Le dichiarazioni della CFO sul governo USA mandano in crisi OpenAI. Cosa è successo?

Giorgia Paccione

09/11/2025

Una frase sui sostegni governativi scatena il panico in OpenAI. La CFO Sarah Friar costretta a chiarire dopo la bufera: “Non vogliamo garanzie pubbliche”.

Le dichiarazioni della CFO sul governo USA mandano in crisi OpenAI. Cosa è successo?

OpenAI si è trovata al centro di una tempesta mediatica a causa di alcune dichiarazioni rilasciate dalla Chief Financial Officer Sarah Friar. La vicenda, che risale a mercoledì ha sollevato un polverone e costretto i vertici aziendali a una frenetica operazione di damage control. Ma cosa è successo esattamente?

Durante un evento organizzato dal Wall Street Journal, la manager della società madre di ChatGPT ha suggerito che il governo statunitense dovrebbe fornire garanzie per sostenere gli investimenti miliardari che OpenAI ha pianificato in infrastrutture di intelligenza artificiale. Le sue parole hanno fatto tremare i mercati e scatenato reazioni durissime da parte di analisti e investitori, che hanno interpretato il messaggio come una richiesta indiretta di sostegno pubblico per coprire eventuali fallimenti finanziari della compagnia privata.

La questione ruota attorno agli impegni monumentali che OpenAI ha assunto recentemente, tra cui 1.400 miliardi di dollari destinati all’acquisto di chip e alla costruzione di data center. Friar ha parlato esplicitamente di un backstop governativo, ovvero una garanzia che permetterebbe di abbassare il costo del finanziamento e aumentare la quota di debito che l’azienda potrebbe contrarre. In altre parole, la CFO sembrava invocare un meccanismo attraverso cui lo Stato garantirebbe i prestiti contratti da OpenAI, assumendosi il rischio in caso di insolvenza. [...]

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