I Paesi con la connessione Internet più economica. Russia prima

Luna Luciano

5 Ottobre 2025 - 08:12

Dall’India alla Russia fino alla Romania: ecco i Paesi dove la connessione Internet costa meno al mese e perché.

I Paesi con la connessione Internet più economica. Russia prima

Attenzione alla Wi-Fi se si vuole viaggiare e ci si trasferire in un nuovo Paese: non tutti, infatti, offrono lo stesso prezzo per la connessione a Internet. Indice di sviluppo essenziale per l’uomo moderno, almeno 15 Paesi offrono una connessione vantaggiosa, frutto non solo di fattori tecnologici ma soprattutto finanziari.

Oggi avere una connessione stabile e veloce non è più un lusso, ma una necessità per lavorare, studiare, comunicare e perfino accedere ai servizi pubblici. Tuttavia, il costo della connessione domestica varia in modo significativo da Nazione a Nazione. A influenzare i prezzi sono diversi elementi: infrastrutture di rete, costi energetici, concorrenza tra operatori e, naturalmente, potere d’acquisto dei cittadini.

Secondo i dati raccolti da RIA Novosti, un’agenzia di informazione internazionale russa, basati su statistiche ufficiali di vari Paesi del mondo, esistono luoghi dove navigare sul web è estremamente economico e altri dove il costo della rete incide pesantemente sul bilancio familiare. La classifica rivela dati sorprendenti: se l’India resta in cima per convenienza, la Russia è la prima tra i Paesi con un’industria avanzata che offre una connessione economica, nonostante ormai la sua economia sia sull’orlo del collasso, costringendo il Paese ad aumentare l’IVA al 22%

Scopriamo dove si paga meno, ma anche come l’accesso alla rete rifletta le differenze economiche e sociali tra le varie società: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

I 15 Paesi con la connessione Internet più economica: ecco la classifica

La ricerca dell’agenzia evidenzia come il costo medio mensile per la connessione Internet domestica possa variare di oltre dieci volte tra i diversi Paesi. Le tariffe più basse si concentrano in Asia e in Europa dell’Est, dove le politiche di sviluppo digitale e gli investimenti nelle infrastrutture hanno reso l’accesso alla rete più accessibile per la popolazione. Vediamo insieme la classifica dei 15 Paesi con Internet più economico, dal più conveniente al meno:

  • India – 7,70 dollari al mese;
  • Russia – 8,70 dollari al mese;
  • Romania – 9,80 dollari al mese:
  • Cina – 11,30 dollari al mese;
  • Uzbekistan – 11,50 dollari al mese;
  • Kirghizistan – 11,70 dollari al mese:
  • Kazakistan – 12,70 dollari al mese;
  • Turchia – 13,80 dollari al mese;
  • Bulgaria – 14,60 dollari al mese;
  • Lituania – 16,50 dollari al mese;
  • Polonia – 17,20 dollari al mese;
  • Georgia – 17,40 dollari al mese;
  • Thailandia – 18,40 dollari al mese;
  • Armenia – 19,10 dollari al mese;
  • Lettonia – 19,70 dollari al mese.

Questi dati mostrano come i Paesi dell’Europa orientale e dell’Asia centrale rappresentino vere e proprie “oasi digitali” per chi desidera un accesso a Internet a basso costo. La presenza della Russia e della Romania nelle prime posizioni, poi, testimonia l’efficacia delle politiche nazionali per ampliare la copertura e rendere il servizio più accessibile. All’opposto, in altre aree del mondo, come gli Stati Uniti o l’Europa occidentale (e quindi l’Italia), i costi rimangono più alti.

Connessione a Internet economica o meno: la differenza sta negli stipendi dei cittadini

Il prezzo assoluto di una connessione Internet non racconta tutta la storia. Un abbonamento economico in termini di dollari può infatti rappresentare una spesa consistente per un cittadino con reddito basso, mentre un costo più alto può risultare irrilevante per chi vive in un Paese più ricco. È qui che entra in gioco il rapporto tra canone mensile e reddito medio, un indicatore fondamentale per comprendere il reale peso economico della connessione domestica.

Secondo i dati, in Paesi come Brasile (4,1%), Messico (3,8%) e Argentina (3,65%), la bolletta Internet assorbe una quota significativa del reddito medio mensile. Ciò significa che, pur pagando meno in termini assoluti rispetto a nazioni più ricche, i cittadini di questi Paesi destinano una fetta più ampia delle proprie risorse a restare connessi.

All’estremo opposto si trovano Russia (0,67%), Romania (0,9%) e Corea del Sud (0,97%), dove Internet incide meno dell’1% sulle entrate mensili. Questo dato dimostra come l’accessibilità economica non dipenda solo dal costo del servizio, ma anche dal benessere generale della popolazione e dal livello di digitalizzazione.

La classifica dei Paesi con la connessione più economica , quindi, non è soltanto una questione di tariffe: riflette anche disparità sociali, potere d’acquisto e strategie governative in materia di infrastrutture digitali. Dove Internet pesa meno sui bilanci familiari, la società tende a essere più connessa, competitiva e inclusiva: un segno tangibile di progresso nel mondo moderno.

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