OVS salva Kasanova dalla crisi. Offerta da €15 milioni per acquisire il 100% della società

P. F.

11 Novembre 2025 - 11:05

OVS conquista Kasanova con un’offerta vincolante da 15 milioni di euro per acquisire il 100% della società. Grazie a questa operazione, il marchio di casalinghi eviterà il tracollo finanziario.

OVS salva Kasanova dalla crisi. Offerta da €15 milioni per acquisire il 100% della società

OVS salverà Kasanova. Il colosso dell’abbigliamento guidato da Stefano Beraldo ha presentato un’offerta vincolante che prevede la sottoscrizione di un aumento di capitale fino a 15 milioni di euro per rilevare il 100% del marchio di articoli per la casa, mettendo così in sicurezza l’azienda e scongiurandone il tracollo finanziario.

Una volta conclusa l’operazione, Kasanova - che nel 2024 aveva avviato la procedura di composizione negoziata della crisi - entrerà a far parte del gruppo OVS, affiancando Upim e altri storici brand del retail come Croff, Les Copains, Stefanel, Goldenpoint e Piombo.

OVS si rafforza nel settore homeware grazie all’acquisizione di Kasanova

In un comunicato stampa pubblicato sul sito aziendale OVS Corporate, il gruppo ha elogiato la qualità del marchio Kasanova, dichiarando l’obiettivo di rafforzare la propria posizione nel settore dei casalinghi:

Il gruppo OVS aumenta la sua presenza nel segmento casa, dove già Upim opera con il marchio Croff, mediante un’offerta vincolante che prevede la sottoscrizione di un aumento di capitale fino a 15 milioni di Euro per effetto del quale OVS acquisirà il 100% del capitale sociale di Kasanova SpA. Kasanova è un brand specializzato in prodotti per la casa, caratterizzato da grande notorietà e notevole capillarità in Italia. Ha una solida ed affezionata base clienti cui offre un ampio assortimento di prodotti, principalmente a marchio proprio, con un particolare focus su casalinghi e tessile per la casa.

L’obiettivo è quindi conquistare una posizione di rilievo a livello nazionale nell’homeware, un comparto che conta tanti operatori di piccole dimensioni ma che mostra una buona stabilità anche nei periodi di crisi, replicando così il modello di leadership già raggiunto nella moda.

Croff, marchio di OVS, beneficerà dell’esperienza di Kasanova nel settore living (arredo e accessori per la casa), mentre Kasanova potrà sfruttare la conoscenza di Croff nel campo tessile, come biancheria, tende e tovaglie. Si punta così a un’integrazione reciproca delle competenze:

Croff potrà avvantaggiarsi del forte know-how di Kasanova nel segmento del living, e Kasanova, a sua volta, trarrà beneficio dalla maggior competenza di Croff nel segmento tessile. La rilevanza quantitativa e la buona qualità dei punti vendita Kasanova potranno essere ulteriormente valorizzate individuando all’interno dell’intera rete del gruppo OVS le migliori soluzioni di insegna, e l’azienda potrà beneficiare anche dell’allargamento degli attuali corner di prodotti per la casa già esistenti all’interno dei circa 150 negozi Upim full format.

Il risanamento della crisi di Kasanova

Nato nel 1968 ad Arcore, in Lombardia, Kasanova è un marchio storico del settore casa. L’azienda, attualmente guidata dal CEO Maurizio Ghidelli, ha costruito nel tempo una rete capillare di negozi, sia diretti sia in franchising, che le ha permesso di crescere costantemente fino a superare i 370 milioni di euro di ricavi nel 2022.

Un anno dopo, nel 2023, è arrivata anche l’acquisizione di Dmail, il ramo d’azienda di D-Retail (gruppo Percassi), operazione che ha ampliato ulteriormente la presenza commerciale e la base di fatturato. Oggi Kasanova possiede oltre 700 punti vendita in Italia, di cui circa 80 a gestione diretta e impiega circa 2000 dipendenti. Tuttavia, come spiega OVS nel comunicato stampa, gli eccessivi costi di struttura hanno finito per penalizzare il marchio negli ultimi anni:

Pur avendo buone performance commerciali, Kasanova soffre da tempo di una scarsa redditività, soprattutto per effetto di eccessivi costi di struttura. Nell’ottobre 2024 ha richiesto l’accesso alla procedura di Composizione Negoziata della Crisi, per poi avviare un importante piano di turnaround con chiusure dei negozi meno redditizi e più in generale di riduzione costi ed inefficienze. Per il 2025 sono previste vendite poco inferiori ai 300 milioni di Euro, con un EBITDA leggermente positivo.

Nonostante la crescita, nel corso del 2024 la società ha dovuto affrontare una fase complessa sul piano finanziario, trovandosi costretta a fare ricorso alla composizione negoziata della crisi, una procedura che permette alle imprese in difficoltà di sospendere temporaneamente le azioni dei creditori e di evitare il blocco operativo, con l’obiettivo di ristrutturare il debito e individuare un percorso di rilancio. Ora, grazie a OVS, il peggio sembra essere stato scongiurato.

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