Quanto vengono pagate le ferie? Ecco la verità sulla busta paga più bassa

Simone Micocci

19 Maggio 2025 - 15:15

Quanto si prende di stipendio nel periodo di ferie? La retribuzione è pari al 100% del tabellare, ma in alcuni casi la busta paga può comunque abbassarsi. Vediamo perché.

Quanto vengono pagate le ferie? Ecco la verità sulla busta paga più bassa

Quando si avvicina il momento delle vacanze i lavoratori sono soliti domandarsi se le ferie sono pagate e quanto così da evitare di restare spiacevolmente sorprese se al rientro in ufficio dovessero ritrovarsi con una busta paga più bassa.

In effetti, generalmente c’è differenza tra la retribuzione percepita nei mesi interamente lavorati e quella invece riconosciuta nel periodo delle vacanze. Per quanto le ferie siano retribuite, infatti, possono comportare la mancata applicazione di alcune voci accessorie legate alla prestazione effettiva al lavoro, come gli straordinari o le indennità specifiche.

Immaginiamo un lavoratore che percepisce normalmente 1.800 euro netti al mese, ma che ad agosto va in ferie per due settimane. Se di solito riceve 200 euro mensili di straordinari o indennità di turno, questi non saranno presenti nella busta paga di agosto, portando lo stipendio a scendere di qualche centinaia di euro. Il risultato sarà una busta paga di circa 1.600 euro, pur avendo ricevuto la retribuzione delle ferie al 100%.

A tal proposito, in questo articolo vedremo come si calcolano le ferie in busta paga, quali sono le regole per la loro retribuzione e perché, in determinati casi, possono portare a guadagnare meno rispetto alla normale retribuzione mensile.

Ferie pagate, cosa dice la Costituzione?

Prima di approfondire il discorso legato alla retribuzione delle ferie, vediamo cosa stabilisce in merito l’articolo 36 della Costituzione.

Qui si legge che il “lavoratore ha diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite” e che non vi può rinunciare. È l’articolo 2109 del Codice Civile, invece, a stabilire che le settimane di ferie maturate dal lavoratore durante l’anno sono quattro, due delle quali devono essere godute in maniera continuativa nell’anno in cui sono state maturate. Le altre due, invece, possono essere godute entro i 18 mesi successivi dall’anno di maturazione.

Ci sono Ccnl però che possono prevedere condizioni maggiormente favorevoli per il lavoratore rispetto a quelle indicate dal Codice Civile, riconoscendo ad esempio più giorni di ferie.

Ma attenzione, perché nulla vieta ai contratti collettivi di prevedere un trattamento economico delle ferie più svantaggioso, cioè una retribuzione ferie inferiore rispetto alla normale retribuzione mensile riconosciuta nel periodo d’impiego; come anticipato, infatti, durante le ferie godute il dipendente potrebbe non avere diritto al riconoscimento di indennità accessorie, comportando così una riduzione dello stipendio in busta paga.

L’importante però è che la retribuzione sia comunque idonea ad assicurare l’effettiva fruizione delle ferie; una riduzione tale da rendere lo stipendio durante le ferie molto più basso di quello effettivamente percepito durante il periodo in cui si è in servizio, infatti, potrebbe disincentivare il lavoratore a fruirne.

Quali parti dello stipendio non vengono pagate durante le ferie?

L’articolo 36 della Costituzione stabilisce che il “lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro”; è proprio perché la paga deve essere proporzionata alla quantità del lavoro che la retribuzione delle ferie può non comprendere la media di tutti gli elementi e le voci presenti nei mesi lavorati. Per questo motivo, può esserci una differenza nella busta paga durante questo periodo.

Naturalmente, il datore di lavoro non può agire liberamente, ma deve rispettare quanto stabilito dal Ccnl di riferimento, garantendo comunque una retribuzione idonea a salvaguardare l’effettiva fruizione delle ferie godute.

Possiamo riassumere dicendo che nel calcolo ferie in busta paga, sono esclusi tutti i compensi di natura occasionale, come ad esempio le maggiorazioni per lavoro straordinario. L’unico caso in cui questi compensi possono essere inclusi è quando il Ccnl prevede che lo straordinario rientri nella cosiddetta retribuzione globale di fatto, comprendente tutti gli elementi retributivi percepiti in modo ricorrente.

Nel caso contrario, anche se si tratta di straordinario fisso forfettizzato, questo viene escluso dalla retribuzione ferie e non compare nella busta paga delle ferie.

Nello stipendio durante le ferie, invece, sono sempre compresi i contributi previdenziali e la quota di Tfr, poiché anche durante le assenze per ferie la retribuzione è imponibile ai fini contributivi.

Stipendio durante le ferie: di quanto può essere più basso?

Come anticipato, sulla differenza tra la “retribuzione ferie” e lo stipendio ordinario si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13425 del 17 maggio 2019.

La Suprema Corte ha affermato che, qualora il giudice sia chiamato a verificare l’adeguatezza della retribuzione erogata durante le ferie, deve valutare tutti gli elementi che normalmente compongono lo stipendio del lavoratore, comprese le mansioni effettivamente svolte. Il diritto a ferie retribuite è infatti garantito non solo dall’articolo 36 della Costituzione e dall’articolo 2109 del Codice Civile, ma anche dalla normativa comunitaria.

Nella direttiva 2003/88/CE, si stabilisce che durante le ferie godute, il dipendente ha diritto a mantenere la retribuzione ordinaria. Diversamente, come anticipato, si rischierebbe di disincentivare la fruizione delle ferie, andando contro al loro scopo di recupero psico-fisico.

A tal proposito, la Cassazione - richiamando anche la giurisprudenza della Corte di Giustizia europea - ha chiarito che ogni emolumento legato alle mansioni abituali va considerato nel calcolo delle ferie in busta paga, a meno che non si tratti di spese occasionali o straordinarie.

Secondo la Suprema Corte, per determinare quanto vengono pagate le ferie, bisogna quindi includere nella retribuzione ferie tutti gli elementi personali e professionali del lavoratore, escludendo invece le voci legate a spese accessorie occasionali, come alcuni bonus o indennità non fisse.

Pertanto, lo stipendio durante le ferie può risultare leggermente più basso rispetto alla media mensile, ma solo a causa della mancanza di compensi occasionali. La differenza nella busta paga deve inoltre restare contenuta, per non violare il principio di effettività delle ferie come diritto costituzionale.

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