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Riforma pensioni 2017, fase 2 riprende il 9 marzo. Tagli a contributi e pensione di garanzia, ecco le novità
mercoledì 8 marzo 2017, di
Riforma pensioni 2017, al centro della fase 2, ovvero il confronto tra Governo e Sindacati che riprenderà il 9 marzo importanti novità per i giovani e per i datori di lavoro. Le ultime notizie sulle pensioni, oltre all’attesa per i decreti attuativi che daranno il via alle domande di pensione anticipata, parlano della volontà di Governo e Sindacati di risolvere il problema del costo del lavoro e della necessità di garantire una pensione anche ai più giovani.
Taglio dei contributi e pensione minima di garanzia: questi i due filoni sui quali, attualmente, sta ragionando il Governo, di concerto con i sindacati, secondo il piano presentato da Marco Leonardi, coordinatore dell’unità economica che sta discutendo sulle ultime novità in materia di pensione.
Oltre alle ultime notizie sulla pensione anticipata, l’Ape e i decreti attuativi della riforma entrata in vigore il 1 gennaio 2017, le novità sono ben altre: il punto centrale della fase 2 della riforma pensioni 2017 saranno i giovani e i precari che, alla luce di carriere lavorative non sempre rosee, potrebbero non poter godere di pensioni adeguate, a meno che non ci saranno novità rilevanti.
In più, l’obiettivo è quello di alleggerire il costo del lavoro: per i datori di lavoro la nuova riforma introdurrà, almeno stando alle ultime notizie, una diminuzione dei contributi per i neo assunti con contratto a tutele crescenti di 3-4 punti percentuali; novità che si ripercuoterà positivamente sia sui costi da sostenere dal datore di lavoro ma anche sulla busta paga dei lavoratori, che beneficeranno in percentuale del 50% di taglio contributivo.
Mentre è soltanto all’inizio il nuovo tour de force per ridisegnare il sistema previdenziale italiano ed incentivare previdenza integrativa e Ape, c’è già chi inizia a parlare della possibilità che l’Ape, ovvero l’anticipo pensionistico, venga estesa anche ai lavoratori precari.
Al centro delle novità pensioni 2017 la necessità di garantire anche ai giovani caratterizzati da carriere di lavoro discontinue, spesso retribuiti con voucher e che quindi non potranno - almeno stando ad oggi - aver diritto a trattamenti pensionistici adeguati.
Ecco le ultime notizie sulle pensioni 2017 e quali sono i temi attualmente all’esame di Governo e Sindacati anche in vista dell’emanazione dei decreti attuativi.
Riforma pensioni 2017, fase 2 riprende il 9 marzo. Tagli a contributi e pensione di garanzia, ecco le novità
Alla fase 2 della riforma pensioni 2017 l’obiettivo al centro del dibattito tra Governo e sindacati è agevolare la ripresa del mercato del lavoro, le assunzioni e, soprattutto, garantire una pensione minima anche ai giovani.
Con il taglio del costo del lavoro, ovvero la diminuzione dei contributi per i datori di lavoro che effettuano nuove assunzioni, lo Stato dovrà mettere in preventivo un costo che si aggira intorno agli 1,5 miliardi di euro annui. Per questo, nonostante si tratterebbe di un ottima agevolazione per le assunzioni, a vantaggio sia di datori di lavoro che dei lavoratori, la risposta finale spetta alla Ragioneria dello Stato, che dovrà valutare se si tratti o meno di una misura possibile per l’Italia.
Non si tratta dell’unica novità. Sulla base delle ultime notizie gli attuali punti in discussione sulle pensioni sarebbero una maggiore flessibilità in uscita, che tradotto in parole povere significa pensione anticipata anche ai precari, e la pensione contributiva di garanzia, cioè una pensione minima calcolata con metodo contributivo e garantita anche ai giovani per i quali, attualmente, il mercato del lavoro non permette di arrivare alla pensione con un assegno dignitoso.
Proprio giovani e precari, stando a quanto previsto ad oggi, non potrebbero infatti aver accesso alla pensione anticipata poiché è previsto che oltre ai requisiti contributivi e anagrafici (20 anni di contributi e almeno 63 anni e 7 mesi d’età) la pensione mensile maturata per poter beneficiare della flessibilità in uscita non debba essere inseriore a 2,8 volte il trattamento pensionistico minimo, il che equivale ad una pensione di circa 1,255 euro lordi. Un importo che non solo pare impensabile per i giovani all’atto della pensione ma che nella maggior parte dei casi verrà raggiunto a stento anche durante la propria carriera lavorativa.
L’ultima notizia è che quel 2,8 potrebbe essere abbassato a 1,5 volte l’assegno sociale, ovvero 672 euro al mese, di modo da consentire anche ai giovani precari di beneficiare della pensione anticipata.
Come si è già avuto modo di constatare dalle prime notizie arrivate dopo la ripresa della trattativa sulla fase 2 della riforma pensioni 2017, i temi al centro riguarderanno tanto il mondo delle pensioni e il sistema previdenziale che le politiche del lavoro. Infatti, sebbene al centro delle ultime notizie ci sia ancora una volta l’Ape, la pensione anticipata che partirà dal 1 maggio 2017, il Governo e i sindacati hanno in mente ben altro.
Riforma pensioni 2017, pensione anticipata e lavoro. Le ultime notizie
La fase 2 della riforma delle pensioni 2017 cercherà di dare una risposta ai problemi del mercato del lavoro e dei giovani precari, ma dovrà necessariamente e in tempi breve cercare di portare a termine la messa a punto dei decreti attuativi per l’avvio dell’Ape.
Entro il mese di marzo saranno emanati i decreti attuativi che dovranno dare il via, a partire da maggio, alle domande di Ape e alle richieste di Ape Sociale. La riforma pensioni 2017 e le sue novità sostanziali sono ormai ai nastri di partenza ma l’obiettivo ora è cercare di garantire la pensione futura anche ai giovani e ai precari.
Oltre alla possibilità di estendere la pensione anticipata anche ai precari, non è una novità che tra gli obiettivi del Governo ci sia quello di incentivare la previdenza integrativa, studiando strategie e sgravi fiscali per renderla più appetibile.
Nei prossimi incontri che porteranno ad ulteriori novità il primo, previsto per il 9 marzo, affronterà il tema degli ammortizzatori sociali e del lavoro, con grande approvazione da parte dei sindacati che vedono con buon occhio l’intento di Poletti di andare oltre la mera discussione su decreti attuativi e sulla pensione anticipata.
Non c’è dubbio però che grande curiosità gravita attorno alle ultime notizie: pensione contributiva di garanzia e incentivi alla previdenza integrativa. Già nel verbale d’intesa del mese di settembre 2016 era stata inserita la possibilità di introdurre una pensione di garanzia per i precari e per gli assegni più bassi. Stessa cosa per quanto riguarda gli incentivi ai fondi pensione complementari, con la riduzione di aliquote e tassazioni della previdenza complementare al centro.
Vi aggiorneremo con tutte le novità e, per conoscere le ultime notizie pensioni 2017 vi consigliamo di leggere anche -> Pensioni, ultime notizie: giovani, donne e precoci, il calendario fissato da Governo e sindacati
Riforma pensioni 2017, fase 2 riprende il 9 marzo. Tagli a contributi e pensione di garanzia, ecco le novità