Come sono cambiate le sanzioni del Fisco nel 2024, da quando si applicano le nuove norme e quando, invece, restano ancora in vigore le vecchie? Vediamo la normativa attualmente in uso.
Dal 2024 sono in vigore le nuove sanzioni fiscali, ma non si tratta di multe retroattive. Quando si parla di pagamento delle tasse sbagliare non è contemplato e può costare anche molto salato. A causa di una normativa molto farraginosa e ingarbugliata, però, l’errore è sempre dietro l’angolo.
Il sistema delle sanzioni fiscali è assai diverso da quello previsto dal sistema giudiziario e questo, già da solo, basta a creare molta confusione nel contribuente. Se, poi, si aggiunge il fatto che attualmente sono applicati due sistemi sanzionatori ben distinti per gli errori fiscali, si ha un quadro abbastanza chiaro di quella che è la situazione per i contribuenti italiani.
Le sanzioni del Fisco
Dal 1996 si è esteso il principio di favor rei anche nel campo tributario: se una legge è in vigore al momento della violazione, ma le leggi precedenti stabiliscono sanzioni diverse, al contribuente si applica la normativa maggiormente favorevole.
Le sanzioni tributarie, però, hanno subito un profondo cambiamento nel corso del 2024 e a partire dal 1° settembre dello scorso anno è in vigore il nuovo sistema sanzionatorio (meno rigido) che si applica, però, solo per le violazioni commesse dalla data di entrata in vigore in poi.
Questo significa che per violazioni commesse prima e dopo il 1° settembre 2024 sono previsti regimi sanzionatori differenti che andiamo a riassumere nella seguente tabella.
VIOLAZIONE | VIOLAZIONI COMMESSE PRIMA DEL 1° SETTEMBRE 2024 | VIOLAZIONI COMMESSE DOPO IL 1° SETTEMBRE 2024 |
---|---|---|
Omessa presentazione dichiarazione dei redditi, dei sostituti e dell’Iva | dal 110% al 240% dell’imposta | 120% dell’imposta |
Infedele dichiarazione dei redditi, dei sostituti e dell’Iva | dal 90% al 180% dell’imposta | 70% dell’imposta |
Dichiarazione dei redditi, dei sostituti e dell’Iva fraudolenta | dal 135% al 270% dell’imposta | 140% dell’imposta |
Dichiarazione infedele dei redditi prodotti all’estero | dal 90% al 180% dell’imposta aumentata di un terzo | 70% dell’imposta |
Omessa o infedele fatturazione o documentazione di operazioni imponibili Iva | dal 90% al 180% dell’imposta | 70% dell’imposta |
Omessa o infedele fatturazione o documentazione di operazioni non imponibili o esenti Iva | dal 5% al 10% dell’imposta | 5% dell’imposta |
Indebita detrazione di Iva | 90% dell’imposta | 70% dell’imposta |
La riforma delle sanzioni
A modificare il regime sanzionatorio per gli errori tributari è stata la legge 111 del 9 agosto 2023 che ha portato una maggiore proporzione alle multe elevate in caso di violazioni delle norme fiscali attenuando il carico di quando dovuto dal contribuente.
La novità, entrata in vigore nel 2024, ha previsto una riduzione delle sanzioni esistenti per le violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024. Pur non avendo modificato il principio di favor rei, lo stesso non si applica per le violazioni commesse prima del 1° settembre dello scorso anno.
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