Perché tassare i ricchi è così difficile?

Redazione Money Premium

1 Ottobre 2025 - 06:45

Sistemi fiscali costruiti su reddito e consumi non intercettano la ricchezza accumulata; i miliardari, sempre più mobili, mettono in crisi l’equità tributaria

Perché tassare i ricchi è così difficile?

Negli ultimi quarant’anni la popolazione dei miliardari è esplosa: dalla prima lista Forbes del 1987 con appena 140 nomi si è passati, nel 2025, a oltre 3.000 individui con patrimoni complessivi stimati in 16mila miliardi di dollari. Una concentrazione di ricchezza senza precedenti, resa ancor più evidente dal divario tra i tassi di crescita: secondo l’economista Gabriel Zucman, il top 0,0001% della popolazione mondiale ha visto aumentare la propria ricchezza del 7,1% annuo tra il 1987 e il 2024, contro il 3,2% medio della popolazione adulta.

Questa dinamica alimenta un dibattito sempre più acceso: come tassare chi possiede patrimoni colossali senza produrre conseguenze negative sull’economia e senza incentivare la mobilità fiscale dei più ricchi? È il cuore del problema del tassare i più ricchi.

La maggior parte dei sistemi fiscali occidentali si regge su imposte sul reddito, contributi sociali e tassazione indiretta. Tuttavia, queste forme di prelievo non intercettano la ricchezza immobilizzata in asset come immobili, partecipazioni aziendali e investimenti. Il risultato è che, in media, i miliardari finiscono per pagare proporzionalmente meno dei lavoratori ad alto reddito. [...]

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