Partite IVA, quali bonus a fondo perduto sono in scadenza a dicembre 2021?

Rosaria Imparato

14/12/2021

02/12/2022 - 15:01

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Quali sono i contributi a fondo perduto per cui si può fare ancora domanda a dicembre 2021? Vediamo date e scadenze che le partite IVA devono segnare sul calendario.

Partite IVA, quali bonus a fondo perduto sono in scadenza a dicembre 2021?

Il mese di dicembre è ricco di scadenze fiscali, ma oltre agli appuntamenti con le tasse, IMU e cartelle, le partite IVA fanno ancora in tempo a richiedere i contributi a fondo perduto. In particolare, sono tre i bonus messi a disposizione dallo Stato per i quali si può ancora fare domanda.

Le istanze si possono ancora presentare per i contributi a fondo perduto destinati alle attività chiuse, per le discoteche e il fondo perequativo. Scadenza già arrivata invece per quanto riguarda i sostegni per le start up e quelli per le grandi imprese, quelle che fatturano tra i 10 e i 15 milioni di euro.

Vediamo quali sono i requisiti per ognuno di questi aiuti e quali sono le scadenze da segnare in rosso sul calendario.

Fondo perduto attività chiuse: domanda in scadenza il 21 dicembre

Le istruzioni per la compilazione dell’istanza per il fondo perduto destinato alle attività chiuse e il modello da inviare in via telematica sono stati approvati col provvedimento che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 29 novembre 2021. La domanda per il fondo perduto si potrà presentare dal 2 fino alla scadenza del 21 dicembre.

Il contributo per le attività chiuse è destinato ai soggetti economici:

  • con partita IVA attiva in data antecedente al 26 maggio 2021;
  • la cui attività prevalente risultante all’Anagrafe tributaria alla data del 26 maggio 2021 è individuata dai codici Ateco 2007 elencati nell’allegato 1 del decreto MiSE del 9 settembre;
  • l’attività è stata chiusa per almeno 100 giorni tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021.

Domanda fondo perduto per le discoteche da presentare entro il 21 dicembre

Con lo stesso provvedimento del 29 novembre, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito i criteri e la scadenza per chiedere il fondo perduto destinato alle discoteche, che spetta:

  • ai soggetti economici che hanno attivato la partita Iva in data antecedente al 23 luglio 2021;
  • la cui attività prevalente risultante all’Anagrafe tributaria alla data del 23 luglio 2021 è individuata dal codice Ateco 2007 “93.29.10” (discoteche, sale da ballo, night-club e simili).

La scadenza per presentare domanda, anche in questo caso, è il 21 dicembre 2021.

Per le discoteche l’importo massimo previsto è di 25mila euro. I due contributi non sono alternativi: di conseguenza, le discoteche possono richiedere anche il fondo perduto per le attività chiuse, se in possesso di tutti i requisiti.

Partite IVA e fondo perduto perequativo: istanze entro il 28 dicembre

La domanda per il contributo a fondo perduto perequativo può essere presentata a partire dal 29 novembre fino al 28 dicembre.

Lo stesso giorno l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida al fondo perduto perequativo, una bussola con esempi specifici di calcolo per orientarsi tra le regole da seguire.

La condizione base per la fruibilità del contributo è che il risultato economico d’esercizio (non il fatturato quindi) relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto al 2019. La percentuale del 30% è stata stabilita dal decreto del Ministero dell’Economia del 12 novembre 2021. Le diverse percentuali applicabili sono le seguenti:

  • 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 100.000 euro;
  • 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono compresi fra 100.000 e 400.000 euro;
  • 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono compresi fra 400.000 e 1.000.000 di euro;
  • 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono compresi fra 1.000.000 e 5.000.000 di euro;
  • 5% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono compresi fra 5.000.000 e 10.000.000 di euro.

Tra le cose più importanti a cui fare attenzione, l’Agenzia delle Entrate segnala che gli errori più frequenti riguardano codice fiscale e Iban, soprattutto nei casi di istanze inviate per più soggetti da parte dell’intermediario.

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