Partita Iva, la dichiarazione dei redditi è sempre obbligatoria?

Caterina Gastaldi

14 Novembre 2022 - 10:41

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Per le partite Iva la dichiarazione dei redditi è sempre obbligatoria, anche nel caso di zero guadagni?

Partita Iva, la dichiarazione dei redditi è sempre obbligatoria?

Alcuni tipologie di reddito sono esonerate dalla dichiarazione annuale. È possibile che anche per chi ha la partita Iva la dichiarazione dei redditi non sia obbligatoria? La risposta è no. Coloro che sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili, come nel caso dei possessori di partita Iva, sono sempre obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello redditi Persone Fisiche (PF).

Questa regola vale anche per il caso delle partite Iva a regime forfettario. Infatti, pur non avendo l’obbligo di tenuta contabile, hanno comunque il dovere di presentare il modello redditi PF, sempre e comunque, anche in caso di redditi pari a zero.

Di seguito vediamo quindi perché per chi ha la partita Iva la dichiarazione dei redditi è sempre obbligatoria, come fare, ed entro quando inviarla per evitare sanzioni.

Partita Iva: quando la dichiarazione dei redditi è obbligatoria

I professionisti che utilizzano la partita Iva, quindi freelancer, artigiani, commercianti, o ditte individuali, sono sempre tenuti all’invio della dichiarazione dei redditi.

In generale tutte le tipologie di reddito obbligate a tenere le scritture contabili devono sempre compilare e inviare la dichiarazione dei redditi. Questo significa che, anche nel caso in cui i redditi annui fossero pari a zero, si deve comunque rispettare quest’obbligo che si estende anche alle partite Iva a regime forfettario, pur avendo doveri diversi per quel che riguarda la tenuta della contabilità.

Non solo, chi rientra in questa categoria non può utilizzare il classico modello 730. Le partite Iva sono tenute alla compilazione del modello redditi PF (Persone Fisiche). Questo modello può anche essere utilizzato in alternativa al 730, da chi ne ha la possibilità, e ha una differenza fondamentale: il debito nei confronti del fisco non viene trattenuto in busta paga. Sarà il contribuente a versare quanto richiesto attraverso il modello F24.

Partita Iva: dichiarazione dei redditi è obbligatoria, perché?

Viene istintivo chiedersi perché le partite Iva siano obbligate a inviare la dichiarazione dei redditi, anche senza guadagni. Si tratta di uno dei tanti doveri dei contribuenti che rientrano in questa categoria. La compilazione e l’invio del modello Persone Fisiche (PF) della dichiarazione non serve solo a dichiarare i propri guadagni, ma anche a fornire altre informazioni.

Proprio per questo, a dover utilizzare il modello PF non sono solo le partite Iva, ma anche chi ha redditi diversi da quelli inseribili nel 730, oppure deve correggere errori o dimenticanze.

Tra le informazioni che vengono inviate al Fisco tramite la dichiarazione PF, vi sono i compensi corrisposti a terzi, o le spese sostenute per i locali. Normalmente questi dati vengono trasmessi attraverso le dichiarazioni Isa, non dovute dai regimi forfettari.

In particolare, attraverso il modello PF, il Fisco potrà venire a conoscenza di come sono stati utilizzati i crediti d’imposta e l’eventuale residuo.

Dichiarazione a zero redditi e partita Iva

A differenza di altre tipologie di reddito, quindi, i contribuenti in possesso di partita Iva sono sempre obbligati all’invio del modello redditi PF. Questo è vero anche in caso di zero redditi. Se nel corso dell’anno passato le entrate fossero state pari a zero, quindi, le partite Iva hanno comunque l’obbligo di compilare la dichiarazione dei redditi.

Altri contribuenti, invece, in caso di zero redditi non sono tenuti a compilare la dichiarazione. Questo include, per esempio, chi ha un reddito da lavoro dipendente o assimilato nei limiti degli 8.000 euro.

Anche chi non è obbligato a compilare e inviare la dichiarazione dei redditi può comunque inviarla su base volontaria. Anzi, in diversi casi può rivelarsi una scelta conveniente. Per esempio, chi svolge solo lavori occasionali con ritenuta d’acconto al 20%, può recuperarla attraverso la dichiarazione stessa.

Questa regola è valida anche per le partite Iva a zero redditi, che possono sfruttare la dichiarazione per avere dei vantaggi. In particolare può succedere quando il contribuente ha altri tipi di reddito da dichiarare.

Scadenze dichiarazione dei redditi partite Iva

Appurato che ogni possessore di partita Iva è obbligato a inviare il modello PF, anche quando non ha guadagnato nulla dalla partita Iva in questione, è fondamentale rispettare le scadenze per l’invio.

La possibilità di inviare il modello PF in forma cartacea è passata.
Tuttavia, fino al 30 novembre 2022, si può presentare il modello redditi Persone Fisiche 2021 in forma telematica, nelle seguenti modalità:

  • attravverso un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati, come il proprio commercialista;
  • direttamente dal contribuente, attraverso i servizi telematici Entratel o Fisconline.

Nel caso in cui si decidesse di presentare il modello autonomamente bisognerà utilizzare il portale dell’Agenzia delle Entrate per poter ottenere l’abilitazione..

Se invece si sceglie di appoggiarsi a uno specialista, ci si potrà rivolgere a un intermediario per l’invio telematico. Questa operazione può anche essere svolta attraverso il Caf di zona.

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