Decreto Cura Italia, tutte le novità fiscali nella guida delle Entrate

Rosaria Imparato

20/03/2020

26/08/2021 - 12:16

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Decreto Cura Italia, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida sulle novità fiscali introdotte dal provvedimento del 17 marzo: un vademecum che spiega non solo la proroga delle scadenze, ma anche i nuovi bonus in arrivo per famiglie e partite IVA.

Decreto Cura Italia, tutte le novità fiscali nella guida delle Entrate

Decreto Cura Italia, dall’Agenzia delle Entrate arriva una guida alle novità fiscali per fare chiarezza tra la proroga delle scadenze e i bonus previsti per l’emergenza Coronavirus.

Suddiviso in slide, il vademecum dell’Agenzia delle Entrata spiega le novità e cosa cambia con i provvedimenti presi dal decreto del 17 marzo 2020, nel dettaglio si occupa delle misure degli articoli dal 61 al 71.

Non solo il rinvio delle scadenze, dunque, ma anche i nuovi bonus in arrivo per le famiglie e per le partita IVA.

Lo scopo è quello di illustrare, con chiarezza e semplicità, le novità fiscali che il decreto Cura Italia ha introdotto e a cui dovremo tutti adeguarci.

Decreto Cura Italia, tutte le novità fiscali nella guida delle Entrate: la proroga delle scadenze

Sono tante le novità fiscali che il decreto Cura Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo scorso, ha portato con sé.

Si tratta di misure a sostegno economico di famiglie e imprese, per dare loro maggiore liquidità in questo momento di crisi sanitaria e finanziaria.

Ma spesso si fa fatica a comprendere il linguaggio normativo, difficoltà che si presenta anche per gli addetti ai lavori, figuriamoci per il comune cittadino.

Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida sulle novità fiscali del Cura Italia, analizzandone gli articoli dal 61 al 71 in quattordici slide, ma con chiarezza e semplicità.

Le misure fiscali del Decreto CuraItalia illustrate dall’Agenzia delle Entrate - 19 marzo 2020
Clicca qui per scaricare il file.

Le prime schede del vademecum dell’Agenzia delle Entrate sono dedicate alla proroga delle scadenze fiscali 2020, che possiamo riassumere facilmente in una tabella:

Categoria impreseProroga scadenza al
Aziende con sede nella prima zona rossa + comma 2 articolo 61 DL + imprese turistico recettive, le agenzie di viaggio e turismo e tour operator unica soluzione entro 31 maggio 2020, oppure 5 rate mensili di pari importo entro ottobre 2020
Imprese con volume d’affari inferiore a 2 milioni di euro nel periodo di imposta 2019 unica soluzione entro 31 maggio 2020, oppure 5 rate mensili di pari importo entro ottobre 2020
Imprese che non rientrano nelle precedenti categorie 20 marzo 2020

Per gli adempimenti in scadenza oggi 20 marzo vi rimandiamo all’articolo dedicato.

Ricordiamo inoltre che con la risoluzione numero 12/E l’Agenzia delle Entrate ha individuato le imprese e le attività maggiormente colpite dagli effetti del Coronavirus e ne ha inserito i codici ATECO in un’apposita tabella allegata al documento.

Le zone rosse individuate tramite il decreto del 1 marzo 2020 (i dieci comuni lombardi e il comune in provincia di Padova) sono oggetto di una proroga specifica:

Prorogate anche le scadenze relative alla pace fiscale.

Decreto Cura Italia, la guida delle Entrate sulle novità fiscali: bonus dipendenti e bonus affitto

La guida dell’Agenzia delle Entrate continua con una slide esplicativa del bonus 100 euro destinato ai dipendenti pubblici e privati che nel mese di marzo hanno continuato a recarsi in sede.

I professionisti invece possono sospendere l’applicazione della ritenuta d’acconto:

Il bonus affitti invece è un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione del mese di marzo 2020, e può essere richiesto solo per immobili rientranti nella categoria catastale C/1, quindi negozi e botteghe.

Inoltre, il credito d’imposta sugli affitti può essere richiesto solo da quei negozi interessati dalla chiusura “forzata” per effetto del decreto dell’11 marzo.

Questo significa che supermercati, negozi alimentari, farmacie, tabaccherie, edicole e tutti gli altri negozi aperti in questi giorni di emergenza non potranno richiedere il credito d’imposta per gli affitti.

Infine, chi deciderà di pagare quanto dovuto al Fisco nei tempi dovuti, non usufruendo cioè della sospensione concessa dal Cura Italia, avrà una menzione speciale.

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