Pensioni invalidità civile, nuovi importi e limiti di reddito: più soldi a più persone da gennaio 2023

Simone Micocci

14 Dicembre 2022 - 14:16

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Invalidi civili, ciechi e sordi: aggiornati gli importi delle prestazioni e i limiti di reddito entro cui stare per averne diritto. Ecco la tabella aggiornata con gli aumenti attesi da gennaio 2023.

Pensioni invalidità civile, nuovi importi e limiti di reddito: più soldi a più persone da gennaio 2023

Nel 2023 aumenta l’importo delle pensioni d’invalidità civile. Anche le prestazioni di tipo assistenziale, infatti, sono soggette a rivalutazione annuale, con l’importo che viene adeguato alla variazione dell’inflazione registrata negli ultimi 12 mesi.

Variazione che riguarda tanto gli importi delle pensioni d’invalidità civile quanto i limiti di reddito entro cui stare per beneficiarne. Ricordiamo, infatti, che alcune prestazioni riconosciute a invalidi civili, ciechi e sordi (qui gli importi per il 2022) sono condizionate alla situazione reddituale del titolare.

E dal momento che quest’anno l’inflazione registrata è senza precedenti, con un tasso di rivalutazione del 7,3%, ne risulterà un aumento molto più consistente rispetto agli anni scorsi, mentre grazie all’innalzamento del limite reddituale un maggior numero di persone potrà accedere a tali prestazioni.

Anche per l’aumento delle pensioni d’invalidità, però, vale lo stesso discorso fatto per le pensioni: anche se formalmente il tasso d’indicizzazione accertato per il 2023 è pari al 7,3%, bisogna considerare quanto già viene riconosciuto, a titolo di anticipo della rivalutazione, dal mese di ottobre. Con il decreto Aiuti bis, infatti, il governo Draghi ha anticipato la rivalutazione di qualche mese, disponendo un aumento del 2% per le prestazioni assistenziali e previdenziali il cui importo mensile lordo non supera i 2.692 euro; anche le pensioni d’invalidità quindi, hanno goduto di tale incremento, il quale però andrà sottratto dal tasso di rivalutazione accertato per il 2023.

Ne risulta, quindi, che le pensioni d’invalidità, così come tutte le altre prestazioni assistenziali riconosciute a invalidi civili, ciechi e sordi, godranno di un incremento del 5,3%. Vediamo in che modo questa percentuale modifica gli importi delle prestazioni rispetto a oggi e di che aumenti parliamo.

Pensioni d’invalidità civile, nuovi importi 2023: la tabella

Di seguito abbiamo riepilogato la variazioni delle prestazioni assistenziali spettanti agli invalidi civili, come pure a ciechi, sordi e agli affetti da talassemia e drepanocitosi.

Come noterete si tratta di due differenti incrementi: il primo, del 2%, che si applica da ottobre a dicembre 2022 e il secondo, del restante 5,3%, che invece scatterà con il primo pagamento atteso a gennaio.

Va detto che il tasso di rivalutazione accertato dall’Istat e ufficializzato dal ministero dell’Economia e delle Finanze è solamente provvisorio. Per il tasso definitivo, infatti, bisognerà attendere i primi mesi del 2023; e laddove dovesse risultare più elevato rispetto a quello provvisorio allora a inizio 2024 ci sarà un conguaglio con tanto di pagamento degli arretrati per i mesi già erogati.

Prestazione Importo 2022 Importo da ottobre 2022 Importo da gennaio 2023
Pensione invalidi civili 74%-99% 291,95 297,78 313,26
Pensione invalidi civili totali 291,95 297,78 313,26
Indennità di accompagnamento 528,94 539,51 567,55
Indennità speciale per i ciechi civili parziali 217,42 221,76 233,29
Pensione per ciechi civili parziali 291,95 297,78 313,26
Pensione ciechi civili totali (se ricoverati) 291,95 297,78 313,26
Pensione ciechi civili totali (non ricoverati) 315,44 321,74 338,46
Indennità di accompagnamento ciechi assoluti 954,30 973,38 1.023,96
Pensione speciale per sordomuti 291,95 297,78 313,26
Indennità di comunicazione 263,21 268,47 282,42
Indennità di frequenza 291,95 297,78 313,26
Indennità di frequenza minori ipoacusici 291,95 297,78 313,26
Pensione per talassemia e drepanocitosi 523,82 534,29 562,05

Pensioni d’invalidità, cambiano anche i limiti di reddito?

Come anticipato, per alcune delle suddette prestazioni il riconoscimento è condizionato dal rispetto di determinate fasce reddituali. Nel dettaglio, non è previsto alcun limite di reddito, e quindi la prestazione spetta indipendentemente dalla condizione economica del beneficiario, per l’indennità di accompagnamento (sia per gli inabili che per i ciechi assoluti), per l’indennità speciale per i ciechi civili parziali, per l’indennità di comunicazione e per la pensione riconosciuta agli affetti da talassemia, il cosiddetto morbo di Cooley, e da drepanocitosi.

Quando previsto, invece, il limite reddituale viene aggiornato annualmente, così come gli importi. Quindi, nel 2023 il limite reddituale di 5.010,20 euro entro cui stare per avere diritto a pensione d’invalidità civile parziale, indennità di frequenza e indennità di frequenza per minori ipoacusici, salirà a 5.375,94 euro.

Sale da 17.271,19 a 18.531,98 euro il limite di reddito per godere di:

  • pensione per invalidi assoluti;
  • pensione per ciechi civili parziali e assoluti;
  • pensione speciale per sordomuti.

Aumenti rilevanti, che di fatto contribuiranno ad estendere la platea di coloro che potranno accedere alle suddette prestazioni.

Attenzione però: gli importi indicati sono ufficiosi ma non ufficiali. Per la conferma bisognerà attendere l’apposita circolare Inps che non dovrebbe tardare ad arrivare.

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