Mercati nervosi su livelli importanti e gli shock sul Forex

David Pascucci

27/09/2022

11/11/2022 - 10:18

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I crolli sul Forex indeboliscono anche il mercato azionario che ora si trova su livelli importantissimi.

Mercati nervosi su livelli importanti e gli shock sul Forex

Ne abbiamo già parlato ieri del flash crash di sterlina, eppure il mercato continua a comprare dollari, o per lo meno tenta di tenere ragionevolmente questi livelli. Sul piano tecnico tutto questo è normale, in quanto servono giorni prima di vedere una definitiva inversione di tendenza. Per quanto riguarda l’azionario ci troviamo in una situazione tecnica particolare, con dei movimenti su scala giornaliera che potrebbero esaurire la tendenza ribassista in atto proprio perché ci troviamo sui minimi dell’anno sulla maggior parte degli indici azionari

Il punto sull’azionario europeo e americano

Facciamo il punto sulla situazione tecnica del mercato azionario, il quale si trova sui minimi annuali sia in America che in Europa. Il presupposto tecnico vede la rottura dei minimi dei mesi precedenti con una pericolosa discesa iniziata dopo una breve fase di ripresa iniziata proprio nell’estate. Sul Dax, l’indice tedesco, abbiamo visto la rottura di minimi importantissimi di lungo periodo, ossia i minimi che sono stati fatti tra febbraio e marzo di quest’anno, in corrispondenza dello scoppio del conflitto ucraino-russo.

Questi minimi hanno lasciato una forte “ombra” sul grafico mensile, un segnale tecnico di forte rialzo su un grafico importante a livello tecnico, eppure il mercato in questi giorni ha continuato a scendere. Siamo di fronte a una situazione tecnica dove la possibilità di vedere un rimbalzo è elevata, un rimbalzo che non necessariamente può portare a nuovi massimi o a un trend fortissimo, ma che apre alla possibilità di vedere una fase laterale che può durare parecchio tempo. In sostanza, l’area tra i 12100 e i 12200 di Dax potrebbero essere un buon supporto per il lungo periodo.

Per quanto riguarda gli Usa, principalmente il Nasdaq, la situazione tecnica è leggermente diversa. Il Nasdaq ha una tendenza ribassista più forte, nel senso che i minimi di marzo sono ben supportati dal Dax mentre il Nasdaq ha già rotto da un pezzo quei minimi, facendo poi nuovi minimi annuali nel mese di giugno. Ora il Nasdaq si trova ancora al di sopra dei minimi di giugno, pur presentando una dinamica ribassista fortissima. In questo caso i livelli tra 11200 e 11300 potrebbero essere cruciali. Vediamo ora insieme la panoramica tecnica di breve proprio del Nasdaq.

Nasdaq, rimbalzo o no?

Su time frame mensile la situazione sembra palesemente ribassista visto che proprio su questo grafico vediamo area 12800 come area venduta nelle scorse settimane. Allo stesso modo possiamo affermare come l’area degli 11500 e 11300 è stata ben supportata nel corso degli scorsi mesi, pertanto questa zona è da considerarsi utile per un ipotetico rimbalzo. Su base settimanale è presto per parlare di inversione di tendenza, in quanto la candela settimanale è ancora in formazione e la situazione è ancora in divenire, pertanto confermare un rimbalzo è assolutamente prematuro, mentre ipotizzare un rimbalzo è cosa lecita e ragionevole.

Su base giornaliera, almeno per la giornata di oggi, i livelli di 11200 dovrebbero essere confermati come supporto e la conferma di questo supporto potrebbe portare il mercato a testare di nuovo area 11800 nel corso dei prossimi giorni. Al momento quindi è un mercato ribassista di breve che sta prendendo un po’ di respiro e cerca quindi di rimbalzare sui minimi.

Nasdaq grafico giornaliero Nasdaq grafico giornaliero L'area di supporto di Nasdaq tra gli 11200 e 11300

Gli shock di mercato degli ultimi giorni

Nel titolo abbiamo parlato di Forex eppure nell’articolo non abbiamo menzionato alcuna panoramica tecnica su questo mercato. Il motivo risiede nel fatto che proprio sul Forex abbiamo visto degli shock importantissimi nell’ultima settimana, il primo su UsdJpy con l’intervento diretto della Boj sul mercato e il secondo come flash crash sulla sterlina nella notte tra domenica e lunedì. Questi due eventi non sono da considerarsi eventi non rilevanti, sono dei veri e propri shock di mercato che ci stanno dicendo che qualcosa non va bene al momento, ossia la forza del dollaro.

In questo contesto, dove abbiamo i mercati azionari sui minimi dell’anno, dobbiamo considerare il fatto che potrebbero esserci altri interventi delle banche centrali e che questi potrebbero determinare eventuali inversioni del mercato, soprattutto quello azionario. Per il momento attendiamo quindi conferme tecniche e magari qualche intervento interessante delle banche centrali per contrastare questo strapotere del dollaro che è assolutamente dannoso per l’economia globale e per i mercati finanziari.

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