Pensioni minime, assegno sociale, invalidità, tutti gli importi definitivi del 2024

Simone Micocci

16 Gennaio 2024 - 10:36

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Pensioni, nuova rivalutazione all’orizzonte: inflazione più alta di quella utilizzata per adeguare gli importi a inizio 2024.

Pensioni minime, assegno sociale, invalidità, tutti gli importi definitivi del 2024

I trattamenti previdenziali e assistenziali a inizio gennaio sono stati rivalutati per effetto dell’inflazione. Tuttavia, come abbiamo già avuto modo di spiegare, la percentuale di rivalutazione utilizzata per aumentare le pensioni è quella provvisoria, in quanto calcolata sulla base dei rilevamenti effettuati dall’Istat per i primi nove mesi nel 2023, mentre per l’ultimo trimestre sono stati presi i valori stimati.

Si tratta di una procedura standard, in quanto è la normativa a prevedere una tale possibilità in modo da anticipare la rivalutazione delle pensioni già a gennaio. Il tasso definitivo, infatti, viene reso noto nelle prime settimane dell’anno, tanto che a oggi non è stato ancora ufficializzato.

Quindi, non è detto che gli importi delle pensioni, nonché delle prestazioni assistenziali quale pensione minima, assegno sociale e pensioni di invalidità, siano quelli definitivi. Anzi, stando alle prime anticipazioni dell’Istat sembra proprio che non sarà così. Secondo la stima preliminare, che dovrebbe essere confermata a giorni, l’inflazione accertata per il 2023 è pari al 5,7%, appena superiore al 5,4% utilizzato per adeguare le pensioni al costo della vita.

Laddove questa percentuale venisse confermata ci sarà un conguaglio a inizio 2025, ma non è da escludere che come successo negli ultimi due anni venga anticipato di qualche mese, con cui verrà ricalcolato il trattamento percepito con la restituzione degli arretrati per le mensilità non percepite.

A tal proposito, ecco una panoramica su come un’inflazione definitiva al 5,7%, con una differenza quindi dello 0,3% rispetto a quella provvisoria, inciderà su alcune delle prestazioni più comuni, quale il trattamento minimo di pensione (la cosiddetta pensione minima), l’Assegno sociale e le pensioni di invalidità civile.

Pensione minima, importo definitivo 2024

A dicembre 2023, per effetto del conguaglio della rivalutazione con cui sui trattamenti percepiti è stata applicata la differenza dello 0,8% tra la percentuale provvisoria e quella definitiva, l’importo del trattamento minimo di pensione è salito a 567,94 euro, 7.383,22 euro annui.

A gennaio 2024, grazie alla nuova rivalutazione, l’importo è salito a 598,61 euro, 7.781,93 euro annui.

Tuttavia, come anticipato, questo importo è merito di una percentuale di rivalutazione del 5,4%, inferiore a quella definitiva del 5,7%. Prossimamente, quindi, il valore del trattamento minimo verrà rivisto, applicando per intero lo 0,3% di differenza sull’importo definitivo del 2023.

Di conseguenza, il valore della pensione minima salirà a 600,31 euro, 7.804,06 euro l’anno. E ricordiamo che sui trattamenti che non superano questa soglia nel 2024 si applica una rivalutazione del 2,7%: l’importo potrà salire fino a 616,51 euro.

L’Assegno sociale, importo definitivo 2024

Lo stesso discorso vale per l’Assegno sociale, prestazione riconosciuta a coloro che al raggiungimento del limite anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia, 67 anni nel 2024, si trovano in una situazione di bisogno economico.

L’importo definitivo per il 2023 è stato pari a 507,03 euro, 6.591,39 euro annui, mentre quello provvisorio per il 2024 è pari a 534,41 euro, 6.947,33 euro annui. Un importo che ricordiamo essere molto importante anche perché è questa la soglia che viene presa come riferimento per andare in pensione a 67 anni nel caso dei contributivi puri, come pure per la pensione anticipata a 64 anni.

Come anticipato, però, si cambierà ancora: per effetto della rivalutazione al 5,7%, infatti, l’importo definitivo per il 2024 salirà a 535,93 euro mensili, 6.967,09 euro, ma solo in sede di conguaglio.

La pensione di invalidità civile

Infine, la pensione di invalidità civile passata da 316,25 euro a 333,33 euro a inizio 2024. Considerando la nuova rivalutazione, pari al 5,7%, l’importo salirà invece a 334,27 euro. Stesso importo per l’indennità di frequenza.

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