Mutui, la rata è aumentata del 70% in un anno e mezzo

Claudia Cervi

19 Giugno 2023 - 13:09

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L’aumento dei tassi Bce mette a dura prova le famiglie italiane con mutui a tassi variabili: la rata è aumentata del 70% e potrebbe crescere ancora. Ecco perchè e cosa fare ora.

Mutui, la rata è aumentata del 70% in un anno e mezzo

L’aumento delle rate dei mutui sta mettendo a dura prova le famiglie. Le politiche restrittive della BCE hanno portato a un significativo aumento dei tassi di interesse, causando un aumento delle rate mensili dei mutui a tasso variabile fino al 70% rispetto a un anno e mezzo fa. La mancata opportunità di surrogare i mutui e passare a un tasso fisso ha aggravato la situazione.

Con l’ultimo rialzo deciso dalla Bce che ha portato il tasso di riferimento al 4% e quello sui depositi delle banche al 3,5%, è prevedibile che anche l’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui variabili, subirà un’ulteriore impennata.

La rata di un mutuo a 30 anni da 160mila euro è passata da 472 euro al mese di gennaio 2022 ai 787 euro (+66,8%) di giugno e potrebbe arrivare a 800 euro (+72%). Secondo la Fabi, sindacato dei bancari italiani, le rate nei nuovi mutui a tasso fisso potrebbero addirittura raddoppiare nel corso del 2023.

Questa situazione mette a dura prova le finanze familiari, evidenziando l’importanza di valutare attentamente le opzioni di mutuo e pianificare con attenzione l’evoluzione dei tassi di interesse nel lungo termine.

Cause dell’aumento delle rate dei mutui

Una delle cause determinanti nell’aumento delle rate dei mutui è rappresentato dalle politiche restrittive adottate dalla Banca Centrale Europea (BCE). Al fine di contenere l’inflazione e promuovere la crescita economica, la BCE ha aumentato i tassi di interesse di riferimento. Questo ha comportato un rialzo dei costi di finanziamento per le banche, che a loro volta hanno aumentato i tassi di interesse sui mutui erogati ai consumatori. Di conseguenza, i mutuatari che avevano optato per mutui a tasso variabile si sono trovati ad affrontare un significativo incremento delle rate mensili, mettendo a dura prova i bilanci familiari.

Un’altra causa dell’aumento delle rate dei mutui è la mancata opportunità di surrogare il mutuo a tasso variabile. La surroga consente di trasferire il proprio mutuo ad un’altra banca con condizioni più favorevoli, come un tasso di interesse fisso più basso. Tuttavia, molti mutuatari non hanno colto l’occasione di surrogare il loro mutuo prima dell’aumento dei tassi di interesse. Di conseguenza, i tassi di interesse variabili sono aumentati considerevolmente, portando ad un significativo aumento delle rate mensili dei mutui.

Di quanto aumentano le rate dei mutui a tasso fisso e a tasso variabile?

L’aumento delle rate dei mutui ha avuto un impatto significativo sui bilanci delle famiglie. Con l’incremento delle rate mensili, molte famiglie si trovano ad affrontare una maggiore pressione finanziaria. Le spese mensili aumentate costringono molte famiglie a ridurre le spese di consumo e a rinunciare ad altri investimenti o progetti futuri.
La situazione diventa particolarmente difficile per coloro che avevano programmato le proprie finanze basandosi sulle rate precedenti. L’aumento improvviso delle rate dei mutui può comportare un incremento significativo delle spese abitative, incidendo sulle altre voci di spesa e sulla capacità di risparmio delle famiglie.

Secondo la Fabi, sindacato dei bancari italiani, le rate dei nuovi mutui a tasso fisso potrebbero addirittura raddoppiare. Prendiamo in considerazione un esempio di mutuo a tasso fisso di 200mila euro con una durata di 25 anni. Considerando un tasso medio applicato dalle banche superiore al 6%, la rata mensile stimata sarebbe di 1.304 euro. In modo simile, per un prestito di 100mila euro sempre a tasso fisso, ma con un tasso del 5,3%, la rata mensile si attesterebbe a 609 euro. Questi aumenti rappresentano un notevole onere per le famiglie che hanno sottoscritto mutui, soprattutto considerando il prolungato periodo di rimborso.

