Pensioni, ultime notizie: per Ape, Ape Social e Quota 41 ancora nessuna novità sui decreti attuativi. Il Governo sembra tentennare, perché? Ecco le novità.
Pensioni, ultime notizie: per Ape, Ape Social e Quota 41 ancora nessuna novità sui decreti attuativi. Il Governo sembra tentennare e il recente confronto con i sindacati pare abbia affrontato solo marginalmente il tema della pensione anticipata.
Il confronto sulle pensioni riprenderà la prossima settimana: ad oggi gli incontri programmati sono tre, di cui il primo per il 13 marzo e i successivi tra il 23 e il 30 marzo. Si tratta di date importanti perché sulla base delle ultime notizie è ormai assodato che i decreti attuativi sull’Ape, Ape Social e sulla Quota 41 dovranno essere emanati entro la fine del mese.
Eppure visto il ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi non mancano i dubbi: le novità sarebbero dovute arrivare in tempi molto più celeri.
Le ultime notizie confermano che a maggio 2017 è programmato l’avvio delle domande di pensione anticipata ma senza decreti attuativi restano ancora molti dubbi, soprattutto circa le modalità di erogazione del prestito pensionistico necessario per andare in pensione anticipata e soprattutto su quanto realmente costerà andare in pensione anticipata con l’Ape.
Perché non sono stati ancora emanati i decreti attuativi? Cerchiamo di capirci qualcosa in più, sulla base delle ultime notizie e novità pensioni 2017.
Pensioni, ultime notizie: Ape Social e Quota 41, decreti attuativi in ritardo. Ecco perché
Le ultime notizie che arrivano dopo l’incontro tra Governo e Sindacati chiariscono ben poco di quanto richiesto in realtà dai lavoratori: per la pensione anticipata ancora nessuna notizia ufficiale.
I decreti attuativi, come ormai ben sappiamo, dovranno chiarire quanto costerà effettivamente andare in pensione anticipata con l’Ape; le novità che ne usciranno fuori e che si spera verranno definite durante i prossimi incontri tra Governo e Sindacati stabiliranno modalità di erogazione e di restituzione del prestito necessario per l’Ape.
Inoltre, con i decreti attuativi sono ancora in tanti a sperare siano accolte le richieste di modifica, soprattutto per quanto riguarda Ape Social e criteri per accedere alla Quota 41. Le richieste riguardano, nel dettaglio, la possibilità di derogare ai 6 anni di contribuzione obbligatoria versata nell’ultimo anno per i lavoratori edili perché in questo modo sarebbero in pochi a poter presentare domanda, trattandosi di un settore caratterizzato da alta discontinuità e stagionalità.
I lavoratori che rientrano nella cosiddetta Quota 41, secondo quanto disposto dalle novità inserite con la riforma pensioni 2017 della Legge di Bilancio, potranno aver accesso all’Ape Social, la pensione anticipata senza costi per il lavoratore.
Per chi si chiede quale sia il motivo per cui il Governo ritardi così tanto nell’emanazione dei decreti attuativi è bene ricordare che è un periodo di grandi riforme e novità: il Ministro Poletti è alle prese con una riforma quanto mai personale su regole e limiti per l’utilizzo dei voucher, il DdL povertà è stato finalmente approvato e in più tra le riforma bisognerà affrontare anche il capitolo relativo alla governance dell’Inps, per la prima volta con i conti in rosso.
Pensioni, ultime notizie: Ape Social e Quota 41, novità in arrivo?
Uno dei motivi sui ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi è che, sulla base delle ultime novità, le richieste dei sindacati su requisiti per Ape Social e Quota 41 potrebbero aver rallentato i tempi di definizione della platea di beneficiari della pensione anticipata.
Mentre non sembra che ci possano essere ulteriori novità in merito ai requisiti per accedere all’Ape, è sulla pensione anticipata finanziata dallo Stato che i sindacati chiedono modifiche.
Intanto sembra proprio che per le novità bisognerà ancora attendere: i decreti attuativi dovranno essere emanati nell’arco di 15 giorni, ovvero entro la fine del mese di marzo 2017. Per ulteriori novità è bene segnare sul calendario quelle che sono le prossime date da ricordare: 13 marzo, il 28 e il 30 marzo prossimo.
Al centro non soltanto la pensioni ma anche ammortizzatori sociali e lavoro.
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