Pensioni, ad agosto nuovo maxi assegno: ecco per chi

Simone Micocci

18 Luglio 2023 - 09:58

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Pensioni, da agosto 2023 partono le operazioni di conguaglio per coloro che hanno presentato dichiarazione dei redditi con modello 730/2023. Ecco chi deve aspettarsi un bonus.

Pensioni, ad agosto nuovo maxi assegno: ecco per chi

Dopo gli aumenti di luglio, per i pensionati potrebbe esserci un nuovo maxi assegno con il cedolino di agosto. Ma non per tutti: laddove dal conguaglio Irpef ne fosse risultato un debito, il pensionato dovrà aspettarsi una trattenuta - più o meno importante a seconda dei casi - nella pensione in pagamento il prossimo martedì 1 agosto.

Partiranno il prossimo mese quindi i conguagli Irpef per i pensionati che hanno già provveduto a inviare la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2023. Sarà l’Inps a farsi carico del rimborso (per chi è a credito) o della trattenuta (per chi è a debito), in qualità di sostituto d’imposta.

Come da normativa, infatti, per i pensionati le operazioni di conguaglio vengono effettuate con leggero ritardo rispetto a quanto previsto per i lavoratori dipendenti: non il mese successivo a quello in cui il risultato della dichiarazione è stato comunicato all’Agenzia delle Entrate, bensì due mesi dopo.

Conguaglio Irpef sulla pensione, il calendario

La data del conguaglio, quindi, è strettamente collegata a quella in cui il risultato finale è stato comunicato all’Agenzia delle Entrate, e di conseguenza a quando è stata inviata la dichiarazione dei redditi con modello 730/2023.

Nel dettaglio, le tempistiche da tenere in considerazione sono indicate nella tabella seguente:

Data invio dichiarazione dei redditi Termine ultimo comunicazione all’Agenzia delle Entrate Data conguaglio
Entro il 31 maggio 2023 Entro il 15 giugno 2023 Agosto 2023
Tra il 1° e il 20 giugno 2023 Entro il 29 giugno 2023 Agosto-Settembre 2023
Dal 21 giugno al 15 luglio 2023 Entro il 23 luglio 2023 Settembre 2023
Dal 16 luglio al 31 agosto 2023 Entro il 15 settembre 2023 Settembre-Ottobre-Novembre 2023
Dal 1° settembre al 2 ottobre 2023 Entro il 2 ottobre 2023 Novembre 2023

Come potete vedere dalla tabella, viene fissata una data limite entro cui il risultato delle dichiarazioni inviate entro un certo periodo deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate.

Ciò, però, non significa che non possa essere fatto prima: ecco perché, ad esempio, chi invierà il modello 730/2023 tra il 16 luglio e il 31 agosto - per il quale il termine ultimo di comunicazione è il 15 settembre - potrebbe essere soggetto a conguaglio tanto a settembre, quanto a ottobre e novembre, in quanto dipenderà da quando effettivamente il risultato è arrivato all’Agenzia delle Entrate.

Consigliamo comunque, se non ancora fatto, di procedere il prima possibile con l’invio della dichiarazione, specialmente nel caso in cui ci sia da saldare un debito Irpef. La normativa, infatti, consente di dilazionarne il pagamento in più tranche, ma il tutto va saldato entro novembre 2023: più si ritarda, quindi, e meno rate si avranno a disposizione per dilazionare il debito.

Pensione agosto, per chi è in arrivo il maxi importo?

Buone notizie, quindi, per coloro che entro il 20 giugno 2023 hanno presentato una dichiarazione dei redditi (esclusivamente con modello 730/2023 indicando l’Inps come sostituto d’imposta) da cui ne è risultato un credito Irpef. Ossia per tutti coloro che grazie alle detrazioni previste sono riusciti a ridurre l’Irpef dovuta, ricevendo così un rimborso di quanto trattenuto mensilmente dalla pensione nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

Per loro è arrivato il momento di ricevere il cosiddetto bonus Irpef che verrà pagato nel cedolino di pensione di agosto. Dopo gli aumenti - e la quattordicesima - di luglio, ecco quindi arrivare un altro importante appuntamento che potrebbe assicurare un nuovo maxi importo.

Ricordiamo però che in alcuni casi i tempi di pagamento del rimborso potrebbero essere più lunghi di quanto indicato sopra. Infatti, laddove il credito Irpef dovesse risultare superiore a 4.000 euro verrà effettuato un controllo preliminare da parte dell’Agenzia delle Entrate e ciò richiederà più tempo per la liquidazione dello stesso.

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