Partite IVA, stop ai controlli fiscali sugli ISA: le novità

Anna Maria D’Andrea

27/04/2020

02/12/2022 - 15:00

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Partite IVA, stop ai controlli fiscali basati sulla pagella dell’imprenditore, gli ISA e, in parallelo, novità in merito ai benefici premiali per i contribuenti con punteggio elevato. Sono queste due delle ipotesi allo studio per il nuovo decreto economico del Governo.

Partite IVA, stop ai controlli fiscali sugli ISA: le novità

Partite IVA, stop ai controlli fiscali basati sugli ISA: il prossimo decreto economico del Governo potrebbe depotenziare gli effetti di un voto basso nella pagella dell’imprenditore.

L’uso del condizionale è d’obbligo, anche considerando che il lavoro del Governo sul decreto di aprile - ormai destinato ad esser rinviato a maggio - appare tutt’altro che concluso.

Le novità sugli ISA e l’attenuazione dei controlli fiscali sulle partite IVA sono però alcuni dei punti che trovano l’accordo di maggioranza ed opposizione.

L’obiettivo è non solo detonare l’effetto della valanga di accertamenti e cartelle in arrivo dal 1° giugno, ma anche di tutto ciò che seguirà all’avvio della campagna dichiarativa.

Per quel che riguarda nello specifico la pagella dell’imprenditore, le novità sono due: se da un lato verrebbero sospesi i controlli fiscali basati sugli ISA, in parallelo si punterebbe a rafforzare i meccanismi premiali previsti in caso di elevata affidabilità agli occhi del Fisco.

Partite IVA, stop ai controlli fiscali sugli ISA: le novità

Ad anticipare le novità allo studio del Governo per il prossimo decreto è il Sole24Ore. Il pacchetto di misure per le imprese sarà ampio e, tra queste, spunta a sorpresa la sospensione dei controlli fiscali sugli ISA.

Riprendendo un emendamento presentato in sede di conversione del Decreto Cura Italia da FdI, l’ipotesi è quella di stoppare temporaneamente gli effetti della pagella dell’imprenditore nella messa a punto delle analisi sul rischio evasione elaborate dall’Agenzia delle Entrate.

Il rischio di controlli riguarda i contribuenti con “voto in pagella” inferiore al 6: in tal caso - come specificato nella circolare 17/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate - il titolare di partita IVA viene iscritto in una sorta di black list, l’elenco degli “inaffidabili agli occhi del Fisco” che fa poi da base alle strategie di controllo del Fisco.

Per migliorare il proprio punteggio di affidabilità fiscale, il contribuente può scegliere di regolarizzarsi dichiarando “ulteriori componenti positivi” in dichiarazione dei redditi, versando le imposte in più dovute. Insomma, un meccanismo perverso che induce il titolare di partita IVA a dichiarare somme che quasi sempre non ha percepito può di sfuggire ai controlli fiscali.

Il rischio di controlli fiscali in caso di punteggio ISA basso potrebbe però essere eliminato dal decreto economico di aprile-maggio. In parallelo, tra le ipotesi in campo vi è il potenziamento dei benefici premiali per le partite IVA affidabili.

Partite IVA, più benefici premiali con voto alto in pagella

La proposta di Fratelli d’Italia che potrebbe rientrare nel prossimo decreto economico affianca alla sospensione dei controlli fiscali il potenziamento dei benefici premiali.

Per i contribuenti con punteggio ISA elevato si va verso l’esenzione dalla nuova disciplina sulle ritenute in materia di appalti e subappalti e da una riduzione dei tempi per le compensazioni dei crediti derivanti dalle imposte dirette.

In deroga alla nuova disciplina prevista dal Decreto Fiscale a partire dal 1° gennaio 2020, l’ipotesi è quella di consentire di utilizzare i crediti Irpef, Ires ed Irap fino a 20.000 euro in compensazione da subito, senza dover attendere la preventiva presentazione della dichiarazione dalla quale emerge il credito.

Restiamo quindi in attesa del testo del nuovo decreto per un riscontro circa le anticipazioni di cui sopra.

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