Quanto si risparmia con la flat tax

Claudia Cervi

10/08/2022

25/10/2022 - 10:51

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La flat tax è il cavallo di battaglia della campagna elettorale del centrodestra. Cos’è e quanto si risparmia rispetto all’attuale sistema progressivo a scaglioni di reddito?

Quanto si risparmia con la flat tax

La flat tax è un sistema di tassazione «sostitutiva» che prevede un’aliquota fissa comune per chi percepisce redditi sotto una certa soglia di reddito.

In Italia è prevista per le sole partite Iva con redditi inferiori i 65 mila euro, un tetto che la Lega vorrebbe alzare a 100 mila euro ed estendere - entro i prossimi 5 anni - anche ai dipendenti.

Fortemente contrari il Partito Democratico e la sinistra, secondo cui la flat tax penalizzerebbe le fasce di reddito più deboli e aumenterebbe le disuguaglianze.

Vediamo nel dettaglio chi ha ragione e quanto si risparmia con la flat tax.

La flat tax secondo il centrodestra

La flat tax è il cavallo di battaglia della campagna elettorale di tutto il centrodestra, ma con sfumature diverse tra i partiti della coalizione.

  • Forza Italia la vorrebbe al 23% per famiglie e imprese, rispolverando la proposta fatta nel 1994. Secondo Silvio Berlusconi questa misura aumenterebbe del 30% le entrate dello Stato e non necessiterebbe di deficit. Con la crescita dell’economia, l’aliquota potrebbe poi scendere anche sotto il 20% - ha dichiarato il leader di Forza Italia ai microfoni di Radio 24;
  • Fratelli d’Italia spinge per una flat tax incrementale, con un’aliquota del 15% solo sulla quota di reddito imponibile dichiarato che supera il livello dell’anno precedente;
  • la Lega propone una tassa unica al 15% per tutti, dipendenti compresi, per redditi fino a 65 mila euro (ipotizzando di alzare la soglia a 100 mila euro), introducendo un nuovo sistema di deduzioni per rispettare il principio di progressività dell’imposizione fiscale.

Questa soluzione fiscale prevede di far pagare meno tasse, ma a tutti, contrastando in tal modo il fenomeno dell’evasione fiscale che in Italia ha raggiunto 94 miliardi di euro secondo l’ultima “Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva” che ha preso in considerazione il periodo tra il 2016 e il 2018.

Quanto si risparmia con la flat tax ?

Uno studio della Uil realizzato nel 2018 mostra l’impatto che avrebbe una Flat tax generalizzata al 15% per i redditi familiari dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 55.000 euro, senza la possibilità di beneficiare di detrazioni e deduzioni.

Seppur datato e non aggiornato alle aliquote Irpef introdotte nel 2022, lo studio mette in evidenza la sperequazione apportata dall’applicazione di un’aliquota unica. Nell’esempio sono state eliminate anche tutte le detrazioni proporzionali che riflettono la situazione familiare del contribuente, ampliando ancor di più l’effetto.

Di seguito vediamo le tasse dovute in base a diverse fasce di reddito:

Reddito complessivo medio Imposta netta Irpef Flat Tax Differenza tassazione annua
10.990 euro 790 euro 1.649 euro +1.819 euro
13.490 euro 1.210 euro 2.024 euro +1.774 euro
17.640 euro 2.100 euro 2.646 euro +1.506 euro
22.830 euro 3.400 euro 3.425 euro +985 euro
27.440 euro 4.660 euro 4.116 euro -544 euro
31.690 euro 6.110 euro 4.754 euro -1.357 euro
37.270 euro 8.130 euro 5.591 euro -2.540 euro
44.240 euro 10.760 euro 6.636 euro -4.124 euro
52.370 euro 13.850 euro 7.856 euro -5.995 euro

A beneficiare dell’introduzione della Flat Tax sembrerebbero essere soprattutto i redditi più alti.

La Flat tax è incostituzionale?

A prima vista, la tabella precedente conferma la mancanza di progressività dell’imposizione fiscale, violando quando disposto dall’art. 53 della Costituzione.

Lo studio della Uil non considera però il sistema di deduzioni che andrebbe a sostituire quello attuale, fatto di detrazioni e deduzioni, con un importo fisso per ciascun componente del nucleo familiare e sulla base del proprio reddito.

Secondo una proposta della Lega avanzata nel corso del primo Governo Conte, il sistema di detrazioni e deduzioni seguirebbe questo schema:

  • detrazione fissa di 3.000 euro per i nuclei familiari con redditi compresi tra 0 e 35.000 euro;
  • deduzione solo per i carichi familiari nel caso di nuclei con reddito da 35.000 euro a 50.000 euro;
  • nessuna deduzione per i redditi superiori ai 50.000 euro.

In tal modo verrebbe rispettato il principio di progressività previsto dalla Costituzione.

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