Pensioni, ecco il cedolino. Svelati i nomi di chi riceve l’aumento ad agosto (e chi il taglio)

Simone Micocci

23 Luglio 2025 - 11:15

Arriva il cedolino di agosto. Le pensioni aumentano (e diminuiscono) per tanti pensionati italiani. Ecco cosa sta succedendo.

Pensioni, ecco il cedolino. Svelati i nomi di chi riceve l’aumento ad agosto (e chi il taglio)

L’accredito della pensione di agosto è previsto per venerdì 1° agosto per tutti i percettori. Nulla di insolito, ma questo mese ci sono aumenti e riduzioni in arrivo per molti pensionati italiani.

Non ci sono novità riguardo alle modalità di pagamento. L’accredito avverrà venerdì su conto corrente bancario, libretto postale o carta prepagata con Iban. Chi ha scelto di ritirare la pensione in contanti presso gli sportelli di Poste Italiane potrà farlo, rispettando il calendario in base all’iniziale del proprio cognome. Nel dettaglio, si parte venerdì 1° agosto per le lettere A e B e si conclude giovedì 7 agosto per le lettere da S a Z. Ricordiamo che quest’opzione è possibile soltanto per importi inferiori a 1.000 euro, altrimenti sarà necessario scegliere l’accredito su conto corrente, libretto o similari. Proprio a proposito di importo, tuttavia, il cedolino di agosto - consultabile nell’area riservata di MyInps entro la fine di luglio - presenterà delle differenze.

In questo mese cominciano infatti a essere riconosciuti ai pensionati i rimborsi del credito Irpef e, viceversa, a esser trattenute le somme in caso di dichiarazione a debito. In quest’ultimo caso, che riguarda soprattutto i pensionati che percepiscono anche redditi da lavoro, la modalità di saldo del debito Irpef dipende dalla scelta effettuata nel modello 730/2024. Ma vediamo in dettaglio come funziona e tutte le novità per le pensioni di agosto.

Chi riceve l’aumento della pensione ad agosto

Il cedolino di agosto vedrà un aumento per tutti i pensionati che hanno presentato il modello 730/2024 indicando l’Inps come sostituto d’imposta. L’aumento corrisponde esattamente al credito risultante dalla dichiarazione, dovuto a imposte maggiori trattenute nel 2023, per lo più grazie ai bonus sotto forma di deduzione e detrazione che consentono di diminuire l’onere fiscale. Il rimborso del credito Irpef avverrà nel cedolino di agosto soltanto per i primi pensionati che hanno presentato la dichiarazione, vale a dire coloro che hanno presentato il modello 730 entro il 20 giugno. Altrimenti, il pagamento slitterà di qualche mese.

In particolare, chi ha effettuato la dichiarazione tra il 21 giugno e il 15 luglio riceverà il rimborso nel cedolino di settembre. Lo riceverà a ottobre chi ha presentato il 730 tra il 16 luglio e il 31 agosto e infine si arriva alla pensione di novembre per chi ha aspettato fino all’ultimo, tenendo presente la scadenza del 30 settembre. Ciò vale per chi ha indicato l’Inps come sostituto d’imposta. Chi, invece, ha chiesto il pagamento diretto da parte dell’Agenzia delle entrate deve attendere il mese di dicembre 2025. Sono inoltre previsti ritardi fino a un paio di mesi nel caso in cui il rimborso superi i 4.000 euro, poiché il Fisco deve effettuare controlli più approfonditi.

Infine, nella pensione di agosto sarà inclusa la quattordicesima qualora i pensionati aventi diritto non l’abbiano percepita a luglio. La prestazione, come pure l’integrazione al minimo e l’incremento al milione, potrà però subire una riduzione del 5% per coloro in ritardo con la dichiarazione dei redditi del 2021.

Tagli della pensione ad agosto

Così come ad agosto sono previsti i rimborsi dei crediti Irpef per i primi pensionati che hanno presentato il 730, ci sono anche le trattenute. Il debito Irpef viene quindi sottratto a partire dalla pensione di agosto, in un’unica soluzione oppure nella prima rata, a seconda della modalità indicata nella dichiarazione dei redditi. In ogni caso, il saldo del debito Irpef dovrà avvenire entro novembre 2025.

È inoltre previsto un taglio di 50 euro per coloro che hanno percepito il bonus antinflazione di 200 euro una tantum previsto nel 2022 dal Dl Aiuti senza averne diritto. In questo caso, l’importo viene recuperato direttamente dal cedolino per i pensionati, appunto per un massimo di 50 euro al mese.

Non è tutto. Come vi abbiamo anticipato, sarà applicata una riduzione del 5% alle prestazioni legate al reddito in caso non siano ancora stati dichiarati i redditi del 2021. Questa riduzione, per alcuni percettori già cominciata con la mensilità di luglio, proseguirà fino a settembre 2025 come forma di sollecito alla presentazione della dichiarazione dei redditi. In caso di inadempimento, inoltre, saranno revocate definitivamente le prestazioni legate al reddito, tra cui la quattordicesima e l’integrazione al minimo, a partire dal 19 settembre.

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