Leonardo Maria Del Vecchio acquista il 30% del Giornale, storico quotidiano milanese appartenuto a Silvio Berlusconi per molti anni. Ma le sue operazioni nel settore editoriale non sono finite.
Leonardo Maria Del Vecchio scommette sull’editoria. L’erede Luxottica ha acquistato il 30% del quotidiano il Giornale tramite il suo family office LMDV Capital, con l’obiettivo di rafforzare il progetto industriale della testata e sostenerne l’evoluzione digitale.
L’ingresso avviene in qualità di investitore di lungo periodo al fianco di Editoria Italia, azionista di riferimento del gruppo Angelucci, che controlla anche Libero e Il Tempo. Fondato da Indro Montanelli nel 1974, il Giornale è stato di proprietà di Silvio Berlusconi per molti anni. La quota acquisita da Del Vecchio proviene proprio da Paolo Berlusconi, fratello minore dell’imprenditore e politico scomparso nel 2023, che rimane tra gli azionisti del quotidiano con un simbolico 5%.
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Le strategie di Del Vecchio per l’editoria italiana
In una nota diffusa a Adnkronos, Del Vecchio ha spiegato in modo sommario le sue ambizioni per il settore editoriale italiano che, attualmente, sarebbe danneggiato da algoritmi e piattaforme che non lo valorizzano:
“Questo investimento, al fianco della famiglia Angelucci, rappresenta un passo concreto nel percorso che ho delineato nei mesi scorsi: rafforzare l’editoria italiana con capitale italiano, paziente e industriale. Non possiamo accettare che il futuro dell’informazione venga deciso esclusivamente dagli algoritmi o da piattaforme che non investono nel lavoro giornalistico. L’obiettivo di chi oggi ha la possibilità di investire è esattamente l’opposto: mettere risorse e competenze al servizio di redazioni libere, capaci di parlare alle nuove generazioni senza rinunciare alla qualità”.
L’operazione punta alla costruzione di una piattaforma editoriale integrata che sia incentrata sulla valorizzazione dei “brand storici” della stampa italiana, l’accelerazione della trasformazione digitale (siti, app, podcast, video, prodotti premium e modelli di abbonamento) e l’utilizzo responsabile di dati e intelligenza artificiale a supporto del lavoro delle redazioni senza tuttavia “sostituire il ruolo, l’indipendenza e il valore dei giornalisti né ridurre la centralità delle scelte editoriali”.
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Le future acquisizioni di Del Vecchio nel settore editoriale
Non è un mistero che Del Vecchio ambisca a fare dell’editoria uno degli asset di riferimento di LMDV Capital. Di recente, l’imprenditore aveva presentato un’offerta formale di 140 milioni di euro - poi rifiutata - ai consigli di amministrazione di GEDI e della controllante Exor, guidata da John Elkann, per acquistare il gruppo editoriale.
Ora, secondo fonti vicine alla questione, il quarto figlio del fondatore di Luxottica sarebbe in trattative avanzate per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza del gruppo Monrif, che dallo scorso 8 maggio non è più quotato in Borsa a seguito dell’OPA lanciata dalla famiglia Monti Riffeser, sua azionista di riferimento, per riorganizzare la società. Se l’operazione andasse a buon fine, Del Vecchio metterebbe le mani su tre storici giornali del Quotidiano Nazionale - Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione - cementando ulteriormente la sua influenza nel settore dei media nazionali.
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