Pensioni, ecco come cambia davvero l’importo tra marzo e aprile 2024

Simone Micocci

12 Marzo 2024 - 09:32

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Aumento delle pensioni ad aprile? No alle fake news: l’unica differenza rispetto a marzo non piacerà ai pensionati.

Pensioni, ecco come cambia davvero l’importo tra marzo e aprile 2024

Negli ultimi giorni si parla con insistenza di un presunto “nuovo aumento delle pensioni ad aprile” che dovrebbe essere favorito dalla nuova Irpef e dall’arrivo degli arretrati.

Un dejavù, visto che tanto la nuova Irpef quanto gli arretrati sono già stati applicati nel cedolino di pensione messo in pagamento l’1 marzo scorso.

Tuttavia, a dare la notizia sono state alcune importanti testate nazionali, allorché abbiamo deciso di approfondire contattando direttamente l’Inps per chiedere chiarimenti su un eventuale nuovo aumento di aprile.

La risposta conferma quelli che erano i nostri dubbi e purtroppo dobbiamo dare una cattiva notizia ai pensionati: rispetto a marzo l’assegno di aprile non sarà più alto bensì più basso, in quanto viene a mancare la componente arretrati presente nell’ultimo cedolino.

Pensioni, cosa cambia tra marzo e aprile

Per la prima volta a marzo l’Inps ha applicato sul cedolino la nuova Irpef tenendo conto delle nuove aliquote introdotte dalla legge di Bilancio 2024 con la quale dal 25% del secondo scaglione si scende al 23%.

Una novità che nel migliore dei casi ha comportato un aumento di poco superiore a 20 euro mensili (per chi ha una pensione almeno pari a 28 mila euro e non superiore a 50 mila euro). E dal momento che le nuove aliquote Irpef decorrono da inizio 2024, con il cedolino di marzo è stato riconosciuto anche l’arretrato per le mensilità di gennaio e febbraio.

Per questa ragione a marzo c’è stato un aumento dell’assegno, il secondo del 2024 dopo quello di gennaio dovuto all’applicazione della rivalutazione, in parte mitigato dalla comparsa delle addizionali comunali in acconto per il 2024 che vengono trattenute dall’Inps - in qualità di sostituto d’imposta - da marzo a novembre di ogni anno.

A oggi quindi il cedolino di pensione è calcolato correttamente, utilizzando le aliquote aggiornate e tutte le addizionali regionali e comunali aggiornate. Ragion per cui tra marzo e aprile non sono da segnalare ulteriori novità fiscali: diffidate da chi sostiene il contrario promettendo un nuovo incremento ad aprile che, ci dispiace sottolineare, non ci sarà.

Anzi, come anticipato nella maggior parte dei casi tra marzo e aprile ci sarà una riduzione della pensione, in quanto con il cedolino di questo mese sono già stati corrisposti tutti gli arretrati dovuti. Non ne sono in arrivo altri, per il prossimo aumento bisognerà attendere inizio 2025 quando - al netto di ulteriori modifiche in legge di Bilancio - ci sarà l’aumento previsto dalla rivalutazione.

Cosa c’è nel cedolino di aprile e quando viene pagato

Tra l’altro ad aprile la pensione viene pagata anche con un giorno di ritardo. Nessun “pesce d’aprile”: il primo giorno del mese pur essendo un lunedì non è bancabile in quanto quest’anno coincide con la “pasquetta”.

Essendo una festività nazionale non è previsto il pagamento delle pensioni che viene quindi ritardato al giorno successivo, martedì 2 aprile.

Come anticipato sul cedolino non bisogna attendersi novità rispetto al precedente: oltre alle ritenute Irpef mensili calcolate con le nuove aliquote, vanno considerate le addizionali comunali e regionali a saldo per il 2023 e quelle comunali in acconto per il 2024 (pari al 30% dell’aliquota fissata dal Comune di residenza) per le quali si andrà avanti fino a novembre prossimo.

Per chi ha debiti da conguaglio prosegue la rateizzazione dello stesso (anche in questo caso prevista fino a novembre), eccetto per coloro a cui è stata trattenuta per intero nella mensilità di gennaio.

Tutte voci che erano già previste nel cedolino di marzo, con il quale - diversamente da quanto sostenuto da chi probabilmente è stato poco attento rispetto a quanto successo qualche giorno fa - non ci saranno differenze né tantomeno ulteriori incrementi dell’importo.

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