Il Pos resta sempre obbligatorio, aumentano le pensioni minime e salgono gli stipendi: tutte le ultime novità della legge di Bilancio

Stefano Rizzuti

19 Dicembre 2022 - 13:25

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Pos sempre obbligatorio per qualsiasi pagamento, pensioni minime a 600 euro e stipendi più alti con un ulteriore taglio del cuneo fiscale: le principali novità con le modifiche alla manovra.

Il Pos resta sempre obbligatorio, aumentano le pensioni minime e salgono gli stipendi: tutte le ultime novità della legge di Bilancio

Salta la norma sul Pos (che resta sempre obbligatorio), arriva la stretta sul Reddito di cittadinanza, aumentano le pensioni minime per gli over 75 e cambia anche la rivalutazione dell’assegno previdenziale. Sono queste alcune delle novità della manovra contenute nel maxi-emendamento del governo annunciato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

L’annuncio del terzo pacchetto di emendamenti dell’esecutivo è arrivato nella tarda serata del 18 dicembre e il testo definitivo è atteso in queste ore in commissione Bilancio alla Camera. L’esame dovrebbe iniziare nel pomeriggio (dalle 17), dopo alcuni incontri tra il Mef e i gruppi parlamentari.

I fondi a disposizione del Parlamento sono stati in parte spesi e in parte sono rimasti, come spiega il sottosegretario Federico Freni. Ma cosa cambia nella legge di Bilancio? Vediamo tutte le novità riguardanti le misure principali: pensioni, Pos, Reddito di cittadinanza, cartelle e multe, mutui e cuneo fiscale.

Resta il Pos obbligatorio: saltano le modifiche sulle multe

La prima novità è il passo indietro del governo sulla misura che permetteva a commercianti e professionisti di rifiutare i pagamenti con carte e bancomat sotto i 60 euro. Una misura che salta e che fa restare quindi l’obbligo di accettare tutti i pagamenti con Pos, per qualsiasi importo.

Rimangono quindi le multe per esercenti e professionisti, con un cambio di marcia del governo dettato soprattutto dalle pressioni della Commissione europea che chiede garanzia sulla lotta all’evasione fiscale. La maggioranza sta però pensando di introdurre dei crediti d’imposta come ristoro per le commissioni pagate da esercenti e professionisti per i pagamenti elettronici. Resta invece a 5mila euro il tetto al contante a partire dal primo gennaio, come stabilito dalla prima versione della manovra.

Salgono le pensioni minime e cambia la rivalutazione

Le pensioni minime saliranno a 600 euro per tutti gli over 75, ma solo per il 2023. Per quanto riguarda la rivalutazione degli assegni per il 2023 e il 2024, sale invece per alcuni trattamenti e scende per altri. Vediamo quali dovrebbero essere le nuove indicizzazioni:

  • Per i trattamenti tra quattro e cinque volte il minimo si sale dall’80% all’85%;
  • Tra cinque e sei volte si passa dal 55% al 53%;
  • Tra sei e otto volte si passa dal 50% al 47%;
  • Tra otto e dieci volte il minimo si va dal 40% al 37%;
  • Oltre dieci volte il minimo si scende dal 35% al 32%.

Fino a cinque volte il minimo l’aumento passa da 153 a 162,8 euro (se fosse stata una rivalutazione del 100% sarebbe stato di 172 euro). Non cambia, per ora, Opzione donna: restano i tanto contestati criteri dei figli che fanno anticipare la pensione a 58 anni per chi ha due figli e 59 per chi ne ha uno.

Manovra, arriva stretta sul Reddito di cittadinanza

Giorgetti annuncia la stretta sul Reddito di cittadinanza, con le mensilità che vengono ridotto da otto a sette per gli occupabili. Novità in arrivo anche per la decontribuzione, che sale da 6mila a 8mila per i datori di lavoro che assumeranno nel 2023 i beneficiari del Reddito di cittadinanza.

Stipendi, come cambia il taglio del cuneo fiscale

Il ministro dell’Economia annuncia anche un ulteriore aumento del taglio del cuneo fiscale e, in particolare, della platea che potrà beneficiarne. L’aumento di stipendio, con gli sgravi contributivi che salgono dal 2% al 3%, non varrà solamente per i redditi fino a 20mila euro ma si dovrebbe passare a 25mila euro.

Superbonus, la proroga con la legge di Bilancio

Novità in arrivo anche per il Superbonus al 110%, con la proroga per presentare la Cilas per i condomini fino al 31 dicembre. La decisione arriva dopo che il Senato ha espresso la volontà di modificare la scadenza del 25 novembre per la comunicazione di inizio lavori: la norma verrà inserita in manovra per una questione di tempi, più rapidi con la legge di Bilancio.

Cambiano congedo parentale e Iva su teleriscaldamento

Cambia anche il congedo parentale, che viene aumentato all’80% a entrambi i genitori in via alternativa. Novità anche per l’assegno unico, che viene incrementato per i nuclei con quattro o più figli: la maggiorazione aumenta del 50%. Viene inoltre ridotta al 5% l’aliquota Iva per il teleriscaldamento per il primo trimestre del 2023, così come già deciso per il gas. In arrivo anche la riduzione dell’Iva al 10% per il pellet per il 2023.

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