Crisi Movimento 5 Stelle: cosa ha in mente Di Battista?

Violetta Silvestri

18/02/2020

18/02/2020 - 21:28

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Crisi Movimento 5 Stelle: quale soluzione? Spunta il nome di Alessandro Di Battista per il rilancio identitario dei grillini. L’esponente pentastellato avrebbe un suo piano e potrebbe tornare presto attivo.

Crisi Movimento 5 Stelle: cosa ha in mente Di Battista?

La crisi nel Movimento 5 Stelle non è affatto risolta, nonostante il ritrovato entusiasmo di piazza con la manifestazione a Roma sabato scorso, 15 febbraio.

Se, infatti, l’invocazione del popolo grillino ha dato un po’ di rilancio alla formazione politica in declino su più fronti, cercando di riaccendere le antiche e originarie battaglie - contro casta privilegi -, gli slogan e i proclami dell’evento non hanno sciolto i nodi dei pentastellati.

Anzi, il cammino verso gli Stati Generali appare ancora piuttosto tortuoso e incerto, mentre si cerca di capire quale direzione prenderà il movimento, anche in vista degli appuntamenti elettorali regionali.

In questa delicata fase di rilancio, sta ritornando il nome di Alessandro Di Battista. Il grillino si è tenuto in posizione defilata finora, pur non facendo mancare il suo appoggio, almeno nella intenzioni. Mentre il compagno di Di Maio è in viaggio-studio in Iran, si ricorrono più voci che lo vorrebbero come nuova guida della formazione politica.

La domanda, allora, è d’obbligo: per risolvere la crisi del Movimento 5 Stelle, cosa avrebbe in mente Di Battista?

Movimento 5 Stelle: Di Battista in campo per risolvere la crisi?

Sono diverse le ipotesi che circolano negli ambienti della politica italiana sul destino a breve e lungo termine del Movimento 5 Stelle. La crisi dei pentastellati c’è, come emerge anche dagli ultimi sondaggi sulle preferenze di voto, ferme ad un deludente 13%.

Per questo, le idee per un rilancio davvero concreto, credibile e duraturo sono diverse e riguardano soprattutto la leadership. Tra gli scenari possibili, si sta facendo strada l’idea di un ritorno in prima linea di Di Battista.

Esponente di spicco del movimento, considerato un mentore degli ideali e dei valori fondanti, Dibba - come viene chiamato dai suoi fedeli seguaci - non è stato esente da critiche per essersi allontanato nei momenti più difficili del gruppo politico, rinunciando, quindi, ad una condivisione delle responsabilità.

Mentre si trova in Iran, però, sembra che stia preparando il suo ritorno con una visione piuttosto chiara sul rilancio del movimento. Le indiscrezioni raccontano di un disegno che vorrebbe Di Maio dietro le quinte e Di Battista in primo piano, cercando di puntare proprio sulla sua capacità oratoria e di coinvolgimento.

Scaldare le anime e riempire le menti degli elettori con nuovi e forti ideali sono obiettivi cruciali, che i grillini non possono mancare. La figura di Dibba, quindi, avrebbe proprio questo scopo: appassionare la base che sembra spenta.

I fedelissimi di Di Battista, stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, sono convinti che lui è pronto a prendere la guida di un movimento rinnovato, ma ad alcune condizioni.

L’ex deputato 5 Stelle punterebbe su ambientalismo e antiliberismo, con l’idea di una sharing economy per lo Stato italiano. Il suo movimento, secondo indiscrezioni, dovrebbe ispirarsi a questi principi, senza se e senza ma. Un movimento nuovo, moderno e soprattutto blindato sui temi di Di Battista.

Cosa accadrà ai grillini nei prossimi mesi?

Per capire se davvero Di Battista tornerà attivo all’interno del Movimento, bisognerà attendere i tanto chiacchierati Stati Generali. L’evento per il rilancio politico ed organizzativo dei pentastellati è ancora tutto da definire.

Gli ultimi aggiornamenti, provenienti da un incontro proprio sul tema con il reggente Crimi e altri esponenti, parlano di due ipotetiche fasi dell’Assemblea, una a livello regionale prima del referendum del 29 marzo, l’altra successiva. A conclusione, dovrebbe essere coinvolta la base con la piattaforma online.

Mentre si aspettano gli Stati Generali, però, sarà difficile trovare una convergenza, specialmente sul nome di Di Battista. Troppo le personalità in fermento, da Paola Taverna a Roberto Fico, fino al ministro Stefano Patuanelli: ognuno con sue idee e proposte di leadership.

La crisi del Movimento 5 Stelle, anche con un eventuale ritorno di Di Battista, è ancora lontana dalla soluzione.

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