La rottamazione è in arrivo, ma cosa bisogna sapere sulla pace fiscale per arrivare preparati all’appuntamento del 2026? Vediamo le novità.
La pace fiscale arriva con la Legge di Bilancio 2026. Nel testo della manovra è chiaramente illustrato il funzionamento della nuova rottamazione quinquies che, però, si differenzia lievemente dalla misura annunciata dalla Lega da oltre un anno. La partita con il Fisco potrà essere chiusa, ma non da parte di tutti i contribuenti. Inoltre le rate non saranno mensili come inizialmente annunciato. Anche la decadenza, pur offrendo una maggiore flessibilità, non sarà dopo il mancato pagamento di otto rate ed è previsto anche un importo minimo per ogni singolo pagamento.
Vediamo, in 10 punti, tutto quello che c’è da sapere sulla nuova rottamazione quinquies per la pace fiscale 2026.
1) Rottamazione quinquies, per quali debiti
La rottamazione quinquies prevede la definizione agevolata per i mancati versamenti di:
- imposte;
- contributi previdenziali;
- avvisi bonari.
I carichi devono essere stati affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.
Non è possibile aderire alla rottamazione, invece, per i debiti per i quali è in corso un accertamento fiscale. Sono esclusi dalla rottamazione anche i contribuenti che non hanno mai fatto una dichiarazione dei redditi, ovvero gli evasori totali.
2) Tasso di interesse al 4%, cosa comporta
Il tasso di interesse per la rateizzazione dei carichi con la rottamazione quinquies è al 4%, ovvero il doppio rispetto a quello previsto per la rottamazione quater. Questo rende la rateizzazione con la nuova pace fiscale meno conveniente.
Se si sceglie di versare il proprio debito nel massimo delle rate previste, entro dicembre 2035, il costo degli interessi potrebbe aumentare il carico dovuto del 35%.
3) Chi sta pagando la rottamazione quater può passare alla quinquies?
Possono aderire alla rottamazione quinquies i decaduti entro il 30 settembre 2025 dalla definizione agevolata quater. Chi è in regola con i pagamenti, in base all’attuale testo della Legge di Bilancio, non potrà passare alla più conveniente rateizzazione prevista dalla nuova pace fiscale.
4) Rottamazione quinquies, in quante rate?
La nuova sanatoria doveva permettere il pagamento in 120 rate mensili spalmate su 10 anni. Il testo della manovra, però, prevede un pagamento in 54 rate bimestrali da suddividere in un massimo di 9 anni.
5) Quando si decade dalla pace fiscale 2026
La rottamazione quinquies prevede una maggiore flessibilità per i contribuenti. Per la quarta edizione della sanatoria era prevista una tolleranza di 5 giorni dalla data di scadenza della rata superata la quale interveniva la decadenza. Per la quinta edizione, invece, la decadenza interviene:
- in caso di mancato pagamento di due rate, anche non consecutive;
- in caso di mancato pagamento della prima rata;
- in caso di mancato pagamento dell’ultima rata.
6) Il limite alla rata accorcia il piano
Una delle novità della pace fiscale 2026 è l’introduzione di un limite minimo alla rata, che influenzerà anche la durata del piano di pagamento. Ognuna delle rate non potrà avere un importo più basso di 100 euro, questo significa che solo i debiti pari o superiori a 5.400 euro potranno essere dilazionati in 54 rate bimestrali. Tutti quelli di importo inferiore, per forza di cose, avranno un piano di ammortamento più breve.
7) Quali differenze rispetto alle altre rottamazioni
Le differenze principali della rottamazione quinquies rispetto alle altre edizioni riguardano:
- numero di rate: con la quinquies sono previste 54 rate bimestrali in 9 anni, nelle precedenti edizioni era previsto un pagamento in meno rate (con la quater, ad esempio, 18 rate trimestrali in 5 anni);
- nessuna maxi rata iniziale;
- con la rateizzazione è previsto un tasso di interesse al 4% (per la rottamazione quater era al 2%);
- la decadenza interviene dopo il mancato pagamento di due rate (con la rottamazione quater era prevista una tolleranza di 5 giorni).
8) Come verificare i carichi che possono essere rottamati
I carichi pendenti per i quali potrà essere richiesta la definizione agevolata saranno resi disponibili nell’area personale riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
9) Adesione alla rottamazione, ecco entro quando
L’adesione alla rottamazione quinquies deve essere comunicata entro il 30 aprile 2026 con una apposita dichiarazione da rendere direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
10) Quando si inizia a pagare la pace fiscale 2026
La rottamazione parte il 31 luglio 2026, data entro la quale dovrà essere versata l’unica rata o la prima rata del piano di dilazione. Entro il 30 giugno l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà trasmettere ai contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata la «Comunicazione delle somme dovute».
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