Mercati: i 10 appuntamenti clou che ci aspettano la prossima settimana

Mario D’Angelo

17/08/2019

17/08/2019 - 10:36

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La prossima settimana sarà estremamente calda, e non solo per ciò che dice il meteo. Ecco gli appuntamenti clou del periodo 19-25 Agosto

Mercati: i 10 appuntamenti clou che ci aspettano la prossima settimana

USA: Simposio di Jackson Hole - 22/08

Il 22 Agosto sarà il giorno del simposio di Jackson Hole, che quest’anno si preannuncia catartico. Il meeting della Federal Reserve Bank, quest’anno, sarà intitolato non a caso “Challenges for Monetary policy”, le sfide alle politiche monetarie in un ambiente in cui i tassi negativi continuano a crescere. All’inizio dell’anno la sfida era su come normalizzare le politiche, per la seconda metà dell’anno l’argomento è cambiato: quali strumenti le banche centrali possono adottare per aiutare economie stagnanti e, in certi casi, dentro la recessione.

Il discorso del presidente Fed Jerome Powell sarà insomma un evento molto importante, e non solo per l’entusiasmo con cui i mercati hanno accolto la notizia di un taglio dei tassi. Ci si aspetta, infatti, anche una reazione di Jay Powell al presidente Donald Trump, che proprio questa settimana ha definito il capo della Fed “uno sprovveduto”.

2. USA: Verbali Fed - 21/08

L’ultimo FOMC è stato quello che ha annunciato il primo taglio dei tassi in oltre 10 anni. La successiva conferenza stampa aveva lasciato intendere che all’interno della Commissione si era verificata una frattura sul modo in cui la Banca centrale avrebbe dovuto reagire principalmente a tre fattori: il crescere delle tensioni commerciali, inflazione in rialzo e un inquilino alla Casa Bianca più esigente.

I verbali Fed della settimana prossima potrebbero essere molto istruttivi riguardo al grado di dissenso fra i membri del FOMC, e quali circostanze potrebbero determinare le prossime mosse della Fed.

3. Francia e Germania: Indice PMI- 22/08

Arrivando all’Europa, nella penultima settimana di Agosto 2019 sarà diffuso l’indice PMI, in versione Flash, di Francia e Germania, e non ci si aspettano dati esaltanti. Agosto è infatti un mese in cui le fabbriche chiudono per ferie e manutenzioni varie, perciò i numeri sul manifatturiero saranno probabilmente deboli.

Il dato sui servizi, invece, dovrebbe tenere meglio, ma ci sono alcuni timori rimangono. Il terzo settore dei due Paesi UE in Luglio ha visto un’espansione, e questa deve rimanere stabile se si vuol tenere lontano il rischio recessione.

4. Germania: IFO Business Climate - 23/08

Un altro sondaggio in terra tedesca non sarà, probabilmente, entusiasmante. L’ultimo IFO è stata una doccia fredda per l’economia europea, in particolare per via delle preoccupazioni sui futuri commerci della Germania con USA, Cina e Regno Unito. Ed è difficile che i risultati della prossima indagine migliorino, con la fiducia degli investitori ai minimi da 8 anni a questa parte.

5. EU Core CPI - 19/08

La politica monetaria della Banca Centrale Europea è molto accomodante, e ciò non è detto che cambierà con l’insediamento di Christine Lagarde. Nonostante questo, l’outlook sull’inflazione nell’Eurozona è rimasto ostinatamente basso. Le attese per il CPI sono confermate all’1,3%, con il dato “core”, al netto cioè delle componenti più volatili, all’1,1%.

6. Canada: vendite al dettaglio - 23/08

L’incognita Canada sarà presto svelata. L’economia del Paese nordamericano si è dimostrata molto forte negli ultimi mesi, ma fra Giugno e Luglio un paio di dati hanno incrinato il quadro. Il tasso di disoccupazione, inaspettatamente, è cresciuto, mentre le vendite al dettaglio hanno segnato una scarsa performance dopo quattro mesi di crescita stabile. Se da un lato a Luglio i salari sono cresciuti, segno che il mercato del lavoro si sta rinforzando, un secondo dato negativo sulle vendite potrebbe aumentare le prospettive di un taglio dei tassi da parte di Bank of Canada.

7. Persimmon: H1 19 - 20/08

Quando il colosso edile Persimmon ha aggiornato i mercati sulle attese per la prima metà di Luglio, è stato chiaro che sia l’utile operativo che i ricavi erano in calo. La compagnia non sta passando un periodo florido: i ricavi dovrebbero essere già del 5,6% a 1,65 miliardi di sterline. Come se non bastasse, la società è stata costretta a scusarsi dopo lamentele su standard scadenti e scarso customer service in alcune nuove case dello Yorkshire.

8. The Gap: Q2 20 - 20/08

Non è stata una grande settimana per i proprietari di Old Navy e Banana Republic. In Maggio la compagnia ha annunciato la chiusura di 130 negozi quest’anno, come parte dei 230 che intende chiudere nei prossimi due. La società sta anche cercando di dividere in due il proprio business, per concentrarsi sull’Old Navy da quale provengono la maggior parte dei profitti. Nel Q1 le vendite erano calate del 4% a 3,7 miliardi. I nuovi dati dovrebbero fornire un aggiornamento su come sta andando la divisione del business.

9. Home Depot Q2 20 - 20/08

Il secondo più grande distributore degli Stati Uniti (dopo Walmart) ha fatto vendite da record nel 2018 (108 miliardi di dollari), aiutato anche da un forte mercato immobiliare. Ogni dato negativo nel Q2 di Home Depot potrebbe essere segnale di prezzi crescenti che impatterebbero sulla spesa dei consumatori.

10. Target: Q2 20 - 21/08

I dati di un altro grande rivenditore statunitense, Target, potrebbero essere indicativi del benessere dell’economia statunitense. Con Walmart che ha battuto le attese, potrà centrare il bersaglio anche Target? I numeri, fino adesso, sono stati buoni: i ricavi sono cresciuti del 5% a 17,63 miliardi di dollari, trascinati dall’enorme incremento delle vendite online a +42%. Questo, però, potrebbe cambiare con il 10% di tariffe il presidente Trump ha annunciato sui restanti prodotti cinesi per un valore di 300 miliardi di dollari. I dazi entreranno in vigore l’1 Settembre.

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