Modello 730/2025 oltre la scadenza, come rimediare e le date da rispettare

Patrizia Del Pidio

6 Ottobre 2025 - 17:15

Scadenza 730/2025 mancata? Scopri come inviare la dichiarazione metterti in regola con l’Agenzia delle Entrate.

Modello 730/2025 oltre la scadenza, come rimediare e le date da rispettare

La scadenza del 730 è passata, l’invio poteva essere effettuato entro il 30 settembre 2025. Non tutti sono riusciti a rispettare il termine ultimo fissato per l’invio, chi per dimenticanza, chi per impedimenti, ma la dichiarazione non risulta ancora omessa ed è ancora possibile trasmetterla nei termini, ma bisogna agire entro la fine di ottobre.

Per non dover ricorrere alla dichiarazione tardiva, che comporta il pagamento di sanzioni, bisogna assolvere il proprio obbligo dichiarativo entro il 31 ottobre, anche se per farlo non è più possibile utilizzare il 730/2025. Cosa conviene fare? Vediamo le possibilità che restano a disposizione dei ritardatari.

Scadenza 730/2025

La data ultima entro cui trasmettere il proprio 730/2025 (sia ordinario che precompilato) era fissata il 30 settembre. La normativa, però, offre ancora soluzioni a chi non è riuscito a rispettare il termine stabilito per l’invio della dichiarazione dei redditi con il 730. L’obbligo dichiarativo, infatti, non deve essere assolto obbligatoriamente con questo modello e al contribuente restano altre possibilità per inviare la propria dichiarazione dei redditi.

Vediamo quindi cosa si può fare a questo punto, nonostante il ritardo, e quali sono le date da segnare in rosso sul calendario per inviare la dichiarazione dei redditi all’Amministrazione Finanziaria riducendo al minimo le sanzioni.

Scadenza 730/2025: cosa fare se non l’hai inviato entro il 30 settembre

Il contribuente che ha presentato il modello 730/2025 entro il 30 settembre con errori od omissioni entro il 25 ottobre può correggerlo con il modello 730 integrativo da inviare tramite CAF o intermediario abilitato.

Il 730 integrativo, infatti, è un modello che permette di integrare i dati o le omissioni di una dichiarazione già trasmessa, può essere utilizzato quando l’integrazione è a vantaggio del contribuente e, quindi, se comporta un maggior credito o un minor debito.

Chiariamo subito che il modello integrativo non può essere utilizzato da chi ha dimenticato di presentare il 730 entro il termine stabilito, ma soltanto da chi si rende conto, entro tempi brevi, di aver dimenticato di inserire nel modello dichiarativo dati importanti che possano determinare una minore imposta da pagare (ad esempio chi ha dimenticato di inserire spese detraibili, chi non ha indicato i giorni di lavoro dipendente nella dichiarazione o chi non ha indicato eventuali familiari a carico nel quadro apposito). Non si tratta di un modello dichiarativo che consente, però, di rimediare al mancato invio del 730. In ogni caso per sanare l’obbligo di presentare la propria dichiarazione dei redditi visto che, in ogni caso, la stagione dichiarativa si conclude alla scadenza del modello Redditi Pf, c’è tempo fino al 31 ottobre.

Modello Redditi 2025: come rimediare al 730 non presentato

Il contribuente che ha saltato la scadenza del 30 settembre può rimediare inviando all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2025 il modello Redditi, sia ordinario che precompilato.

Dal 1° novembre 2025 al 29 gennaio 2026 la dichiarazione è considerata tardiva ma valida. L’ultima effettiva chiamata per la presentazione del modello Redditi precompilato tardivo è posta dopo 90 giorni dalla scadenza, quindi entro il 29 gennaio 2026. Questa è la data ultima per mettersi in regola, in modalità tardiva, con la presentazione della dichiarazione dei redditi 2025, senza incorrere nell’omessa dichiarazione.

Dichiarazione dei redditi tardiva: sanzioni e termini da rispettare

Quando la dichiarazione dei redditi non viene presentata viene definita “omessa” in due casi ben precisi:

  • se le imposte evase superano i 50.000 euro;
  • se non viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza.

Il termine dei 90 giorni, quindi, dipende dal tipo di dichiarazione che si deve presentare. Come abbiamo visto, il termine ultimo contando i 90 giorni di tempo è fissato al 29 gennaio 2026. Il modello Redditi integrativo, per rimediare a eventuali errori presenti nella dichiarazione presentata o per presentare una dichiarazione omessa (ferme restando le sanzioni previste) può essere presentato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione doveva essere presentata. Per il 2025, quindi, c’è tempo fino al 31 dicembre 2030 per la presentazione della dichiarazione integrativa con modello Redditi.

Nella seguente tabella riepiloghiamo le scadenze da tenere presenti per la dichiarazione 2025:

TIPO DI DICHIARAZIONE ENTRO IL SANZIONI
con modello Redditi nei termini 31 ottobre 2025 nessuna sanzione
con modello Redditi tardiva 29 gennaio 2026 con sanzioni
con modello Redditi integrativo 31 dicembre 2030 con sanzioni

Le sanzioni previste per chi non presenta la dichiarazione dei redditi entro la scadenza del 29 gennaio 2026,
possono essere amministrative (sono previste anche conseguenze penali, ma solo nel caso che l’imposta evasa superi i 50.000 euro).

La sanzione amministrativa parte da un minimo del 120% al massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute e non versate. L’imposta minima applicabile è di 250,00 euro.

Nel caso in cui non siano dovute imposte è prevista una sanzione che va da 250,00 euro a 1.000,00 euro. Tale sanzione può essere aumentata fino a raddoppiare nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili.

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