I risultati delle primarie del Partito Democratico incoronano Nicola Zingaretti come nuovo segretario: in attesa dei dati definitivi, il governatore ha sfondato il muro del 60%.
Buona affluenza per le primarie del Partito Democratico , con circa 1,6 milioni di cittadini che si sono recati ai gazebo che hanno incoronato Nicola Zingaretti come il nuovo segretario.
Anche se lo spoglio è ancora in corso, qui di seguito potete seguire l’aggiornamento live dei risultati, la vittoria di Zingaretti non è in discussione tanto che gli altri due sfidanti, Giachetti e Martina, hanno riconosciuto il risultato e augurato buon lavoro al nuovo segretario.
Ho appena chiamato Nicola Zingaretti, che sarà il prossimo segretario del PD per complimentarmi per il suo risultato ed anche per il risultato della partecipazione alla quale abbiamo contribuito tutti #altrochemacerie
— Roberto Giachetti (@bobogiac) 3 marzo 2019
Per sapere di più su quelli che erano i tre candidati in lizza, qui di seguito ci sono le biografie degli aspiranti segretari del PD.
Roberto Giachetti
Maurizio Martina
Nicola Zingaretti
PRIMARIE PARTITO DEMOCRATICO
I risultati delle primarie del Partito Democratico
Sono ancora in corso le operazioni di spoglio che sono iniziate subito dopo la chiusura dei seggi. Al momento si parla di una affluenza di circa 1,6 milioni di persone. Ecco la diretta live con i risultati ufficiali.
Risultati provvisori con lo scrutinio del 93% dei collegi.
Candidato | Percentuale | Numero di voti |
---|---|---|
Roberto Giachetti | tra 12,5% e 13% | - |
Maurizio Martina | tra 22,5% e 23% | - |
Nicola Zingaretti | tra 66% e 67% | - |
Fonte Partito Democratico
Come detto si sono invece svolte tra il 7 e il 23 gennaio le votazioni delle primarie riservate ai circoli. Durante la Convenzione nazionale del partito, il presidente della Commissione congresso Gianni Del Moro ha ufficializzato i risultati.
Il primo dato è quello del totale dei votanti, che è stato di 189.101 nei circoli ovvero il 50,46% degli aventi diritto. Per quanto riguarda i singoli candidati, questi sono i risultati ufficiali.
Candidato | Percentuale | Numero di voti |
---|---|---|
Nicola Zingaretti | 47,38% | 88.918 |
Maurizio Martina | 36,10% | 67.749 |
Roberto Giachetti | 11,13% | 20.887 |
Francesco Boccia | 4,02% | 7.537 |
Maria Saladino | 0,70% | 1.315 |
Dario Corallo | 0,67% | 1.266 |
In base al regolamento sono quindi Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti che si sono guadagnati l’accesso alle primarie aperte, quelle dei gazebo, che si stanno tenendo in questa domenica.
Il regolamento
Anche quello che è il regolamento di queste primarie 2019 del Partito Democratico, è stato stabilito nei vari passaggi tra l’Assemblea e la commissione per il congresso e poi pubblicato sul sito ufficiale del partito.
Per il resto un po’ ricalcando il sistema americano, le primarie non serviranno per eleggere direttamente il segretario ma i delegati che, entro dieci giorni, si riuniranno all’Assemblea Nazionale.
Saranno poi i delegati, nominati in maniera proporzionale dalle liste dei vari candidati in base ai voti presi da questi, a eleggere durante l’Assemblea il nuovo segretario. Se nessuno dei candidati dovesse quindi raggiungere la maggioranza assoluta alle primarie, tutto sarebbe rimesso agli accordi interni.
Nel voto riservato ai circoli che si è tenuto tra il 7 e il 23 gennaio, hanno partecipato tutti gli iscritti al partito almeno dal 2017 e che avevano rinnovato la propria tessera nel 2018.
In questa fase hanno preso parte tutti e sei i candidati. Il regolamento poi prevede che tutti i candidati che otterranno nei circoli almeno il 15% dei voti approderanno al voto dei gazebo, oppure i primi tre a patto che abbiano preso almeno il 5% a livello nazionale.
Per quanto riguarda invece le modalità delle primarie aperte, si è potuto partecipare mostrando un documento d’identità valido e il proprio certificato elettorale. Per sostenere i costi, è stato chiesto un contributo di 2 euro (gli iscritti sono esentati dal pagamento).
I ragazzi tra i 16 e i 18 anni hanno potuto anche loro partecipare alle primarie, ma prima si sono dovuti pre-registrare online. Stessa cosa anche per chi risiede all’estero, per i cittadini comunitari e quelli extracomunitari in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
I candidati
Non sono mancati i colpi di scena in queste primarie del Partito Democratico. Il primo ad annunciare la sua candidatura è stato Nicola Zingaretti, con il governatore del Lazio che veste al momento anche i panni del grande favorito.
