Pensioni, il calendario aggiornato dei prossimi pagamenti. Ecco quando arriva in ritardo

Simone Micocci

21 Agosto 2025 - 10:19

Quando arrivano i prossimi pagamenti delle pensioni? Ecco in quali mesi l’accredito viene «rinviato» e quando invece è lecito attendersi un aumento.

Pensioni, il calendario aggiornato dei prossimi pagamenti. Ecco quando arriva in ritardo

Quando arriva la pensione? È una domanda che ci si pone ogni mese a cui fortunatamente è semplice dare una risposta. I pagamenti, infatti, vengono disciplinati da una regola fissa che tuttavia può portare a date variabili a seconda della mensilità.

Le pensioni, infatti, vengono pagate il primo giorno bancabile del mese, il che significa che se ci sono domeniche e festività l’accredito viene ritardato alla prima giornata successiva utile.

A tal proposito, quando mancano solo quattro mensilità alla fine dell’anno, con l’arrivo tra l’altro della tredicesima a dicembre, vediamo quali sono le prossime date di pagamento indicate nel calendario 2025 dell’Inps.

Pensioni, ecco quando sono previsti i prossimi pagamenti

Come anticipato, la regola utilizzata per determinare le date di pagamento delle pensioni prevede che l’accredito avvenga il primo giorno bancabile del mese. Deve trattarsi, quindi, di una giornata in cui vengono effettuate operazioni bancarie, il che di fatto esclude le domeniche e i festivi.

Ma non è tutto, perché nel caso delle banche neppure il sabato è considerato bancabile. Ecco perché in alcune circostanze può succedere che la data di pagamento della pensione su conto corrente bancario sia differente rispetto a chi invece ha preferito ricevere l’assegno mensile su conto corrente postale, oppure ritirandolo direttamente alla posta.

Ricapitolando, se hai scelto la banca come destinazione della tua pensione, il pagamento avviene il primo del mese solo se non si tratta di un sabato, una domenica o un festivo. Diverso il caso delle poste, visto che in questo caso sono solo domeniche e festività a far slittare il pagamento al primo giorno utile.

A tal proposito, possiamo vedere cosa succederà nei prossimi mesi. La buona notizia è che tanto il 1° settembre (un lunedì), quanto il 1° ottobre (mercoledì) e il 1° dicembre (sempre un lunedì) sono giorni bancabili e pertanto l’accredito della pensione sarà regolare per tutti, sia in banca che alle poste. Discorso differente, invece, per novembre quando la festività di Ognissanti comporterà un rinvio nei pagamenti.

Sabato 1° novembre, infatti, è festivo e di conseguenza non è previsto il pagamento della pensione. Così come nel giorno successivo, trattandosi di una domenica. Per questo motivo i pagamenti sono rimandati al lunedì successivo, 3 novembre.

Pensioni, cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

Ovviamente il pagamento più atteso è quello di dicembre, quando il primo del mese arriva un “doppio” cedolino: quello contenente il rateo mensile a cui si aggiunge la tredicesima. Si tratta d’altronde dell’aumento più consistente, che anticipa quello generato dalla rivalutazione degli importi in programma a gennaio 2026 (qui le prime indiscrezioni sugli importi).

Ma a dicembre la pensione è più alta anche per un altro motivo: dopo mesi di trattenute, infatti, vengono meno le addizionali regionali e comunali, comportando così un netto più alto a parità di lordo.

Sempre a dicembre, poi, non si applicano eventuali trattenute fiscali, come quelle motivate dalla necessità di recuperare il debito derivante dal conguaglio Irpef, visto che il piano di recupero si completa a novembre.

Nei mesi precedenti, invece, non ci sono novità rilevanti per le pensioni, con gli aumenti che sono previsti solamente per quei pensionati che ancora attendono il rimborso del credito rilevato con la dichiarazione dei redditi.

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