Legge elettorale: altra occasione persa per l’Italia

Alessandro Cipolla

10/01/2020

10/01/2020 - 08:46

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Il governo ha presentato il Germanicum, una legge elettorale proporzionale corretta che garantisce tutto tranne che governabilità: vista l’attuale situazione politica, l’Italia rischia di perdere l’ennesima occasione per avere un sistem di voto che possa garantire governabilità al vincitore.

Legge elettorale: altra occasione persa per l’Italia

In materia di legge elettorale il governo ha fatto la sua scelta, anche se non mancano i mugugni all’interno della maggioranza con Liberi e Uguali contrario al Germanicum presentato dal pentastellato Giuseppe Brescia e Italia Viva che nutre più di una perplessità.

Come era nelle previsioni, il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico si sono accordati per un proporzionale con una soglia di sbarramento del 5%, con un meccanismo di diritto di tribuna che permetterebbe di accedere alla ripartizione dei seggi anche a quei partiti sotto l’asticella ma che abbiano raggiunto il 5% in almeno tre circoscrizioni in due regioni differenti.

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Contrari a questa legge elettorale Lega e Fratelli d’Italia, che invece ripongono tutte le loro speranze sul referendum ora al vaglio della Corte Costituzionale per rendere l’attuale Rosatellum totalmente maggioritario.

Con ogni partito che cerca di portare acqua al proprio mulino si è perso di vista l’obiettivo principale di questa riforma in pratica obbligatoria: dotare l’Italia di una legge elettorale che possa garantire governabilità e stabilità, mentre sembrerebbe che si stia andando verso una direzione opposta.

Legge elettorale: occasione persa

Con l’approvazione definitiva del taglio dei parlamentari, tralasciando la barzelletta del referendum che adesso sembra che non si faccia ma che avrebbe soltanto ritardato l’entrata in vigore della riforma, per forza di cose l’attuale legge elettorale va riformata.

Matteo Salvini ha provato a giocare d’anticipo, facendo votare dai consigli regionali a guida centrodestra una richiesta di referendum per abolire la parte proporzionale del Rosatellum, rendendolo così totalmente maggioritario.

Il governo invece ha fatto ora la sua proposta, un proporzionale con soglia di sbarramento del 5% e diritto di tribuna, che però al momento potrebbe non avere i voti necessari per passare in Parlamento.

Come spesso auspicato, si sta perdendo l’occasione di realizzare una legge elettorale condivisa ed efficace, con ogni partito arroccato sulle proprie posizioni per difendere il proprio orticello.

PD e M5S hanno tirato fuori dal classico cilindro una legge elettorale sullo stampo di quella tedesca, dove sono sempre necessarie le Grosse Koalition per formare un governo, molto simile a quella spagnola dove solo nel 2019 si è votato due volte vista l’impossibilità di trovare una maggioranza.

Il rischio adesso è che sul tema del sistema di voto si possa creare l’ennesimo pantano politico, che paralizzi il Parlamento e metta in crisi la maggioranza per partorire alla fine l’ennesima legge elettorale rattoppata di cui l’Italia non ha assolutamente bisogno.

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