Prezzo petrolio, è tonfo del 10% nel 2023. I motivi

Violetta Silvestri

29/12/2023

Il prezzo del petrolio chiude il 2023 con un crollo di circa il 10%. Cosa è successo al greggio e quali fattori monitorare per prevedere l’andamento dell’oro nero anche nel 2024?

Prezzo petrolio, è tonfo del 10% nel 2023. I motivi

Il prezzo del petrolio sta per archiviare un 2023 complicato, con le quotazioni crollate del 10% circa durante i 12 mesi appena trascorsi. E il 2024 si preannuncia insidioso, tra le incertezze sui tagli alla produzione OPEC e l’imprevedibile scenario di guerra in Medio Oriente (con la minaccia concreta di un Mar Rosso in conflitto e di merci nel caos).

Mentre si scrive, il Brent viaggia di poco oltre i 77 dollari al barile e i futures WTI scambiano a 72 dollari al barile, con un lieve aumento di entrambe le quotazioni rispettivamente dello 0,57% e dello 0,40%.

In questo ultimo giorno di negoziazioni del 2023, i riflettori sono puntati sull’andamento dell’oro nero durante tutto l’anno. E il bilancio racconta che il petrolio si avvia verso il più grande calo annuale dal 2020, poiché la guerra Israele-Hamas e i tagli alla produzione dell’OPEC+ non sono riusciti a far salire i prezzi. I trader sono preoccupati che le forniture globali di greggio possano ancora eclissare la domanda nei trimestri a venire, mantenendo quindi una pressione al ribasso sul prezzo del greggio.

Prezzo del petrolio crolla nel 2023. Cosa è successo?

I prezzi del petrolio chiuderanno il 2023 senza slancio e registrando il primo calo annuale in due anni, dopo che preoccupazioni geopolitiche, tagli alla produzione e misure globali per contenere l’inflazione hanno innescato oscillazioni costanti delle quotazioni.

Giovedì 28 dicembre l’oro nero ha archiviato a sessione di scambi in perdita, dopo che i dati ufficiali statunitensi hanno mostrato scorte di greggio a livello nazionale ridotte la scorsa settimana, ma partecipazioni nel principale hub di stoccaggio di Cushing, Oklahoma, ampliate per l’undicesima settimana raggiungendo il massimo da agosto. La produzione di greggio statunitense ha registrato ritmi record e questo ha rafforzato l’offerta in un contesto in cui la domanda resta incerta a livello mondiale.

Il greggio sta chiudendo un anno complesso, con i prezzi spinti al rialzo dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, così come dalla speculazione secondo cui la Federal Reserve avrebbe finito di aumentare i tassi di interesse mentre l’inflazione diminuisce.

Tuttavia, nonostante i ripetuti tagli alle forniture da parte dell’OPEC e dei suoi alleati, l’aumento della produzione da parte dei Paesi esterni al cartello, insieme alle preoccupazioni sul rallentamento della crescita della domanda, si sono combinati per far scendere i futures del greggio.

Nell’ultima tornata di tagli, i membri dell’OPEC+, tra cui Russia, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Iraq, hanno promesso ulteriori riduzioni che entreranno in vigore dal 1° gennaio. Inoltre, l’Arabia Saudita continuerà a tagliare la produzione di 1 milione di barili al giorno e questa politica potrebbe essere prolungata.

Intanto a dicembre, sono improvvisamente aumentate le tensioni nel Mar Rosso dopo gli attacchi alle navi da parte dei ribelli Houthi nello Yemen. La metà della flotta mondiale di navi portacontainer che transita regolarmente lungo la via navigabile sta ora evitando la rotta, e anche le navi cisterna per greggio sono state dirottate, allungando i viaggi e facendo crescere i costi.

“Il conflitto prolungato a Gaza mantiene alte le tensioni geopolitiche”, ha affermato Yeap Jun Rong, stratega di mercato presso IG Asia Pte. Tuttavia, un ampio rally di Babbo Natale nei titoli azionari e “il dollaro Usa che fatica a guadagnare terreno ultimamente, stanno contribuendo a fornire alcuni catalizzatori di supporto per il petrolio verso la fine dell’anno”.

In sintesi, tutte le incertezze sul prezzo del petrolio di fine 2023 si riverseranno anche nel 2024, quando i fattori guerra, Opec, banche centrali e recessioni - dalle previsioni incerte - saranno ancora determinanti per il greggio.

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