A seguire sono arrivate poi le candidature ufficiali anche di Francesco Boccia, Maria Saladino e del giovane Dario Corallo. Chi aveva espresso poi la volontà di partecipare è stato anche Cesare Damiano, salvo poi fare un passo indietro per sostenere Zingaretti.
A margine dell’Assemblea erano scesi in campo anche due big del partito: Marco Minniti aveva sciolto le sue riserve ufficializzando la sua candidatura, imitato poi dall’ex reggente Maurizio Martina.
Inizialmente anche Matteo Richetti aveva annunciato la sua presenza in queste primarie, ma alla fine è arrivato un passo indietro con il senatore che farà corsa in comune con Maurizio Martina anche se non stanno mancando ultimamente le frizioni.
Dopo un periodo di riflessione, Marco Minniti ha però annunciato il ritiro della sua candidatura: non avendo percepito la certezza di un pieno sostegno da parte dei renziani, ha optato per un passo indietro.
Rimasti senza un candidato, parte dei renziani a questo punto hanno scelto di sostenere Maurizio Martina, mentre Roberto Giachetti e Anna Ascani hanno annunciato una loro candidatura in tandem: raccolte in extremis le firme, anche loro saranno della partita.
Queste sono le mozioni che sono state presentate degli iniziali sei candidati.
Dopo l’esito del voto dei circoli Francesco Boccia ha scelto di appoggiare Nicola Zingaretti, Maria Saladino si è schierata invece a fianco di Maurizio Martina mentre Dario Corallo non ha dato indicazioni.
I sondaggi
Dopo la scrematura del voto dei circoli, sono stati quindi Zingaretti, Martina e Giachetti a giocarsi questa partita in merito alla segreteria del Partito Democratico. Vediamo allora come, in queste settimane, i vari sondaggi hanno provato a ipotizzare i possibili scenari di queste primarie.
19 febbraio - Zingaretti con la maggioranza assoluta |
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L’ultimo sondaggio in ordine di tempo è quello realizzato dall’istituto EMG Acqua in data 19 febbraio. L’indagine vedrebbe Nicola Zingaretti ben oltre la soglia della maggioranza assoluta.
- Nicola Zingaretti - 58%
- Maurizio Martina - 34%
- Roberto Giachetti - 8%
Rispetto a un simile sondaggio effettuato una settimana prima sempre dallo stesso istituto, Zingaretti avrebbe fatto registra un +2%, Martina un -3% e Giachetti infine un +1%.
7 febbraio - Zingaretti oltre il 50% |
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Un sondaggio in data 7 febbraio è stato realizzato dall’istituto Ipsos, tenendo in considerazione soltanto i tre candidati che parteciperanno alle primarie aperte del 3 marzo.
- Nicola Zingaretti - 55%
- Maurizio Martina - 37%
- Roberto Giachetti - 8%
Zingaretti quindi stando all’indagine sarebbe oltre la soglia della maggioranza assoluta. Non particolarmente positivo per il PD è però il secondo dato snocciolato dal sondaggio, ovvero quello relativo al numero degli iscritti che hanno intenzione di votare alle primarie.
- Sì - 20%
- No - 64%
- Non sa - 16%
La maggioranza del popolo del Partito Democratico stando a quanto rilevato da Ipsos sarebbe intenzionato, il prossimo 3 marzo, a rimanere a casa e a non esprimersi su chi dovrà essere il prossimo segretario.
21 dicembre: Zingaretti al 50% |
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Un sondaggio in merito alle primarie del PD è stato realizzato in data 21 dicembre dall’istituto Bidimedia. Secondo l’indagine, Nicola Zingaretti sarebbe proprio sulla soglia del raggiungimento della maggioranza assoluta.
- Nicola Zingaretti - 50%
- Maurizio Martina - 22%
- Roberto Giachetti - 20%
- Francesco Boccia - 4%
- Maria Saladino - 2%
- Dario Corallo - 2%
Il sondaggio inoltre stima anche una partecipazione minima alle primarie 2019 pari a 1,3 milioni di cittadini, mentre la stima massima è di 2,4 milioni. Nel 2017 furono circa 2 milioni i partecipanti al voto.
La data
Il primo grande nodo che si è dovuto sciogliere in merito alle primarie del Partito Democratico è stato quello della data. In un primo momento infatti erano in ballo soltanto ipotesi, in una sorta di braccio di ferro tra chi ha fretta e chi invece vorrebbe allungare i tempi.
Dopo che si è tenuta l’Assemblea, la Direzione è andata a eleggere la commissione per il congresso. Dopo questa formalità, è stato scelto il giorno in cui aprire le urne per le primarie.
Inizialmente si parlava di una data che potesse essere compresa tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Le elezioni regionali in Abruzzo (10 febbraio) e in Sardegna (24 febbraio) hanno però fatto slittare le primarie.
Ecco dunque che alla fine la commissione per il congresso ha optato per il 3 marzo per le primarie aperte, dalle ore 8 fino alle 20, mentre il voto nei circoli si è tenuto tra il 7 e il 23 gennaio. Il 17 marzo poi si terrà l’Assemblea nazionale dove verrà proclamato il nuovo segretario.
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