Ma anche le rate dei mutui a tasso variabile subiranno un incremento significativo, stimato tra il 55% e il 65% rispetto a gennaio 2022. Secondo i dati forniti da Mutuionline, per un mutuo di 160.000 euro con una durata di 20 anni, la rata mensile è salita del 40,3%, passando da 694 a 974 euro. Con l’attuale stretta sui tassi, si prevede che la rata arriverà a 995 euro, rappresentando un aumento del 43% rispetto a un anno e mezzo fa.

L’Osservatorio MutuiSupermarket rivela che chi desidera acquistare una casa in questo momento si trova ad affrontare proposte di mutui a tasso variabile con una media del 4,36%, mentre quelli a tasso fisso si situano intorno al 3,7%. Di conseguenza, la domanda di mutui a tasso variabile, che nel mese di agosto 2022 rappresentava ancora il 26%, è crollata al 2%. Ciò è dovuto alla comprensibile tendenza dei consumatori a preferire l’attuale tasso fisso, in attesa di tempi più favorevoli per i tassi variabili.

Per le famiglie con mutui a tasso variabile, l’incertezza legata all’ulteriore possibile aumento delle rate crea una situazione di instabilità finanziaria. L’aumento dei costi abitativi può compromettere la capacità di far fronte ad altre spese essenziali, come quelle legate all’istruzione, alla salute o al benessere familiare.

Confronto tra vecchi e nuovi mutui

Secondo i dati forniti dalla Fabi, a fine marzo 2023, il valore complessivo dei mutui ammontava a 425,5 miliardi di euro, mostrando un aumento di circa 50 miliardi rispetto alla fine del 2017, equivalente a una crescita del 13,4%. Questo dato evidenzia l’importanza dei mutui nel settore immobiliare e la fiducia dei cittadini nel ricorrere a questa forma di finanziamento.

Tuttavia, si nota un rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, che indica l’effetto negativo dell’aumento dei tassi d’interesse sull’accesso al credito.

Per quanto riguarda i vecchi mutui, quelli erogati fino alla fine del 2021 o all’inizio del 2022, le rate a tasso fisso rimarranno intatte fino al termine del piano di rimborso. Al contrario, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono aumentate in media del 70-75%. Ciò significa che coloro che pagavano una rata mensile di circa 500 euro si trovano ora a pagare 875 euro al mese, ossia un aumento di 375 euro. La Fabi mette in guardia i mutuatari da possibili ulteriori rialzi nei prossimi mesi, alla luce di nuovi incrementi del costo del denaro da parte della Bce.

L’aumento dei tassi di interesse incide ancora di più sui bilanci delle persone che cercano un mutuo: coloro che stanno valutando l’acquisto di una casa devono fare attenzione a queste nuove condizioni e prendere in considerazione l’impatto finanziario che i mutui a tasso fisso e variabile possono avere nel lungo termine.

Consigli per affrontare l’aumento delle rate

Quando ci si trova di fronte a un aumento delle rate dei mutui, è importante adottare alcune strategie per affrontare questa situazione finanziaria. Ecco alcuni consigli utili per gestire l’aumento delle rate:

  • Rivedere il budget e ridurre le spese non necessarie.
  • Valutare la possibilità di rinegoziare il mutuo o cercare alternative più convenienti.
  • Considerare la surroga del mutuo per ottenere condizioni migliori.
  • Cercare di risparmiare sugli interessi riducendo la durata del mutuo o anticipando parte del capitale.
  • Mantenere una gestione finanziaria responsabile evitando nuovi debiti.
  • Chiedere consigli a esperti finanziari per affrontare la situazione in modo adeguato.

Seguendo questi consigli, sarà possibile gestire l’aumento delle rate in modo efficace e mantenere l’equilibrio del proprio bilancio domestico.

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