Il metaverso di Mark Zuckerberg non decolla. Secondo fonti vicine alla questione, Meta prevede di tagliare il 30% del budget destinato alla divisione designata allo sviluppo di tecnologie VR.
La divisione sul metaverso di Meta non decolla. Secondo fonti vicine alla questione, il colosso tecnologico statunitense starebbe valutando una riduzione del budget fino al 30% per Reality Labs, il laboratorio che sviluppa le tecnologie di realtà virtuale per la società di Mark Zuckerberg. Il timore è che questa misura potrebbe incidere direttamente sui team impegnati nella costruzione degli ambienti digitali del gruppo.
Le valutazioni sui tagli seguono un incontro svoltosi lo scorso mese nella residenza hawaiana di Mark Zuckerberg, durante il quale il CEO ha discusso con i vertici aziendali la strategia e le priorità per il 2025.
Nonostante i dirigenti abbiano precisato che la maggior parte della riduzione dei costi riguarderà le spese operative più che gli stipendi, tra i dipendenti cresce l’incertezza. Oltre alle retribuzioni, le recenti indiscrezioni includono anche i compensi versati da Meta a studi esterni incaricati di sviluppare giochi per Horizon Worlds, la piattaforma di realtà virtuale (VR) creata dal gigante di Menlo Park.
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Reality Labs in rosso e la corsa agli investimenti in AI
La riorganizzazione arriva in un momento delicato. Dal 2020 Reality Labs ha accumulato oltre 60 miliardi di dollari di perdite, mentre Meta sta incrementando gli investimenti nell’intelligenza artificiale per tenere il passo di una competizione sempre più costosa.
Secondo gli analisti della banca di investimento statunitense TD Cowen, un taglio del 30% al budget del metaverso potrebbe generare un risparmio di circa 4-6 miliardi di dollari nel 2026. Anche BNP Paribas stima effetti positivi sulle previsioni sugli utili del 2027, con un potenziale incremento di diversi punti percentuali, soprattutto se Meta dovesse estendere la revisione dei costi anche ad altri comparti.
Il mercato ha accolto favorevolmente le indiscrezioni. Il titolo Meta è salito fino al 4% nella mattinata di giovedì, aggiungendo 69 miliardi di dollari alla capitalizzazione, ora pari a 1.680 miliardi.
La nuova metamorfosi del metaverso Meta
Reality Labs non è nuova a riorganizzazioni di questo tipo. A ottobre Meta ha nominato Gabriel Aul, già responsabile dei prodotti Horizon, e Ryan Cairns, a capo dell’hardware VR, per guidare insieme il settore dedicato al metaverso. Nello stesso periodo Vishal Shah, figura centrale negli ultimi quattro anni, ha annunciato il trasferimento a Meta Superintelligence Labs.
Mercoledì Meta ha inoltre arruolato Alan Dye, storico dirigente del design Apple, per guidare un nuovo studio creativo all’interno di Reality Labs. La divisione aveva già subito tagli ad aprile, nell’ambito di una ristrutturazione più ampia, con effetti su Oculus Studios, che sviluppa visori per la realtà virtuale, e sul team di Supernatural, l’app VR fitness acquisita per oltre 400 milioni di dollari.
Per Andrew Bosworth, CTO di Meta, il 2025 rappresenta un anno decisivo per comprendere se il metaverso si rivelerà una scommessa visionaria o un clamoroso errore. In un memo interno diffuso a novembre, Bosworth ha ribadito la necessità di accelerare su vendite, retention ed engagement, soprattutto nel campo della “mixed reality”, una tecnologia che fonde il mondo fisico e quello digitale, consentendo agli utenti di interagire con oggetti digitali e fisici contemporaneamente.
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