Pensioni, controlla con attenzione il cedolino (è online nell’area personale MyInps). Se trovi questa dicitura devi muoverti subito.
È online il cedolino della pensione di agosto 2025 che tuttavia, per alcuni pensionati, potrebbe contenere una brutta sorpresa.
In particolare, deve fare particolare attenzione chi riceve prestazioni collegate al reddito, come l’integrazione al trattamento minimo, le maggiorazioni sociali o la pensione ai superstiti: l’Inps ha infatti avviato nuove trattenute e avverte che, in caso di mancata comunicazione dei redditi relativi all’anno 2021, le pensioni saranno soggette a un taglio del 5% (che tra l’altro è stato applicato già dal mese in corso). Ma non è tutto, perché se entro settembre non verranno forniti i dati richiesti scatterà la sospensione definitiva delle prestazioni accessorie collegate al reddito, con il rischio di perdere per sempre una parte importante dell’importo mensile percepito.
Non si tratta di una novità ovviamente. Ogni anno, infatti, l’Istituto effettua verifiche sui redditi dei pensionati per accertare che le condizioni economiche dichiarate siano ancora valide per l’erogazione di determinati benefici.
Laddove alcuni redditi, che non vengono trasmessi automaticamente dall’Agenzia delle Entrate, non dovessero risultare pervenuti all’Inps, il pensionato è tenuto a inviare personalmente la dichiarazione. In caso contrario, come previsto dalla normativa vigente, scattano le sanzioni: prima la trattenuta, poi la sospensione e infine la revoca delle prestazioni.
Per questo motivo, è fondamentale leggere con attenzione il cedolino della pensione di agosto, verificare la presenza della dicitura “Trattenuta per mancata comunicazione reddito art. 35, comma 10 bis, d.l. 207/2008” e agire tempestivamente per evitare che scattino le sanzioni.
Cosa c’è nel cedolino di agosto (e quando viene pagato)
Il prossimo pagamento della pensione è previsto per venerdì 1° agosto, primo giorno bancabile del mese. Già oggi però i pensionati possono consultare il cedolino direttamente online, accedendo all’area riservata MyInps.
Nel cedolino di agosto, oltre all’importo lordo e netto della pensione, sono evidenziate tutte le trattenute fiscali, tra cui l’Irpef mensile e le addizionali regionali e comunali relative all’anno 2024.
Inoltre, per i pensionati che hanno presentato il modello 730/2025 indicando l’Inps come sostituto d’imposta, il cedolino può contenere anche il conguaglio fiscale: si può trattare di un rimborso, se il contribuente ha versato più del dovuto, oppure di una trattenuta nel caso contrario. Ma attenzione: il conguaglio solitamente c’è solo per coloro che hanno inviato la dichiarazione entro il 20 giugno, altrimenti bisogna attendere i prossimi mesi.
Sempre ad agosto possono comparire anche le prime rate di recupero delle indennità una tantum da 200 e 150 euro erogate nel 2022. Come abbiamo già avuto modo di spiegare, infatti, l’Istituto ha avviato il recupero di queste somme nei casi in cui, sulla base dei redditi effettivi comunicati dall’Agenzia delle Entrate, siano risultate non spettanti.
Ecco perché fare attenzione al cedolino: il taglio del 5% è un campanello d’allarme
Controllare attentamente il cedolino della pensione di agosto 2025 è fondamentale, soprattutto per chi riceve prestazioni collegate al reddito. Come anticipato, infatti, l’Inps ha avviato una nuova fase di verifiche relative alla mancata comunicazione dei redditi dell’anno 2021 e, in caso di inadempienza, ha applicato una trattenuta pari al 5% sull’importo lordo della pensione.
Questa riduzione rappresenta un primo segnale di allarme: si tratta di una misura temporanea che anticipa la sospensione completa delle prestazioni aggiuntive a partire dal mese di settembre, qualora i dati richiesti non vengano forniti entro la scadenza fissata, ovvero il 19 settembre 2025.
Il taglio del 5% viene applicato a titolo di trattenuta e viene chiaramente indicato nel cedolino con la dicitura “Trattenuta per mancata comunicazione reddito art. 35, comma 10 bis, d.l. 207/2008”. Questa voce segnala che l’Istituto non ha ricevuto i dati reddituali necessari per confermare il diritto a determinate integrazioni, come la maggiorazione sociale o l’integrazione al minimo.
In assenza della documentazione, la legge impone all’Inps di agire in due fasi: prima una riduzione dell’importo mensile come preavviso, poi la revoca definitiva delle prestazioni accessorie e l’eventuale recupero delle somme già corrisposte in eccesso.
Pertanto, per evitare conseguenze più gravi, come la perdita irreversibile di parte della pensione o l’avvio del recupero degli importi, è indispensabile verificare se la trattenuta è stata applicata e, in tal caso, regolarizzare subito la propria posizione tramite il portale MyInps oppure rivolgendosi a un Caf o patronato.
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