiliare in Cina agli attriti commerciali internazionali.

Fin da subito, il nuovo CEO ha promesso “decisioni chiare e forti” per ridurre costi, ristrutturare brand dove necessario e riorganizzare le priorità del gruppo entro la fine dell’anno. Ma quanto guadagnerà col nuovo incarico? Ecco patrimonio e stipendio stimato.

Biografia e patrimonio di Luca De Meo

Luca de Meo è nato a Milano il 13 giugno 1967. Ha una laurea in Economia aziendale conseguita all’Università Bocconi di Milano, con una tesi sull’etica degli affari.

La sua carriera professionale è iniziata in Renault nel 1992, poi è passato a Toyota Europe, al gruppo Fiat occupandosi di Lancia, Fiat, Alfa Romeo e Abarth, e successivamente al gruppo Volkswagen, dove ha ricoperto incarichi di rilievo in SEAT e CUPRA. Nel luglio 2020 è diventato CEO del gruppo Renault, posizione che ha lasciato nel 2025 per accettare la sfida offerta da Kering.

Non ci sono dati ufficiali recenti sul patrimonio personale resi pubblici da fonti verificate che indichino con precisione i suoi beni (immobili, partecipazioni, investimenti privati). Tuttavia, si sa che in Renault nel 2024 de Meo ha percepito un compenso totale di circa 12,9 milioni di euro.

Questa cifra permette di stimare che il suo patrimonio personale, considerando anni di carriera, compensi, premi, stock options, partecipazioni e investimenti, possa trovarsi in una fascia superiore alla decina di milioni di euro.

Lo stipendio di Luca De Meo in Kering

Kering ha previsto per Luca de Meo un pacchetto molto competitivo, che riflette non solo il prestigio del ruolo ma anche le sfide che dovrà affrontare.

La retribuzione fissa annuale ammonta a 2,2 milioni di euro lordi, a cui si aggiunge una retribuzione variabile annuale legata alle performance che può arrivare fino a 6,6 milioni di euro. A queste componenti si affianca un piano di azioni di performance, il cui valore può raggiungere il 150% della somma tra parte fissa e variabile, ma solo nel caso di pieno raggiungimento degli obiettivi fissati dal consiglio di amministrazione. Infine, de Meo beneficerà anche di un ricco bonus di ingresso, pari a 20 milioni di euro, pensato per compensare i benefici a lungo termine a cui ha dovuto rinunciare lasciando Renault.

Se de Meo raggiungerà gli obiettivi stabiliti e maturerà la sua permanenza nel gruppo Kering per almeno tre anni (condizione spesso associata ai piani di lungo termine su azioni e incentivi) il suo compenso complessivo potrebbe quindi superare i 20 milioni di euro annui.

Il contratto di de Meo, nel panorama del lusso internazionale, si colloca tra i più generosi. Basti pensare che i compensi dei top manager di LVMH e Hermès oscillano anch’essi su cifre a doppia cifra in milioni, ma raramente con un bonus di ingresso tanto elevato.

Nel frattempo, invece, il precedente CEO di Kering, François-Henri Pinault, ha subito un drastico taglio dopo la sua uscita dalla carica di amministratore delegato, passando da quasi 4 milioni agli attuali 700 mila euro.

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