Se dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi il contribuente cambia sostituto di imposta già indicato nel 730/2025 inviato, può modificarlo? Ecco tutti i modi per farlo.
Si possono modificare i dati del sostituto di imposta nel modello 730/2025 inviato? Il ruolo del sostituto d’imposta negli adempimenti relativi alla predisposizione del modello 730/2025 è fondamentale per identificare qual è il soggetto tenuto a effettuare i rimborsi o addebiti Irpef.
Può però essere necessario modificare il sostituto di imposta nel modello 730/2025, tale eventualità può verificarsi per diversi motivi. Ad esempio, nel caso in cui dopo l’invio sia cambiato il datore di lavoro o addirittura ci si trovi in stato di disoccupazione.
Procedere a modificare il sostituto di imposta consente di evitare il blocco del rimborso eventuale spettante ed effettuare nei termini gli eventuali pagamenti dovuti delle imposte.
Ecco come procedere seguendo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Modello 730 inviato, modificare il sostituto d’imposta annullando la precedente dichiarazione. Termini brevi
Ci sono due procedure per modificare il sostituto di imposta in caso di dichiarazione già inviata.
La prima procedura consente di annullare la dichiarazione presentata e presentarne una nuova. L’Agenzia delle Entrate ricorda che a partire dal 15 maggio 2025 è possibile trasmettere la propria dichiarazione dei redditi, anche usando il modello precompilato. Nel caso di errori, entro il 20 giugno 2025 è possibile annullare l’invio e presentare una nuova dichiarazione. In questa fase è possibile anche cambiare il sostituto di imposta già indicato senza particolari formalità. Il nuovo invio del modello 730/2025, annulla il precedente.
Nel caso in cui sia stato presentato il modello Redditi Persone Fisiche, l’ultimo giorno utile per l’annullamento della dichiarazione già presentata è il 26 giugno 2025. Trascorso tale termine si può provvedere con una dichiarazione correttiva/integrativa.
Modello 730/2025 inviato, come modificare il sostituto di imposta con il modello integrativo
La seconda opzione utile per modificare i dati del sostituto d’imposta inseriti nella dichiarazione dei redditi già inviata, è l’utilizzo modello 730 integrativo 2025.
Non è possibile presentare la dichiarazione integrativa nel caso in cui la prima sia stata presentata senza il sostituto di imposta.
In quali casi si usa il 730 INTEGRATIVO “TIPO 2” (rettifica dei dati del sostituto di imposta?)
Se il contribuente ha indicato nella dichiarazione 730/2025 un sostituto di imposta e questi comunica all’Agenzia un avviso di diniego nell’effettuare le operazioni di conguaglio fiscale, l’Agenzia comunica al contribuente tramite mail che ci sono importanti comunicazioni da visualizzare e lo invita ad accedere alla dichiarazione presentata.
Il diniego del sostituto può verificarsi nel caso in cui il contribuente abbia cambiato il sostituto di imposta oppure non ne abbia più uno, ad esempio, in caso di perdita di lavoro.
In questo caso il contribuente può:
- indicare un nuovo sostituto, inviando un modello 730 integrativo di “tipo 2”; al termine delle operazioni di invio il nuovo sostituto d’imposta indicato effettuerà il conguaglio;
- inviare un modello 730 integrativo di “tipo 2” con l’indicazione “nessun sostituto”. In questo caso, se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate. Se emerge un debito, è necessario effettuare il pagamento con il modello F24.
La presentazione del 730 integrativo di tipo 2 attraverso l’applicazione precompilata è disponibile fino al 25 ottobre 2025, trattandosi di un sabato, l’adempimento slitta al 27 ottobre. Dopo tale data (e fino al 14 gennaio 2025) il contribuente può inviare il modello Redditi “tardivo”, oppure il modello Redditi “integrativo” (entro il 31 dicembre 2029).
Se il contribuente deve correggere sia i dati del sostituto che altri elementi (con maggiore credito, minor debito o imposta invariata), può presentare, sempre entro il 27 ottobre, un nuovo 730 con codice 3 nella casella “730 integrativo”.
Modello 730: chi è il sostituto d’imposta?
La corretta indicazione del sostituto d’imposta è un passaggio fondamentale per consentire all’Agenzia delle Entrate di individuare il soggetto (datore di lavoro o ente pensionistico) che effettuerà le operazioni di conguaglio fiscale per i rimborsi Irpef sui redditi dichiarati.
Il sostituto è colui che, in pratica, eroga i rimborsi Irpef e trattiene le somme a debito emerse dal modello 730/2025, per i lavoratori corrisponde al datore di lavoro, per i pensionati il sostituto di imposta è l’INPS. Per i disoccupati i rimborsi Irpef sono pagati direttamente dall’Agenzia delle Entrate comunicando i codici Iban.
Per i contribuenti senza sostituto d’imposta tenuto a effettuare le operazioni di conguaglio fiscale (per esempio, nel caso di perdita del lavoro), se dalla dichiarazione emerge un debito, il pagamento verrà effettuato con modello F24.
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