Nvidia provoca Google. “Siamo una generazione avanti rispetto a voi”

P. F.

27 Novembre 2025 - 11:09

Nvidia sminuisce i risultati di Google in un post su X. Il colosso dei chip guidato da Jensen Huang si è definito “una generazione avanti” nello sviluppo dei processori per i data center.

Nvidia provoca Google. “Siamo una generazione avanti rispetto a voi”

Non sono giorni semplici per Nvidia. Da mesi si rincorrono speculazioni sulla presunta bolla dell’intelligenza artificiale, ma la società a maggiore capitalizzazione al mondo ha continuato a mostrarsi solida, soprattutto dopo la pubblicazione dei recenti risultati trimestrali, con un utile netto balzato del 65% su base annua. Poi, lunedì, è arrivata la doccia fredda. Anzi: gelida.

Il colosso dei chip ha bruciato 300 miliardi di dollari di valore in una sola sessione. Il motivo? Secondo fonti vicine alla questione riportate da The Information, Meta sarebbe in trattativa per acquistare miliardi di dollari in processori TPU di Google da utilizzare nei propri data center a partire dal 2027.

Sembra una vera e propria dichiarazione di guerra. La società guidata da Sundar Pichai vuole sfidare il dominio di Nvidia nella produzione di chip, puntando a consolidare la propria alternativa alle GPU che oggi dominano il mercato tech. Le azioni dell’azienda di Jensen Huang hanno così subito un calo fino al 2,7% nelle contrattazioni after-hours, mentre la società madre di Google, Alphabet, è salita del 2,9% e si trova ormai a un passo dal traguardo dei 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.

In un momento in cui media e utenti sul web speculano su chi vincerà questa nuova guerra dei chip, Nvidia ha scelto di dire la sua su un canale molto frequentato da CEO e big della Silicon Valley: X (l’ex Twitter), il social network di proprietà di Elon Musk.

Le dichiarazioni di Nvidia su X: “Siamo una generazione avanti a Google”

Il post pubblicato sul profilo ufficiale di Nvidia Newsroom su X sembrava partire con il piede giusto. La società si è congratulata con Google, dichiarandosi “felicissima” dei suoi progressi. Ma poche righe dopo ha cambiato tono, “gonfiando il petto” ed elencando tutte le caratteristiche che - a suo dire - collocano Nvidia “una generazione avanti” rispetto alla rivale, in un modo che è finito per sminuire proprio i traguardi elogiati solo una riga più in alto:

“Siamo entusiasti del successo di Google: hanno fatto grandi progressi nell’intelligenza artificiale e continuiamo a fornirglieli. NVIDIA è una generazione avanti nel settore: è l’unica piattaforma che esegue ogni modello di intelligenza artificiale e lo fa ovunque si svolga l’elaborazione. NVIDIA offre prestazioni, versatilità e fungibilità superiori rispetto agli ASIC, progettati per specifici framework o funzioni di intelligenza artificiale”.

Inoltre, Nvidia ha lasciato intendere di essere responsabile di molti dei successi di Google, essendo la fornitrice dei chip che alimentano i data center del gigante di Mountain View. Il post ha suscitato domande e critiche da parte degli utenti di X, che si sono chiesti perché Nvidia stesse usando i social media per difendersi da Google, che rimane uno dei suoi principali clienti. “Sicuramente qualcuno alla Nvidia si rende conto di quanto sia brutta la situazione, giusto?”, ha scritto Susan Zhang, una ricercatrice di DeepMind, azienda britannica di intelligenza artificiale controllata da Alphabet. Nel frattempo, sia Amazon che Microsoft hanno annunciato di avere in fase di sviluppo anche chip AI.

Nvidia si difende in un promemoria agli analisti

Nvidia ha voluto difendersi anche dagli scettici che mettono in dubbio la sua valutazione da 5.000 miliardi di dollari, avviando una campagna di comunicazione mirata tra Wall Street e i social media.

La scorsa settimana il colosso dei chip ha diffuso un promemoria dettagliato agli analisti sell-side in cui confutava punto per punto delle critiche avanzate da Michael Burry - il celebre investitore protagonista de “La grande scommessa” - e da alcuni autori su Substack.

Burry, noto per aver previsto il crollo del mercato immobiliare USA prima della crisi del 2008, resta una voce molto ascoltata dagli investitori per le sue analisi sui mercati. Il documento di Nvidia, pubblicato integralmente mercoledì dalla società di ricerca Bernstein, rispondeva in particolare a un articolo su Substack che, attraverso un’analisi AI delle comunicazioni finanziarie pubbliche della Big Tech, suggeriva un aumento anomalo delle scorte e difficoltà di pagamento da parte dei clienti.

Nvidia ha replicato con una lunga contro-argomentazione, richiamando le proprie dichiarazioni pubbliche e spiegando perché il gruppo non possa essere accostato a casi storici di scandali contabili come WorldCom, Lucent o Enron. L’azienda ha tuttavia riconosciuto che i nuovi chip Blackwell presentano margini lordi più bassi e costi di garanzia più elevati rispetto ai modelli precedenti, un effetto attribuito alla maggiore complessità dell’architettura.

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