Questa azienda di dolciumi va in bancarotta nella settimana di Halloween

P. F.

29 Ottobre 2025 - 13:01

A pochi giorni da Halloween, mentre l’industria dolciaria si prepara al picco di consumi annuale, CandyWarehouse dichiara bancarotta ai sensi del Chapter 11, con debiti per 3,25 milioni di dollari.

Questa azienda di dolciumi va in bancarotta nella settimana di Halloween

A pochi giorni da Halloween, la festa che più di ogni altra alimenta il consumo di caramelle e cioccolato negli Stati Uniti, la società texana CandyWarehouse ha presentato istanza di fallimento secondo il “Chapter 11”, la principale norma fallimentare del Codice degli Stati Uniti.

La richiesta, depositata il 24 ottobre 2025 presso la Corte fallimentare federale del Distretto Nord del Texas, indica debiti per circa 3,25 milioni di dollari. Ma è il tempismo che colpisce: il settore dolciario si appresta a registrare uno dei picchi di consumo dell’anno, trainato proprio dalle vendite per i festeggiamenti del 31 ottobre.

La bancarotta ai sensi del Chapter 11 non implica la chiusura immediata dell’azienda, ma apre una fase di ristrutturazione sotto controllo giudiziario con l’obiettivo di rinegoziare i debiti con i creditori, ridurre i costi operativi e tentare un rilancio, mantenendo intatta la capacità produttiva e commerciale. Per CandyWarehouse, tuttavia, la sfida è particolarmente complessa, poiché la sua incertezza finanziaria rischia di compromettere anche la fiducia dei fornitori.

Si registra così un’ulteriore batosta per il business di Halloween negli Stati Uniti, già profondamente colpito dai dazi imposti da Donald Trump che hanno limitato l’importazione di maschere e costumi dalla Cina, il principale produttore delle merci destinate alla festività.

Le ragioni dietro al fallimento di CandyWarehouse

Fondata nel 1998, CandyWarehouse si è affermata come una piattaforma specializzata nella vendita all’ingrosso e online di caramelle e dolciumi, rivolgendosi sia ai consumatori che alle attività commerciali, tra cui hotel, ristoranti e società di catering. Negli ultimi anni, però, la concorrenza dei marketplace globali e l’aumento dei costi di gestione hanno intaccato i margini di profitto, fino a rendere insostenibile la struttura finanziaria dell’azienda.

Ci sono più fattori economici alla base del collasso della società. Tra i primi, c’è sicuramente l’esplosione dei costi delle materie prime, in particolare del cacao, che nel 2024 ha raggiunto un incremento record del 178% a causa della riduzione dei raccolti della piantagione in Africa occidentale.

Oltre a questo, è pesato l’aumento delle spese di trasporto e di energia, oltre a una domanda interna più debole, con consumatori attenti ai prezzi e sempre più orientati verso snack più sani o a basso contenuto di zuccheri.

E non ha aiutato neanche la nuova campagna salutista “Make America Healthy Again” lanciata dal segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr, un’iniziativa che si propone di rispondere al crescente malcontento verso l’industria alimentare e la cultura del cibo statunitense, due fattori da sempre ritenuti responsabili di patologie come obesità, diabete e malattie cardiache. Secondo fonti citate dai media statunitensi, le vendite online di CandyWarehouse sarebbero calate tra il 10 e il 20% nel 2024, con un ulteriore crollo previsto fino al 50% nel 2025.

I possibili scenari per CandyWarehouse e i rischi per il settore dolciario USA

Nei prossimi mesi, CandyWarehouse dovrà presentare un piano di risanamento convincente per ottenere l’approvazione del tribunale e dei creditori. Se la ristrutturazione dovesse andare a buon fine, la società di dolciumi potrebbe continuare a operare, magari in una forma più ridotta ed evoluta dal punto di vista tecnologico. In caso contrario, la procedura si trasformerebbe invece in liquidazione giudiziale, con effetti disastrosi a catena su fornitori, partner commerciali e distributori locali.

La crisi di CandyWarehouse non rappresenta un caso isolato, ma è un chiaro sintomo della profonda trasformazione che sta attraversando Il settore dolciario statunitense. L’inflazione elevata, la volatilità dei costi delle materie prime e le nuove preferenze dei consumatori stanno ridisegnando le strategie di prezzo e di prodotto di molti operatori.

Ma a pagarne lo scotto peggiore sono le imprese più piccole che, non potendo contare su economie di scala, risultano le più esposte. Per sopravvivere, il settore dovrà puntare su innovazione, sostenibilità e maggiore efficienza produttiva, oltre che su una diversificazione dei canali di vendita.

Iscriviti a Money.it

Money Awards Logo

Le votazioni ai Money Awards sono aperte!

Registrati su Money.it e vota la tua azienda preferita ai People's Money Awards 2025!

Vota ora