Patreon: come funziona la fatturazione e l’Iva per creators e sostenitori

Caterina Gastaldi

26 Giugno 2022 - 16:20

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In che modo funziona l’Iva quando si è dei creators su Patreon, e come viene applicata, invece, per i sostenitori?

Patreon: come funziona la fatturazione e l’Iva per creators e sostenitori

Patreon, la piattaforma per creators dove poter caricare video, podcast, disegni, e altro, permette di ottenere anche guadagni interessanti. Ma nel momento in cui si inizia a guadagnare, arrivano anche i primi dubbi su come essere in regola col Fisco.

Tra questi: come funziona l’Iva su Patreon? Questa domanda, in realtà, dovrebbe interessare anche i sostenitori dei creators, poiché l’Iva di Patreon viene gestita in modalità differenti a seconda di quale categoria si fa parte.

Vediamo quindi di seguito in che modo gestire l’Iva, e cosa bisogna sapere per poter dichiarare i guadagni provenienti da Patreon.

Iva e Vat su Patreon

Chi ha utilizzato Patreon, anche solo come sostenitore, si sarà reso conto che l’Iva viene chiamata Vat. La sigla Vat si potrebbe considerare la traduzione di quella “Iva” italiano. Infatti sta per “Value Added Tax”.

Nel momento in cui un sostenitore cerca i vari programmi e abbonamenti messi a disposizione dal creator a cui è interessato, può notare che l’Iva (o Vat), viene segnalata in aggiunta al costo totale dell’abbonamento che si vuole sottoscrivere.

Questo perché non è il creator a dover segnalare l’Iva o doverla conteggiare quando crea le sue proposte, ma è Patreon stesso ad aggiungerla, inserendo la cifra corretta a seconda del Paese in cui si trova il sostenitore (quindi la persona che compra l’abbonamento).

Come funziona l’Iva per i creators

Ai sostenitori ritenuti idonei viene aggiunta l’Iva in automatico da Patreon stesso. In questo modo i guadagni dei creators non vengono influenzati dall’Iva, poiché viene riscossa direttamente dal portale, addebitandola all’aliquota applicabile. Sempre Patreon, inoltre, gestisce anche la dichiarazione e il versamento dell’Iva elaborata.

Inoltre, il calcolo riguardante il valore dell’Iva che viene addebitata dipende dal luogo in cui si trova il sostenitore, o dal posto che ha inserito nel momento della creazione del profilo.

Nel caso si avesse necessità di trovare le informazioni riguardanti l’Iva versata dai sostenitori, lo si può fare utilizzando il proprio account da creator, nella sezione guadagni. Da lì si potrà scegliere l’opzione “tasse”, a quel punto, nel rapporto chiamato “imposte sulle vendite”, si potrà visualizzare l’Iva che è stata riscossa e pagata per i tuoi sostenitori.

Per coloro dotati di partita Iva, che è comunque una necessità per essere in regola con il Fisco in Italia nel momento in cui lavora su Patreon in modo costante e duraturo nel tempo, le commissioni della piattaforma vanno trattate seguendo l’istituto dell’inversione contabile.

Infatti l’Iva viene riscossa da Patreon e sempre versata a suo nome nel Paese d’origine del sostenitore che ha effettuato il pagamento.

Come funziona l’Iva per i sostenitori

L’Iva viene addebitata in automatico ai sostenitori, calcolandola in base al luogo che il sostenitore in questione ha indicato nel momento della creazione del profilo come residenza, oppure in base alla posizione al momento dell’abbonamento, nel caso in cui non fosse stata inserita l’informazione precedente.

Siccome Patreon è una piattaforma B2C (ovvero business-to-consumer), presuppone che tutti gli utenti siano degli individui. Questo significa che, nel caso in cui si avesse una partita Iva, per esempio per la propria attività, non si potrà comunque beneficiare di nessuna esenzione.

Nel momento in cui si sottoscrive un abbonamento, il sostenitore dovrà fare attenzione a non commettere errori, perché Patreon al momento non ha la facoltà di rimborsare l’Iva versata in più.

Per poter controllare l’Iva dei pagamenti passati il sostenitore può, dal suo profilo, aprire il menù utente e cliccare su “gestisci abbonamenti”, a questo punto si potrà selezionare la voce “cronologia fatturazione”. Inoltre, a partire dal 1° dicembre 2021, si può anche scaricare una fattura conforme alla normativa sull’Iva, dalla stessa pagina.

Patreon e l’inversione contabile

Nel caso si sia in possesso di una partita Iva, per gestire i propri guadagni ottenuti attraverso Patreon, si deve utilizzare l’inversione contabile, anche detta reverse charge, poiché è direttamente l’azienda a versare l’Iva al posto dei creators.

L’inversione contabile è, per l’appunto, un meccanismo di funzionamento dell’Iva che, al contrario di quello che accade normalmente, non fa applicare l’imposta in questione al soggetto cedente o prestatore del servizio, bensì al cessionario/committente.

Patreon in questa situazione si comporta da committente, poiché richiede i servizi ai creators per poi fornirli ai sostenitori. Il meccanismo del reverse charge è stato introdotto nell’Unione Europea per combattere il rischio di frodi.

Dove trovare le informazioni per le fatture

La fatturazione dei guadagni di Patreon può rivelarsi complicata, poiché pur avendo partita Iva europea (EU372009942 è il numero di partita Iva riportato sul sito) la sede è comunque negli Stati Uniti, in California.

Patreon stesso è consapevole delle difficoltà riguardanti questa situazione, e dovrebbe essere al lavoro per la creazione di un miglioramento riguardante fatture e fatturazione. Per il momento, la modalità consigliata per trovare le informazioni in merito è quella di controllare nella sezione denominata “Guadagni” della propria area personale.

All’interno di questa sezione infatti dovrebbero essere presenti tutte le informazioni necessarie a questo scopo.

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