Paramount Skydance punta all’acquisizione di Warner Bros Discovery per dominare Hollywood. Ma ci sono ostacoli economici e politici che mettono a rischio la riuscita dell’operazione.
Paramount Skydance vuole estendere ulteriormente il suo dominio. A poco più di un mese dall’acquisizione da 8 miliardi di dollari di Paramount Global, la società statunitense guidata da David Ellison punta ancora più in alto: Warner Bros Discovery (WBD).
La scelta di David – figlio di Larry Ellison, che recentemente ha detronizzato Elon Musk come uomo più ricco del mondo – sembra piuttosto affrettata. Al momento, Skydance Media non avrebbe ancora ultimato il piano di riduzione dei costi, che prevede oltre 2.000 licenziamenti dopo l’acquisto di Paramount.
In una situazione così precaria a livello finanziario, quali sono i motivi che spingerebbero l’azienda verso una nuova acquisizione da oltre 70 miliardi di dollari?
Perché Paramount Skydance vuole acquisire Warner Bros Discovery
I dubbi sulla strategia di Paramount Skydance riguardano principalmente le tempistiche. Ipoteticamente, il momento perfetto per l’acquisizione dovrebbe essere ad aprile 2026, quando Warner Bros. Discovery si dividerà in due società distinte: Warner Bros (che include la piattaforma di streaming HBO Max e gli studios cinematografici e televisivi) e Discovery Global (che include le reti televisive come Discovery Channel, TLC, Animal Planet e Food Network).
Secondo gli esperti, il piano di Ellison punta a una visione più ampia. Un’acquisizione immediata garantirebbe a Paramount Skydance il dominio totale sugli asset del colosso statunitense. Attendere la scissione, invece, potrebbe essere una scelta deleteria, perché consentirebbe ad altri big del settore dell’intrattenimento - come Netflix, Amazon o Apple - di smembrare il catalogo e appropriarsi dei suoi prodotti migliori.
Acquisire adesso Warner Bros Discovery, dunque, permetterebbe a Ellison di ottenere un pacchetto di asset di alto valore come Warner Bros. Motion Picture Group, HBO, DC Studios e CNN, diventando così una delle potenze sovrane di Hollwood.
I possibili concorrenti
Attualmente, gli analisti considerano Warner Bros Discovery come l’unico grande asset di proprietà intellettuale in vendita e, di conseguenza, una preda molto ambita dalle piattaforme streaming che, al momento, puntano tutte a espandersi. Oltre alla società di Ellison, WBD è infatti osservata con interesse anche da Netflix, Amazon, Apple, Comcast e Sony.
Se Paramount Skydance riuscisse ad acquisire Warner Bros Discovery, darebbe vita a un servizio streaming estremamente competitivo, aggiungendo al catalogo titoli celebri come le saghe di “Harry Potter”, “Batman”, “Game of Thrones”, “Il Signore degli Anelli” e “Friends”.
Inoltre, ci sarebbe l’integrazione tra CBS e CNN - due delle emittenti radiotelevisive più importanti degli Stati Uniti - e l’acquisizione dei diritti di TNT al catalogo sportivo già in mano a Paramount. Di base, se l’operazione andasse a buon fine, Skydance Paramount offrirebbe al pubblico un catalogo senza precedenti.
I debiti di WBD e le tensioni politiche
A contrastare il successo dell’operazione, tuttavia, ci sono questioni economiche e politiche. Warner Bros Discovery ha un valore d’impresa stimato intorno ai 71 miliardi di dollari - contro gli 8 miliardi pagati per Paramount Global - ma è seriamente indebitata, un fattore che potrebbe rappresentare un ostacolo concreto per la riuscita dell’operazione.
A peggiorare ulteriormente la situazione c’è anche l’opposizione politica. Dopo l’uscita delle prime news sulla potenziale acquisizione, la senatrice democratica Elizabeth Warren ha dichiarato che una potenziale fusione tra le due società sarebbe “una pericolosa concentrazione di potere” e “che deve essere bloccata”.
Anche la fusione tra Skydance e Paramount era stata giudicata come controversa. L’amministrazione Trump aveva approvato l’operazione solo dopo che Ellison aveva accettato una serie di concessioni, tra cui l’abbandono di programmi sulla diversità e il finanziamento di un garante interno per CBS News.
Anche in quel caso, l’opposizione politica aveva condannato l’operazione, sostenendo che i 16 milioni di dollari versati da Paramount a Donald Trump per chiudere una causa legata a CBS fossero di fatto una tangente.
David Zaslav, CEO di Warner Bros Discovery, resta comunque positivo sull’esito dell’operazione che - “grazie” all’amministrazione Trump - dovrebbe essere finalizzata senza particolari problemi.
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