Permessi 104, come raddoppiarli

Simone Micocci

24 Novembre 2023 - 10:02

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Permessi 104 per due persone, quando sono cumulabili? Ecco in quali casi il limite passa da 3 a 6 giorni.

Permessi 104, come raddoppiarli

La legge n. 104 del 1992 riconosce il diritto a 3 giorni di permesso per coloro che si prendono cura di un familiare con grave disabilità.

Per ogni disabile da assistere - entro un certo grado di parentela - vengono quindi riconosciuti 3 giorni di permesso retribuiti ogni mese, dei quali possono beneficiare alternativamente anche più familiari poiché dal 13 agosto 2022, data dell’entrata in vigore del d.lgs n. 105 del 2022, è venuta meno la figura del referente unico. Per ogni persona disabile possono esserci quindi più persone usufruiscono di tali permessi, a patto però di non superare il limite di 3 giorni ogni mese; lo stesso vale poi per il congedo straordinario di 2 anni.

Tuttavia, la domanda da porsi riguarda la possibilità che i permessi 104 possano essere cumulabili tra di loro. Pensiamo ad esempio a un lavoratore che ha necessità di assistere non una ma due persone disabili: questo avrà diritto a 3 o 6 giorni di permesso ogni mese? Ciò dipende dal legame che c’è con le persone da assistere.

Quando i permessi 104 sono cumulabili tra loro

A disciplinare la possibilità che al lavoratore spettino 6 e non 3 giorni di permesso è l’articolo 6 del decreto n. 119 del 2011, con il quale al comma 3 dell’articolo 33 della legge n. 104 del 1992 è stato aggiunto il seguente periodo:

Il dipendente ha diritto di prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave, a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado o entro il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Viene quindi riconosciuta la possibilità di raddoppiare i giorni di permesso, portandoli da 3 a 6, laddove i familiari da assistere siano entrambi parenti o affini di primo grado, incluso il coniuge. Tale possibilità è estesa ai parenti o affini di secondo grado nel solo caso in cui il coniuge o il genitore del disabile siano mancati, deceduti, invalidi a loro volta oppure over 65.

Per quali familiari i permessi 104 raddoppiano

Quindi, la possibilità di cumulare i permessi 104 riconosciuti per l’assistenza di persone disabili vale solamente quando gli assistiti sono:

  • genitori;
  • figli;
  • coniuge;
  • suocero;
  • suocera;
  • nuora;
  • genero.

Tale diritto è riconosciuto anche per parenti o affini di secondo grado, quali:

  • fratello (anche se del coniuge);
  • sorella (anche se del coniuge);
  • nipote (anche se del coniuge);
  • nonni (anche se del coniuge).

In questo caso però la possibilità di cumulare i permessi c’è solo quando il coniuge o il genitore del parente o affine di secondo grado non è presente o comunque non è nella condizione di potersi prendere cura della persona.

Impossibilità di assistenza contemporanea

Non c’è solamente il grado di parentela, o affinità, a determinare se i permessi sono cumulabili tra loro. La normativa, infatti, stabilisce che il cumulo è consentito solamente quando è dimostrata l’impossibilità per il lavoratore di assistere le persone disabili contemporaneamente.

Ciò significa che non vi è possibile derogare al limite di 3 giorni di permesso, arrivando a 6, laddove ci potrebbero essere altre persone che si prendono cura della persona disabile, oppure quando, secondo la natura della disabilità, le due persone possono essere adeguatamente assistite nello stesso momento. Di fatto, affinché si possano cumulare i permessi è necessario che l’assistenza sia esclusiva e continua per ciascuna delle persone disabili.

Nessun limite per le persone disabili

Non ci sono invece limitazioni per la persona disabile che già usufruisce dei 3 giorni di permesso per se stesso: nel caso in cui questo abbia necessità di assistere allo stesso tempo un familiare con disabilità potrà godere di altri 3 giorni di permesso, a patto però che un apposito parere del medico legale attesti la capacità di quest’ultimo di poter assistere una persona disabile.

Come fare domanda per il cumulo dei permessi 104

La norma stabilisce che vada presentata una domanda distinta per ciascuna persona disabile da assistere. In tal caso il caregiver dovrà però allegare tutta la documentazione utile a dimostrare la necessità di assistenza disgiunta.

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