Lo stipendio di John Elkann e quanto fatturano le sue aziende: ecco quanto guadagna il rampollo presidente di Stellantis e AD di Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli.
Quanto guadagna John Elkann? Alzi la mano chi almeno una volta non si è fatto questa domanda, visto che stiamo parlando di uno dei rampolli della famiglia Agnelli che, de facto, ha preso il posto del nonno Gianni in azienda.
John Elkan è considerato il “custode” del patrimonio industriale e culturale degli Agnelli, indicato direttamente del nonno Gianni come suo erede per guidare gli affari di famiglia.
Al momento John Elkan è il presidente di Stellantis - gruppo nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il gruppo PSA (Peugeot-Citroën) -, amministratore delegato di Exor - la holding della famiglia Agnelli - e presidente di Ferrari e GEDI, il gruppo editoriale che controlla giornali come La Repubblica e La Stampa.
Inoltre è membro di vari consigli di amministrazione e ha rapporti consolidati con le élite economiche internazionali, tanto da essere considerato come uno degli uomini più potenti e influenti al mondo.
Vediamo allora a quanto ammonta il patrimonio di John Elkan, dando uno sguardo al suo stipendio, a quanto guadagnano le sue aziende e, infine, alla sua biografia.
Il patrimonio di John Elkann
Secondo la rivista specializzata americana Forbes, John Elkann al 2025 può contare su un patrimonio personale stimato in 2,7 miliardi di dollari.
Si tratta di una stima sostanzialmente stabile rispetto al 2024 (2,6 miliardi di dollari), ma molto più alta rispetto al 2023 quando il suo patrimonio era indicato a 1,7 miliardi di euro.
In sostanza il patrimonio di John Elkan sarebbe lievitato di un miliardo di euro negli ultimi due anni, tanto che per Forbes sarebbe al 1.415 ° posto della classifica delle persone più ricche al mondo.
Lo stipendio di John Elkann
Visti i suoi numerosi incarichi, nel 2024 John Elkann ha percepito compensi significativi derivanti dai suoi ruoli di vertice in diverse aziende controllate dalla holding Exor.
Per quanto riguarda proprio la holding di famiglia, come AD di Exor ha percepito uno stipendio da 500.000 euro, ma in totale ha incassato 11,3 milioni - in aumento del 34% rispetto agli 8,4 milioni del 2023 - in virtù soprattutto dei bonus pluriennali legati ai risultati di Exor che gli sono valsi oltre 10 milioni.
Come presidente di Stellantis invece ha incassato uno stipendio di circa 920.000 euro, oltre a 1,1 milioni di incentivi a lungo termine, mentre come presidente di Ferrari ha ricevuto in totale 2,6 milioni di euro.
Sommando i compensi provenienti da Exor, Stellantis e Ferrari, John Elkann ha percepito nel 2024 un totale di 16,7 milioni di euro tra stipendi, bonus e incentivi.
Quanto fatturano le aziende di John Elkann
Ecco una panoramica aggiornata dei principali risultati finanziari 2024 delle aziende controllate o partecipate da John Elkann attraverso la holding Exor.
Azienda | Fatturato 2024 | Utile 2024 |
Exor | 1,5 miliardi di euro(dividendi e proventi) | / |
Stellantis | 156,9 miliardi di euro | 5,5 miliardi di euro |
Ferrari | 6,677 miliardi di euro | 1,53 miliardi di euro |
GEDI* | 490 milioni di euro | -103 milioni |
*Dati 2023
Exor, in quanto holding di partecipazioni, non presenta un fatturato consolidato tradizionale. Tuttavia, nel 2024 ha ricevuto dividendi e proventi da dismissioni per un totale di 1,5 miliardi di euro.
L’utile netto di Stellantis invece è in diminuzione del 70% rispetto all’anno precedente, a causa della riduzione delle vendite, ritardi nei lanci di nuovi modelli e difficoltà nel segmento dei veicoli elettrici.
Il fatturato di Ferrari invece è cresciuto dell’11,8% nell’ultimo anno, mentre nel 2024 Exor ha dobuto effettuare una ricapitalizzazione stimata intorno ai 50 milioni di euro per sostenere il gruppo editoriale GEDI.
La biografia di John Elkann
Nato a New York il 1 aprile del 1976 dal padre Alain, giornalista e scrittore, e dalla madre Margherita Agnelli, figlia di Gianni, John Elkann è il primogenito della coppia che ha avuto altri due figli, Lapo e Ginevra.
Dopo il divorzio dei genitori, con entrambi che poi si sono risposati, ha altri cinque fratelli nati dalle seconde nozze della madre. Per quanto riguarda la sua vita privata, è sposato con Lavinia Borromeo ed ha tre figli: Leone, Oceano e Vita.
I primi anni della sua vita sono stati segnati da continui spostamenti, tanto da aver frequentato le elementari prima nel Regno Unito e poi in Brasile. Dopo che la sua famiglia si è poi trasferita a Parigi, nella capitale francese ha conseguito la maturità scientifica.
Per gli studi universitari poi si è spostato a Torino, grazie a questo girovagare parla italiano, inglese, francese e portoghese, dove nel 2000 si è laureato al Politecnico in Economia Gestionale.
La carriera professionale
Già durante il suo periodo di studi John Elkann ha svolto diversi tirocini (montaggio in una fabbrica Magneti Marelli in Inghilterra, linea di montaggio della Panda in Polonia e in una concessionaria d’auto in Francia) per conoscere al meglio il campo degli affari di famiglia.
La carriera di John comunque è sempre stata quella del predestinato visto che nel 1997, a soli 21 anni, il nonno Gianni Agnelli (morto nel 2003) lo scelse come suo successore entrando così nel Consiglio Fiat.
Terminati gli studi è entrato nella General Electric lavorando anche in Fiat, dove nel 2004 assunse la vicepresidenza. Quando poi nel 2008 è stata creata la Exor, una società di investimento controllata dalla famiglia Agnelli, ne è subito diventato presidente assumendo poi nel 2011 anche la carica di amministratore delegato.
Oltre che della Exor sempre nel 2011 è stato nominato anche presidente della Fiat, diventata poi FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e infine Stellantis, mantenendo comunque sempre lo stesso incarico.
Oltre a questi incarichi, è presidente di GEDI Gruppo Editoriale (La Repubblica, La Stampa, L’Espresso, Radio Deejay, Radio Capital etc…) mentre, tramite Exor, controlla il 63,76% della Juventus con il cugino Andrea Agnelli che fino al novembre 2022 ha ricoperto il ruolo di presidente del club bianconero che dal dicembre 2001 è quotato in Borsa.
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