Mercati misti: fa più paura la Fed o la tensione Usa-Cina?

Violetta Silvestri

16/02/2023

16/02/2023 - 08:37

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Il rally dei mercati si è già spento: gli investitori osservano con timore i driver delle azioni. Dai dati economici Usa alle aspettative sulla Fed fino alla tensione Usa-Cina, cosa può accadere?

Mercati misti: fa più paura la Fed o la tensione Usa-Cina?

I mercati oggi prendono la rincorsa, ma poi rallentano: le azioni asiatiche sono salite insieme ai futures azionari statunitensi, alimentando un rally azionario globale che sembrava scrollarsi di dosso la prospettiva di tassi di interesse più elevati in seguito a forti dati economici dagli Stati Uniti.

Sul finire della seduta asiatica, però, la Cina frena l’entusiasmo e scambia in rosso. Le preoccupazioni sulle future scelte di politica monetaria della banca centrale più importante del mondo, la Fed, si intrecciano con i dubbi sulla crescita del dragone. E, soprattutto, con l’intensificarsi della tensione tra Washington e Pechino.

I mercati sembrano fiutare un ottimismo ancora piuttosto cauto e non privo di insidie. Dal rally all’incertezza oggi?

Mercati tentano il rally: c’è fiducia negli Usa?

Al momento in cui si scrive, gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai hanno chiuso in rosso, con perdite rispettivamente di 1,14% e 0,56%. Hong Kong sale dello 0,77% e il Nikkei giapponese dello 0,71%.

La sessione era iniziata con un rally, con le azioni in Australia, Corea del Sud, Giappone e Cina che avevano guadagnato terreno, spingendo un indicatore azionario della regione verso il suo miglior giorno in un mese.

Lo sprint si è indebolito sul finire della seduta. Intanto, i futures azionari per i benchmark europei e statunitensi sono in rialzo, dopo che l’S&P 500 è salito dello 0,3% chiudendo al massimo della sessione di mercoledì, mentre il Nasdaq 100 ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,8%.

I guadagni per le azioni statunitensi mercoledì sono arrivati ​​dopo il rilascio di solidi dati economici che probabilmente costringeranno una risposta aggressiva della Fed. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a gennaio sono aumentate di più in quasi due anni e il sentimento dei costruttori di case è cresciuto a febbraio al massimo dalla metà del 2020.

I dati seguono una stampa sull’inflazione più calda del previsto martedì e anticipano i dati sull’occupazione negli Stati Uniti che verranno rilasciati giovedì.

“Il mercato ci sta dicendo che forse possiamo andare avanti fintanto che l’inflazione scende complessivamente e la crescita è solida”, ha dichiarato Quincy Krosby, chief global strategist di LPL Financial, in un’intervista a Bloomberg Television.

“Molti dati sono stati abbastanza positivi, quindi la gente potrebbe pensare: ’Dov’è la recessione?’”, ha aggiuntoJason Wong, uno stratega di mercato senior di BNZ a Wellington.

Se la stretta Fed sui tassi è data ancora per certa e per un po’, potrebbe comunque farsi strada la convinzione che si riuscirà a ottenere un atterraggio morbido, ovvero a schivare la recessione.

Usa-Cina: la tensione resta alta

I mercati osservano anche il clima di forte tensione che si sta radicando tra Cina e Usa sulla questione dei palloni spia e non solo. Il dragone ha promesso ritorsioni per l’abbattimento del velivolo volante eseguito dalla Casa Bianca.

Intanto, la società di semiconduttori ASML ha affermato di aver recentemente scoperto che un ex dipendente in Cina si era appropriato indebitamente di dati relativi alla sua tecnologia proprietaria. Dal 2018, secondo quanto riferito, gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni sul governo olandese affinché impedisse ad ASML di spedire macchine EUV in Cina.

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